MACCHÈ GRECIA E ITALIA: È L’EUROZONA CHE DEVE FALLIRE, CON QUEL MALEDETTO EURO CHE HA UMILIATO IL DIO DOLLARO - CALANO LE BORSE, MILANO -1,5% - SPREAD RECORD PER FRANCIA (202) E SPAGNA (500, RENDIMENTI AL 7%) - QUELLO ITALIANO ZOMPA A 550, POI SCENDE PER INTERVENTO BCE - LA MERKEL VUOLE SALVARSI IL CULETTO E NON APRE LA BORSA: “OCCORRONO MISURE CONTRO CRISI, MA EUROPA NON CONTI SU BCE” (ERGO: BASTA LA SPECULAZIONE DI UNA QUALSIASI BANCA D’AFFARI USA PER AFFONDARE UNO STATO)…


1- BORSA MILANO IN CALO SU TENSIONI EUROPA, TIENE UNICREDIT...
Reuters - Le tensioni sul mercato obbligazionario e i timori di contagio della crisi del debito della zona euro tornano a spaventare le borse europee, Piazza Affari compresa che non riesce a trovare serenità dopo il varo del nuovo governo Monti. Sta per iniziare al Senato il discorso programmatico del premier che chiederà poi la fiducia.

I differenziali di rendimento tra i titoli di Stato decennali di Francia e di Spagna e le controparti tedesche toccano i nuovi record rispettivamente a quota 200 e 500 punti base, mentre lo spread tra Btp e Bund sale fino a 550 punti per poi restringersi leggermente grazie a nuovi interventi della Bce. Ad incidere sul'obbligazionario europeo è stata l'asta spagnola sul nuovo decennale il cui rendimento si è spinto spinto ai massimi del 7%.

Ieri Fitch ha lanciato un allarme sull'outlook delle banche Usa sottolineando i pesanti rischi di contagio che incombono sugli istituti d'oltreoceano se la crisi del debito sovrano europeo dovesse ulteriormente inasprirsi e allargarsi. "La crisi del debito europeo non molla la presa. Non so per quanto tempo si potrà andare avanti in questo modo", commenta un trader.

Alle 13,20 circa l'indice Ftse Mib segna un calo dell'1,50% provando a stabilizzarsi al ribasso dopo le maggiori oscillazioni della mattinata, e sostanzialmente in linea all'andamento degli altri indici continentali. L'AllShare cede l'1,51%. Volumi, a Piazza Affari, per oltre 700 milioni di eur. Il futures sul Ftse Mib con scadenza dicembre è in calo a 15.120 punti, mentre a Wall Street i derivati sugli indici sono poco mossi, segnalando una seduta di pausa dopo le intense vendite di ieri sull'allarme lanciato dall'agenzia di rating Fitch.

Bancari ancora penalizzati dalle tensioni europee con l'indice continentale del comparto che cede il 2% circa appesantito in modo particolare dalle banche francesi. Tiene bene invece la milanese UNICREDIT (-0,2%) mentre INTESA SANPAOLO (-1,7%) si allinea al settore. Sono già partiti i lavori per la successione all'AD Corrado Passera che ha lasciato l'incarico nella banca per guidare il ministero dello Sviluppo, delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Monti.

Gli operatori sottolineano l'impatto negativo della notizia della partenza di Passera, in quanto manager stimato dalla comunità finanziaria italiana e internazionale, ma sostengono che non ci saranno ricadute materiali sul titolo di una banca che ha un bilancio solido e che ha già varato un dettagliato piano strategico per i prossimi anni.

Tra gli altri bancari, cali di circa il 3% per POP EMILIA e del 2% per UBI che ieri aveva sovraperformato il listino con un balzo di oltre il 5%. Tra gli assicurativi non si arresta la pressione in lettera su FONSAI, in asta di volatilità con un teorico -5,8%, dopo il taglio del rating da parte di S&P's, martedì scorso.

TELECOM ITALIA è in calo del 2,8% mentre il presidente dell'Authority per le telecomunicazioni Corrado Calabrò ha detto che spingerà affinché oggi il collegio decida la revisione delle tariffe di terminazione per le chiamate da fisso al mobile. La decisione dell'Autorità non dovrebbe comunque avere impatti rilevanti su Telecom Italia a causa del forte peso del fisso, sostiene un trader.

