FILANTROPO MA NON COL FISCO – I FONDI DI GEORGE SOROS HANNO MESSO DA PARTE OLTRE 13 MILIARDI DI DOLLARI DI TASSE DIFFERITE, MA ORA LE AUTORITÀ USA VOGLIONO CHE SIANO PAGATE ENTRO IL 2017 – IL FINANZIERE RISCHIA UN CONTO EXTRA DA 6,7 MILIARDI

Proprio per motivi fiscali il cuore dell’impero finanziario del magnate ungherese, noto per le sue posizioni liberal, ha sede in Irlanda. Il Soros Fund Management oggi vale quasi 16 miliardi di dollari, ma secondo alcune stime se avesse pagato tutte le tasse dovute al fisco americano avrebbe un patrimonio di soli 2,4 miliardi… -

Condividi questo articolo


Andrea Giacobino per il suo blog “andreagiacobino.wordpress.com

 

Il miliardario George Soros Il miliardario George Soros

George Soros, re degli hedge fund, è uno di quei finanzieri che piacciono molto alla sinistra internazionale e, ovviamente, a quella italiana. Non a caso, quando può, “Repubblica” intervista l’84enne magnate, ungherese di origine ma ormai basato fra Londra e New York, sui grandi temi economici e politici. Come ogni buon finanziere progressista, poi, Soros adora parlare di tasse e della necessità che persino i grandi ricchi ne paghino di più. In questo si allinea ad un altro tycoon americano, Warren Buffett.

 

E’ quindi sorprendente scoprire che Soros, in realtà, si fa beffe allegramente dell’erario perché usufruisce a piene mani del meccanismo delle “tasse differite” di cui godono i fondi hedge, anche noti come gestori alternativi. Alla fine del 2013, infatti, la Soros Fund Management, cuore dell’impero del finanziere e che come altri gruppi di gestione è basata in Irlanda, ha messo da parte oltre 13,3 miliardi di dollari di tasse differite.

 

GEORGE SOROS E TAMIKO BOLTON GEORGE SOROS E TAMIKO BOLTON

Il Congresso americano ha puntato il dito contro questo marchingegno e ha chiesto agli hedge fund manager di saldare il conto col fisco Usa entro la fine del 2017. Se il business di Soros infatti fosse basato a New York (dove vive e risiedono molti dei suoi clienti) sarebbe sottoposto a una tassa federale del 39,6%, ad altre imposte cittadine pari al 12,8% e all’addizionale derivante dall’Obamacare pari al 3,8%. A conti fatti dovrebbe all’erario 6,7 miliardi di dollari.

 

GEORGE SOROS E TAMIKO BOLTON GEORGE SOROS E TAMIKO BOLTON

La fortuna del finanziere, valutata complessivamente in 30 miliardi di dollari, è stata fin da subito spostata fuori dai confini americani. Il Quantum Endowment Fund, fondo-bandiera di Soros che già nel 1973 raccolse 12 milioni di dollari da miliardari europei (qualcuno dice che Carlo De Benedetti sia uno dei fortunati sottoscrittori iniziali), fu basato subito nelle Antille Olandesi. I conti sono presto fatti: in 40 anni quel fondo, la cui performance è stata in media del 20% fino al 2011 (anno in cui Soros lo ha riconvertito in un family office creando la Soros Fund Management) ha preso dai clienti il 20% dei profitti che, reinvestiti per quattro decenni senza pagare tasse, lo hanno portato a valere oggi quasi 16 miliardi di dollari. Se invece avesse pagato tutte le tasse dovute, il patrimonio del fondo sarebbe di soli 2,4 miliardi di dollari.

 

GEORGE SOROS GEORGE SOROS

Insomma, in Italia abbiamo i furbetti del quartierino che sono dei dilettanti a confronto dei furboni di Wall Street.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...