LA LETTERINA DI BRUXELLES NON TOCCA PIAZZA AFFARI (+0,9%) - IL CDA LUXOTTICA (+1,9%) APPROVA ALL’UNANIMITÀ LA NOMINA DI MEHBOOB - FIAT ED ENI TESTA A TESTA NELLA CLASSIFICA DEL FATTURATO

Bazoli: ok agli investitori esteri nella governance Intesa - Bankitalia: rischio elevato di bassa inflazione o deflazione - L’asta dei Btp Italia non ha brillato - Pirelli: Sechin (Rosneft), fiducia a Tronchetti, quando uscirà avremo il piano d’azione - Top 20 italiana: Eni, Fiat, Enel, Gse, Telecom...

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1.BORSA, MILANO CHIUDE IN RIALZO: BENE LE BANCHE, OK LUXOTTICA

MATTEO RENZI AL TAVOLO CON BARROSO VAN ROMPUY HARPER HOLLANDE CAMERON OBAMA MERKEL E SHINZO ABE MATTEO RENZI AL TAVOLO CON BARROSO VAN ROMPUY HARPER HOLLANDE CAMERON OBAMA MERKEL E SHINZO ABE

(LaPresse/Finanza.com) - Piazza Affari ha chiuso in rialzo aumentando i guadagni in scia all'andamento di Wall Street, dove gli indici guadagnano circa l'1,5%. Questa mattina è arrivato un segnale di ripresa dall'Eurozona, dove l'indice Pmi manifatturiero di ottobre è salito a 50,7 punti dai precedenti 50,3 punti superando le attese degli analisti.

 

Nella zona euro l'attenzione è però tutta rivolta agli stress test sui gruppi bancari, il cui esito verrà pubblicato dalla Bce domenica 26 ottobre. Oggi è arrivata la tanto attesa lettera della Commissione Ue all'Italia sulla legge di Stabilità. Si tratta della missiva nella quale Bruxelles ha chiesto chiarimenti in merito agli scostamenti dagli obiettivi di conti pubblici in riferimento al 2015. Il Tesoro ha già fatto sapere che il Governo italiano risponderà entro domani. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dello 0,88% a 19.434,98 punti.

RENZI E BARROSO RENZI E BARROSO

 

Tra le banche, che restano sempre in attesa della pubblicazione degli stress test, è finita sotto i riflettori Unicredit (+1,12% a 5,865 euro). Secondo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa nazionale, la banca meneghina avrebbe concesso l'esclusiva per la vendita di Uccmb alla cordata composta dalla statunitense Fortress e Prelios per chiudere in una quindicina di giorni la trattativa e mostrando interesse per questa offerta rispetto a quella presentata dal private equity Usa, Lone Star.

 

Positivi la maggior parte dei titoli del comparto: Banco Popolare ha guadagnato l'1,51% a 12,08 euro, Popolare di Milano il 3% a 0,633 euro, Intesa SanPaolo lo 0,69% a 2,32 euro, Ubi Banca lo 0,72% a 6,25 euro, Mediobanca l'1,35% a 6,755 euro. Mps ha invece interrotto la striscia positiva lasciando sul parterre l'1,14% a 0,903 euro. World Duty Free si è aggiudicata la maglia rosa sul Ftse Mib con un balzo del 4,96% a 6,865 euro, mentre sul fondo del paniere principale è scivolata Yoox (-4% a 14,85 euro) che ha praticamente azzerato i guadagni delle ultime sedute.

sergio marchionne Harald Wester e john elkann sergio marchionne Harald Wester e john elkann

 

Pirelli (invariata a 10,65 euro) non ha risentito più di tanto della revisione al ribasso delle stime di vendita della rivale Michelin. Il gruppo francese degli pneumatici prevede di realizzare nell'intero esercizio una crescita delle vendite pari all'1-2% contro la precedente stima di un aumento del 3%. Rivisto al ribasso anche il piano di investimento per il 2015 e il 2016, mentre quello per il 2014 è stato confermato a circa 2 miliardi di euro.

