vittorio malacalza

MALACALZA NON VUOLE FAR LA FINE DEL A-POLLO - L'IMPRENDITORE SI PRENDE LA MAGGIORANZA (RELATIVA) DI CARIGE, E VA ALL'ATTACCO DEI VECCHI VERTICI CASTELBARCO E MONTANI. MA ANCHE DEL FONDO APOLLO, CHE PUNTA AI CREDITI DETERIORATI E AL CONTROLLO DELLA BANCA - TITOLO -73% IN UN ANNO

Camilla Conti per “il Giornale

 

vittorio malacalza vittorio malacalza

Assente a sorpresa l'amministratore delegato, Piero Montani. «Per problemi di salute» è stata la giustificazione ufficiale. Presente Vittorio Malacalza che Montani ha di fatto licenziato, insieme con il presidente Cesare Castelbarco. È iniziata così ieri mattina ai Magazzini del cotone del Porto Antico di Genova l'assemblea di Carige sul rinnovo dell'intero cda e il bilancio 2015. E si è subito scaldata.

 

vittorio malacalza  vittorio malacalza

Non tanto per le dichiarazioni di voto dei piccoli soci delusi (che comunque hanno espresso la loro collera per aver comprato «azioni che costavano 3,70 euro e ora valgono 50 centesimi») quanto per l'intervento dell'azionista di maggioranza Malacalza Investimenti che possiede il 17,6% e si è alleato con la Fondazione in un patto di sindacato che vale il 19,5% del capitale. Il patron Vittorio è rimasto seduto in platea, prima fila, tra i figli Davide e Mattia. In sua vece sul palco è salito l'avvocato Vincenzo Mariconda, leggendo un lungo messaggio. Durissimo.

 

vittorio malacalza   vittorio malacalza

Nel mirino, l'ormai passata gestione Montani-Castelbarco perché è mancata «una rinnovata cura ai rapporti con la clientela e le imprese» nonché «un'attenta politica di riduzione e contenimento dei costi». Anche i risultati economici - ha aggiunto Mariconda - sono stati «molto deludenti» e «inadeguati alla potenzialità della banca» nonostante l'afflusso di nuovo capitale per circa 1,6 miliardi: questo risultato negativo «non può essere attribuito a una leadership gestionale cessata ormai da tre anni», ha sottolineato l'intervento dei Malacalza con chiaro riferimento alla vecchia gestione Berneschi.

famiglia malacalzafamiglia malacalza

 

Di qui il bisogno di una forte discontinuità «che si impone anche alla luce di due diversi episodi di enorme gravità». Il riferimento è alla rettifica dei dati di bilancio 2015 dopo solo tre settimane dalla loro approvazione (un rosso di 101,7 milioni, rispetto ai 44,6 milioni comunicati al mercato il 1 febbraio). Ma soprattutto «allo sconcerto» per le anticipazioni a mezzo stampa (prima di arrivare al destinatario sostanziale, ovvero il cda nominato solo ieri) dell'offerta del fondo Apollo che punta ad acquistare i crediti in sofferenza di Carige ed entrare così in banca con una quota superiore al 50% con un aumento di capitale riservato per 550 milioni.

 

Cesare Castelbarco Albani presidente di Carige Cesare Castelbarco Albani presidente di Carige

«Non meno sconcertanti», sarebbero infine le «illazioni» sul presunto sostegno della Bce nei confronti della proposta di Apollo perché la banca centrale «non può farsi sponsor della proposta di un fondo relativa alla cessione di cespiti del patrimonio di Carige». Proposta «che oltretutto non risulta sia il frutto di una comparazione di mercato».

 

Alla fine, ieri l'assemblea ha eletto il nuovo cda di 15 membri: la lista di Malacalza Investimenti ha ottenuto la maggioranza (il 55% delle azioni presenti), guadagnando 10 posti tra cui quello del presidente Giuseppe Tesauro e del suo vice, che sarà lo stesso Vittorio Malacalza. Il primo Consiglio della nuova gestione si riunirà lunedì 4 aprile. E sul tavolo, oltre alla nomina dell'ad (i Malacalza hanno proposto Guido Bastianini), ci sarà l'offerta del fondo Apollo.

Giovanni BerneschiGiovanni BerneschiGiovanni BerneschiGiovanni BerneschiPIERO MONTANIPIERO MONTANI

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?