MEDIABANCA, ADDIO AL PATTO - IL SALOTTO DELLA FINANZA LAICA CHE HA DOMINATO E CONDIZIONATO L'ITALIA, VA IN SOFFITTA - ALCUNI SOCI ITALIANI (PESENTI IN TESTA) VOGLIONO MANO LIBERA SULLE PROPRIE QUOTE

A settembre potrebbero arrivare disdette da soci italiani che porterebbero dal 31,4% fin sotto il 25% le quote sindacate. Ma il 25% è la soglia minima stabilita perchè il patto resti in vigore. Se si scenderà sotto quel livello l'accordo si scioglierà automaticamente - Nagel e Pagliaro preparano la riforma della governance...

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1.MEDIOBANCA: POSSIBILE SCIOGLIMENTO PATTO A SETTEMBRE

Radiocor - Il patto di Mediobanca potrebbe sciogliersi gia' a settembre dal momento che alcuni soci italiani potrebbero chiedere di avere mano libera sulle proprie quote facendo calare le partecipazioni vincolate sotto la soglia del 25%. E' quanto si apprende da fonti vicine ai soci del gruppo bancario. 'A settembre - e' il ragionamento che viene fatto- avremo la finestra per la disdetta del patto.

Alberto Nagel e Renato Pagliaro Alberto Nagel e Renato Pagliaro

 

Oggi lo zoccolo forte e' pari al 25% del capitale, ma sotto questa soglia il patto si scioglie'. Tra i candidati a chiedere maggiore liberta' di azione sulle proprie quote sono soprattutto i soci italiani: 'Tra gli azionisti esteri e' praticamente rimasto il solo Bollore' che ha gia' fatto intendere di voler restare - viene osservato - piuttosto bisogna guardare ad alcuni soci italiani'.

 

Pesenti, in passato, era sembrato scettico sull'opportunita' di proseguire nel patto anche se all'ultimo rinnovo ave va comunque apportato una quota che consenti' di mantenere oltre il 30% la partecipazione vincolata del patto. Ora pero' si sottolinea in che misura possa essere utile per la famiglia lombarda restare in un sindacato di blocco ma non di voto. 'Vedremo cosa decidera'', spiega la fonte.

BACIO ESCHIMESE PAGLIARO NAGEL BACIO ESCHIMESE PAGLIARO NAGEL

 

 

2.MEDIOBANCA: AVVIA CANTIERE GOVERNANCE, IPOTESI CDA A 15 MEMBRI

Radiocor - Mediobanca ha avviato il cantiere sulla governance, anche per recepire le indicazioni di Bankitalia, con una riunione informale dei consiglieri e dei manager durata poco piu' di due ore e terminata verso le 13. 'L'ipotesi - spiega una fonte - e' quella di ridurre il numero dei consiglieri a 15' dagli attuali 18.

 

alberto nagel renato pagliaro LaStampa alberto nagel renato pagliaro LaStampa

A scendere sara' soprattutto il numero dei manager: 'La soluzione piu' logica e' quella di ridurli a tre, l'a.d. Alberto Nagel, il presidente Renato Pagliaro e il dg Francesco Saverio Vinci'. Pagliaro resterebbe presidente, 'ma non potra' presiedere il comitato esecutivo perche' lo chiede Bankitalia'. Le prossime tappe prevedono una possibile nuova riunione informale prima del prossimo cda anche se non e' stata ancora fissata una data. Il progetto per la nuova governance potrebbe essere pronto 'entro giugno per poi arrivare con una proposta alla prossima assemblea di ottobre'.

 

 

3.SALTA ANCHE IL SALOTTO DEI SALOTTI

Giovanni Pons per “la Repubblica

 

CARLO PESENTI CARLO PESENTI

La notizia era nell'aria ma fa comunque scalpore: anche Mediobanca non avrà più il suo patto di sindacato. A settembre potrebbero arrivare disdette da soci italiani che potrebbero portare dal 31,4% fin sotto il 25% le quote sindacate. Ma il 25% è la soglia minima stabilita perchè lo stesso resti in vigore. Dunque se si scenderà sotto quel livello l'accordo si scioglierà automaticamente. Ma chi sono i soci italiani intenzionati a non restare nel sindacato di blocco?

 

Per ora non sono usciti allo scoperto ma tra questi dovrebbe esserci sicuramente il gruppo Pesenti che aveva già limato la propria quota in occasione dell'ultimo rinnovo. "In che misura ha senso restare in un sindacato di blocco e non di voto?", filtra da una fonte anomina vicina a Mediobanca. In effetti non ha molto senso. Meglio avere le mani libere e poter vendere le azioni Mediobanca qualora si rendesse necessario per motivi di portafoglio, visto che ormai anche a piazzetta Cuccia conta il consiglio di amministrazione più che l'accordo tra i soci.

BOLLORE HAVAS BOLLORE HAVAS

 

Il management sotto la spinta decisiva di Alberto Nagel e Renato Pagliaro si sta sempre più orientando agli standard di governance internazionale. Il prossimo cda dovrebbe ridurre il numero dei consiglieri a 15 con una riduzione da cinque a tre dei manager presenti. Inoltre il presidente, Pagliaro, non dovrebbe più avere cariche esecutive e dunque non potrà più presiedere il comitato esecutivo.

 

Vincent Bollore e Alberto Nagel foto LaPresse Vincent Bollore e Alberto Nagel foto LaPresse

Uno snellimento non da poco che va di pari passo con la rifocalizzazione dell'attività della merchant bank al di fuori dell'attività di detenere partecipazioni in società strategiche. Un cambio di pelle sostanziale rispetto alla storia di Mediobanca e del suo fondatore Enrico Cuccia ma che continua da due anni a questa parte, un passo alla volta, ma inesorabile. Dopo Rcs, Pirelli, Telecom, Gemina ora anche il salotto dei salotti non sarà più tale ma assomiglierà a una normale società finanziaria.

 

 

 

 

 

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