 

Piazza Affari ha apprezzato il nome di Adil Mehboob-Khan scelto da Leonardo Del Vecchio e presentato ieri al Cda per ricoprire la posizione di Ceo dell'area mercati di Luxottica (+1,91% a 38,86 euro). Il board da parte sua ha approvato all'unanimità l'indicazione del nuovo Ad che sostituirà il dimissionario Enrico Cavatorta. Mehboob-Khan è dal 2011 presidente di Wella, marchio di proprietà di Procter & Gamble, e la sua nomina ad amministratore delegato sarà effettiva a partire dal primo gennaio del 2015.

ELKANN E MARCHIONNE ELKANN E MARCHIONNE

 

2.MEDIOBANCA: FIAT TALLONA ENI IN CLASSIFICA ITALIANA TOP20 PER FATTURATO

Radiocor - Eni si conferma alla guida della c lassifica delle principali societa' italiane per fatturato nel 2013 (114,7 miliardi di euro), ma nel primo semestre 2014 ha subito il sorpasso del gruppo Fiat-Exor. Se il dato dovesse essere confermato anche al 31 dicembre 2014 si tratterebbe della perdita del primato di Eni dopo un decennio di supremazia. I dati sono elaborati dal Centro Studi di Mediobanca che analizzato 3.533 bilanci societari. Eni nel 2013 ha confermato anche il primo posto per utili (5,2 miliardi di euro), seguita da Enel (2,1 mld), Avio (1,3 mld) e Poste Italiane (1 mld).

 

descalzi descalzi

Tornando alla classifica per fatturato, nonostante la flessione registrata (-9,8%), Eni resta sul gradino piu' alto del podio, seguita dal gruppo Exor-Fiat (113,7 mld di cui 54,3 mld in capo a Chrysler). Al terzo posto c'e' Enel (78 mld), al quarto Gse (la societa' pubblica che svolge attivita' di compravendita di energia elettrica), che con un fatturato 2013 di 34,3 miliardi consolida la sua posizione davanti a Telecom Italia (quinta con 22,9 miliardi).

 

Guardando alle prime 20 posizioni, si nota che sette gruppi italiani a maggiore fatturato hanno proprieta' pubblica (otto volendo contare anche Edison, che e' controllata dalla francese Edf), mentre cinque hanno un controllo straniero. Mentre, analizzando il quadro dal punto di vista settoriale, nove delle prime 20 svolgono attivita' nel comparto energetico (petrolifero o elettrico), cinque gestiscono infrastrutture o servizi e sei operano nella manifattura.

 

3.INTESA SP: BAZOLI, OK INVESTITORI ESTERI IN GOVERNANCE, DA DEFINIRE MODI

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

Radiocor - 'Certamente, lo vedrei bene'. Cosi', a margine del forum Eurasiatico, il presidente del Consi glio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, a chi gli chiedeva se vedrebbe bene la presenza di investitori esteri nei meccanismi di governance della banca dopo l'apertura a questo proposito dell'a.d. Carlo Messina, qualche giorno fa. Poi 'andranno definiti i modi', ma gli investitori esteri 'chiedono di avere una rappresentanza' e nell'ambito del processo di revisione della governance della banca qualcosa potrebbe essere definito anche su questo punto che rappresenta 'un corollario' a un procedimento piu' ampio.

 

4.BANKITALIA: RISCHIO ELEVATO DI LUNGO PERIODO DI BASSA INFLAZIONE O DEFLAZIONE

IGNAZIO VISCO IGNAZIO VISCO

Radiocor - In Italia 'rimane elevato il rischio' di un 'periodo prolungato di bassa inflazione, se no n di calo dei prezzi'. Lo afferma Bankitalia nel Bollettino economico. Da uno scenario di questo genere, osserva Via Nazionale potrebbero scaturire 'effetti sfavorevoli sul livello dei tassi di interesse reali e sull'andamento del debito in rapporto al Pil'. Ad agosto e settembre, ricorda Bankitalia, l'inflazione e' 'divenuta leggermente negativa' e a questo 'ha contribuito la dinamica sia dei beni alimentari ed energetici sia delle componenti di fondo, il cui tasso di variazione, seppur ancora positivo, e' sceso al minimo storico (0,4% sui dodici mesi) in risposta alla debolezza dell'attivita' economica'.

