I MINIBOND FANNO BINGO! - IL GRUPPO ‘’MILLEUNOBINGO’’, DOPO AVER BENEFICIATO NEL 2012 DEL REGALO FATTO DALLO STATO AI CONCESSIONARI DI SCOMMESSE, HA LANCIATO UN'EMISSIONE DA 30 MLN PROMOSSA DA BANCA DELLA MARCA…

1-MINIBOND, UN MERCATO CHE STENTA A DECOLLARE
Carlotta Scozzari per Dagospia

Tra i modi che il governo Monti aveva studiato per dare ossigeno, e quindi risorse finanziarie, alle piccole e medie imprese (pmi) in un momento in cui le banche spesso chiudono i rubinetti, ci sono i cosiddetti "minibond". Così, nell'estate del 2012 e soprattutto per volere dell'allora ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, il cosiddetto "Decreto Sviluppo" ha consentito alle pmi italiane di emettere, al pari dei grandi gruppi quotati, dei veri e propri titoli di debito a medio-lungo termine, fiscalmente vantaggiosi. Ciò nell'ottica di ottenere nuova finanza aggirando il canale bancario.

Peccato solo che da allora, di fatto, il mercato dei mini-bond non sia mai veramente decollato. Il problema, dicono gli osservatori, è che gli investitori istituzionali che dovrebbero sottoscrivere i titoli emessi dalle pmi, per farlo, hanno bisogno di strumenti dedicati. Ecco spiegato il perché, di questi tempi, banche e operatori del risparmio gestito stanno facendo a gara per dare vita a fondi specializzati in mini-bond. Sarà davvero il mezzo ideale per incrociare la domanda di credito delle piccole aziende e la voglia di diversificare gli investimenti dei grandi operatori istituzionali? Si vedrà. Nel frattempo, non si può non notare come tra le società emittenti di mini-bond ce ne sia una, attiva nel settore dei giochi, che sta sollevando parecchie polemiche...

2- COMUNICATO STAMPA DI MARINA BUFFONI (FRATELLI D'ITALIA): INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL CREDITO CONCESSO PER LA COSTRUZIONE DI NUOVE SALE BINGO

Treviso, 10 Dicembre 2013- "Ho consegnato all'On. La Russa tutta la documentazione sul caso- dichiara Marina Buffoni, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia e consigliere comunale di Conegliano- e inviato la medesima anche al gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia, affinché venga presentata un'interrogazione parlamentare sul caso. L'avvio di un'attività ispettiva parlamentare è motivata da un articolo di Fabio Bolognini (http://www.linkerblog.biz/2013/12/10/non-illudete-le-imprese-il-credito-non-tornera/), Amministratore Delegato di Linker Srl e già Vicedirettore generale di Unicredit, e constato che una piccola banca trevigiana, scambia un po' di credito concesso con una sottoscrizione di obbligazioni emesse da un suo cliente che ha 3,6 milioni di liquidità e 3,1 di debiti bancari.

Mi riferisco al caso di Milleuno Bingo Spa che ha recentemente lanciato una emissione di mini bond di 30 milioni di euro promossa da Banca della Marca. La stessa società nel 2012 ha messo in tasca 6 milioni di utile su meno di 60 di fatturato grazie al discusso e discutibile regalo offerto dallo Stato ai concessionari delle scommesse, che, seppure legalmente, si arricchiscono su ludopatie e illusioni di scommettitori incalliti. Se nel caso di Banca della Marca e il finanziamento per nuove sale bingo nel nostro territorio è l'esempio di nuovo credito alle imprese, evidentemente si dovrà fare chiarezza sui numerosi casi in cui le piccole e micro imprese non trovano risposte di accesso al credito da quell'istituto."

3-NON ILLUDETE LE IMPRESE, IL CREDITO NON TORNERA'
Fabio Bolognini per il suo blog http://www.linkerblog.biz/2013/12/10/non-illudete-le-imprese-il-credito-non-torner
a/

(...)
Emblematico il caso della Milleuno Bingo Spa, che ha recentemente lanciato un emissione di 30 milioni promossa da una piccola banca cooperativa (Banca della Marca di Treviso) la quale banca scambia un po' di credito concesso con una bella sottoscrizione di obbligazioni emesse da un suo cliente che ha 3,6 milioni di liquidità e solo 3,1 milioni di debiti bancari. Una società imbellettata precipitosamente da srl a spa -ma con la trasparenza di bilancio da srl- che nel 2012 ha messo in tasca 6 milioni di utile su meno di 60 di fatturato grazie al discusso e discutibile regalo offerto dallo Stato ai concessionari delle scommesse, che, seppure legalmente, si arricchiscono su ludopatie e illusioni di scommettitori incalliti. Difficile vedere nel caso della Banca della Marca e del finanziamento di nuove sale bingo l'esempio di un ‘nuovo credito' alle imprese, soprattutto per per tutti quei settori manifatturieri, che non si sognano lontanamente queste redditività, e per cui il futuro del credito sarà ben più complicato.

 

iBINGO mages culicchi Bingo corp e Marina Buffoni index marinaMarina Buffoni

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?