Debolezza anche tra gli energetici con A2A in calo del 2,7% dopo la bocciatura di Exane Bpn a "undeperform". Ribassi diffusi anche in altri settori come costruzioni e tech. Tra quest'ultimi STM perde il 2,6% risentendo del cauto outlook offerto dalla società dei chip Usa Applied Materials che ha avvisato il mercato sulla possibili ripercussioni sul business derivanti dal difficile contesto economico.

Tra i titoli minori TXT E SOLUTION balza del 12,4% dopo che ieri ai massimi dell'anno dopo che ieri l'assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario di 4 euro per azione. ZUCCHI aggiunge un +3% al +19% registrato ieri mentre SAFILO ritraccia del 2% circa su prese di profitto e nonostante l'upgrade di Citigroup

2- BORSE EUROPEE: ESTENDONO PERDITE A META' SEDUTA...
(AGI) - Le borse europee estendono ancora le perdite dopo il forte aumento dei rendimenti dei titoli di stato francesi e spagnoli registrato durante le aste odierne. A indossare la maglia nera e' sempre Parigi, sempre piu' nel mirino dei mercati, che cede l'1,26% sotto il peso delle vendite sul comparto bancario. A segnare le perdite minori e' invece Francoforte, in calo dello 0,71%. Milano arretra dell'1,12%, Londra segna -1,21% e Madrid lascia sul terreno lo 0,73%

3- FRANCIA SOTTO ATTACCO, LO SPREAD SUPERA 200 PUNTI...
Borsainside.com - La crisi del debito rischia sempre più di allargarsi alla Francia, un Paese considerato fino a qualche settimane fa piuttosto "sicuro". Lo spread tra il titolo decennale francese e il Bund è salito fino a 202 punti base. Si tratta del più alto livello dal 1990. I credit default swaps sul debito sovrano francese sono saliti a 234 punti ed hanno raggiunto in questo modo un nuovo massimo storico. In questo contesto il conflitto tra la Francia e la Germania sul ruolo della Banca Centrale Europea potrebbe inasprirsi. Mentre Parigi vuole utilizzare maggiormente l'istituto di Francoforte per combattere la crisi Berlino è contro e punta sull'impegno dei singoli paesi a realizzare delle riforme.

4- LA FRANCIA COLLOCA TITOLI PER 6,97 MILIARDI, IN AUMENTO I RENDIMENTI...
Borsainside.com - La Francia ha collocato oggi obbligazioni per complessivi €6,97 miliardi. Le odierne emissioni di Parigi erano molto attese a causa dei timori relativi al contagio della crisi del debito. Nel dettaglio il Tesoro francese ha collocato titoli con scadenza settembre 2013 per €950 milioni, il rendimento è salito rispetto all'asta precedente dall'1,31% all'1,85%.

Sono stati collocati inoltre titoli con scadenza luglio 2015 per €1,07 miliardi con un rendimento del 2,44% dall'1,96% di ottobre e titoli con scadenza febbraio 2016 per €1,62 miliardi con un rendimento del 2,71%. Per quest'ultimo titolo il Tesoro francese non ha fornito alcun dato comparabile. Collocati infine titoli con scadenza luglio 2016 per €3,33 miliardi con un rendimento del 2,82% dal 2,31% dello scorso mese.

5- SPAGNA: EMETTE BOND A 10 ANNI PER 3,5 MLD, TASSO RECORD 6,975%...
Radiocor - Il Tesoro spagnolo ha emesso obbligazioni a dieci anni per 3,563 miliardi di euro, a un tasso di interesse balzato al 6,975%, viste le tensi oni nella zona euro, a un soffio dalla soglia psicologica del 7%. L'ammontare e' compreso nella forchetta indicata dalla Spagna (tra 3 e 4 miliardi), mentre il tasso ha toccato il livello record dall'introduzione dell'euro.


6- MERKEL: OCCORRONO MISURE CONTRO CRISI, MA EUROPA NON CONTI SU BCE
(LaPresse/AP) - L'Europa deve valutare di adottare misure volte a promuovere la crescita che non comportano costi immediati per riuscire a superare la crisi del debito. Lo ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel, sottolineando l'importanza di riforme del settore di lavoro e dei servizi. Bisogna essere pazienti, ha affermato la Merkel, perché le suddette riforme non permettono di ottenere risultati in un paio di mesi, ma solo dopo due o tre anni.

Il cancelliere si è impegnato nuovamente a trovare "soluzioni politiche" per risolvere la crisi e ha ribadito che l'Europa non dovrebbe contare sull'aiuto della Banca centrale europea. La Merkel ha infine fatto appello alla conclusione in tempi rapidi dei negoziati sulla riduzione del debito della Grecia.

 

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