 

5.LEGGE STABILITA': BANKITALIA, BENE GOVERNO SU FRENO RISANAMENTO PER CRESCITA

Radiocor - Bankitalia promuove la scelta del Governo di frenare, con la nota di aggiornamento al Def e la Legge di Stabilita', la corsa verso 'l'avvicinamento all'obiettivo di medio termine' per il disavanzo e 'quello di riduzione del debito'. Nel Bollettino economico il giudizio di Via Nazionale e' netto: 'Data l'eccezionale durata e profondita' della recessione, le scelte del Governo appaiono motivate'. Un 'piu' graduale processo di riequilibrio - spiega Bankitalia - puo' aiutare a evitare una spirale recessiva della domanda' e 'si giustifica se i margini di manovra che ne derivano saranno utilizzati efficacemente per rilanciare la crescita dell'economia e innalzare il potenziale di sviluppo nel medio e lungo termine'.

 

maria cannata maria cannata

6.BTP ITALIA: L'EMISSIONE NON BRILLA MA PER IL MERCATO NON E' STATO UN FLOP - FOCUS

Radiocor - Non si puo' certamente definire un grande successo, ma l'emissione del BTp Italia comp letata oggi, seppur inferiore per dimensione a quelle precedenti, non puo' nemmeno essere considerata un flop oppure un segnale di disaffezione verso questo strumento e verso l'Italia in generale. E' questa la valutazione condivisa dagli operatori interpellati da Radiocor per commentare l'esito del collocamento concluso oggi.

 

La raccolta ha raggiunto i 7,5 miliardi di euro: un livello decisamente inferiore rispetto a quello delle quattro precedenti, che avevano oscillato tra i 17 e i 22 miliardi di euro. Il risultato meno brillante, dicono gli operatori, si puo' spiegare con il basso livello dell'inflazione italiana, con una certa saturazione dello strumento (che con oggi ha raggiunto i 94 miliardi totali emessi), con la remunerazione non piu' cosi' golosa malgrado il ritocco al rialzo deciso dal Tesoro per il minimo garantito (all'1,25%) e anche con la concomitanza con impegnative scadenze fiscali (Tasi).

 

7.PIRELLI: SECHIN (ROSNEFT), FIDUCIA A TRONCHETTI, QUANDO USCIRA' AVREMO PIANO D'AZIONE

MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI

Radiocor - Fiducia a Marco Tronchetti Provera e al suo team in Pirelli. Ma quando dovesse lasciare la guida, Rosneft avra' pronto un piano d'azione per tutelare i suoi investimenti. Per la prima volta, Igor Sechin, presidente e ceo di Rosneft, parla del futuro dell'investimento in Pirelli guardando anche oltre l'orizzonte del patto quinquennale che lega il gruppo russo ai soci italiani di Camfin (Intesa Sanpaolo, Unicredit e la cordata di imprenditori che fa capo allo stesso Tronchetti). 'Ci fidiamo di questo team.

 

La professionalita' di Tronchetti e' provata dall'efficienza della societa' - ha detto Sechin in'intervista concessa al gruppo Sole 24 Ore e rilasciata all'agenzia Radiocor - Se Tronchetti uscira', lo sapremo in anticipo e prepareremo il nostro piano d'azione. Saremo pronti a tutelare i nostri investimenti in qualsiasi situazione. Per ora gli sviluppi della partnership sono positivi'.

ROSNEFT ROSNEFT

 

 

 

 

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