MILANO IN PAREGGIO DOPO I CONTI (-0,1%) - MARPIONNE: "LA FERRARI VALE MOLTO PIÙ DI 7 MILIARDI" - CROLLA GENERALI (-4,4%) DOPO I CONTI - MONDADORI AZZERA LE PERDITE - LA BCE COMPRA 10 MLD DI TITOLI IN 3 GIORNI

Il rendimento dei Btp a 3 anni scende a un nuovo minimo storico (0,15%) - Weidmann: "Salvare la Grecia non è compito della Bce. Anche noi siamo responsabili della sua crisi" - Mondadori, la crescita del margine operativo lordo fa balzare il titolo (+4%) - Petrolio ancora in calo...

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1.BORSA: SU PARITA' DOPO SEDUTA NEL SEGNO DELLE TRIMESTRALI, MALE GENERALI

Radiocor - Seduta senza scosse per i principali indici azionari europei, che hanno terminato la giornata attorno alla parita'. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a -0,11%. A guidare l'andamento dei principali titoli e' stata la pubblicazione dei dati di bilancio di molte big.

 

Group CEO Mario Greco Group CEO Mario Greco

E' il caso di Azimut, maglia rosa di giornata tra le blue chip, e di Generali, che al contrario ha chiuso con la peggiore prestazione del paniere principale. Male anche St, penalizzata dal taglio delle stime sui ricavi del primo trimestre del colosso statunitense Intel. Hanno guadagnato terreno le banche, a partire dalle Popolari, mentre ha messo a segno uno sprint finale Fca, spinta dalle parole dell'a.d. Sergio Marchionne su Ferrari e sull'andamento del gruppo.

 

Sul mercato dei cambi, l'euro resta debole, schiacciato dal quantitative easing della Bce. La moneta unica torna comunque sopra quota 1,06 dollari, a 1,0606 (1 ,0589 ieri), e vale 128,64 yen (128,53). Rapporto dollaro/yen a 121,28 (121,39). Scende ancora, infine, il prezzo del petrolio: il future aprile sul Wti cede l'1,47% a 47,46 dollari al barile

 

2.FERRARI: MARCHIONNE, VALORE MOLTO DI PIU' DI 7 MILIARDI

Radiocor - 'Non ci faccio niente con 7 miliardi. E' molto di piu' di 7 miliardi di euro' cosi' ha risposto il presidente di Ferrari, Sergio Marchionne, ai giornalisti che gli chiedevano la stima sul valore della Ferrari. Marchionne ha parlato a margine dell'assemblea degli azionisti di Sgs.

MARCHIONNE AL MEETING DI RIMINI MARCHIONNE AL MEETING DI RIMINI

 

3.BCE: COEURE, ACQUISTATO DEBITO PER 9,8MLD IN TRE GIORNI, DURATA MEDIA 9 ANNI

Radiocor - La Bce ha acquistato titoli del debito pubblico dei Paesi dell'area dell'euro per un totale di 9,8 miliardi nei primi tre giorni del piano di acquisti di titoli pubblici lanciato lunedi' dall'Eurotower (QE). Lo ha annunciato Benoit Coeure, esponente del Comitato esecutivo della Bce, durante un convegno finanziario a Parigi. La durata media dei titoli acquistati dalla Bce e' 'vicina a nove anni'. La Bce, ha aggiunto Coeure, 'sta procedendo esattamente secondo i piani' ed e' 'sulla strada giusta' per raggiungere il suo obiettivo nel mese, e cioe' un volume medio di acquisti di 60 miliardi nel quadro del programma di allentamento quantitativo.

BENOIT COEURE BENOIT COEURE

 

4.BTP: RENDIMENTO TRE ANNI SCENDE AL MINIMO STORICO DELLO 0,15%

Radiocor - Nuova raffica di minimi storici per i BTp. Nell'asta di oggi il BTp a 3 anni scadenza 15/01/2018 e' stato collocato con un rendimento lordo dell 0,15% (-30 punti base sull'asta del mese scorso) mentre il BTp a 7 anni scadenza 15/04/2022, offerto in terza tranche, ha spuntato un rendimento dello 0,71% (-52 punti base sull'asta del mese precedente). Su nuovi minimi anche il BTp a 30 anni, che ha visto scendere il suo rendimento in asta per la prima volta sotto la soglia del 2 per cento. Per la seconda tranche del BTp scadenza 01/09/2046 il rendimento e' stato dell'1,86%. Buona la domanda pari, rispettivamente, a 4,689 miliardi per il BTp triennale, a 4,463 miliardi per il BTp settennale e a 2,756 miliardi per il BTp a 30 anni.

 

 

5.SALVARE LA GRECIA NON È COMPITO DELLA BCE. A DIRLO, J. WEIDMANN

Gloria Grigolon | Trend Online – Risolvere la crisi del finanziamento alla Grecia è un lavoro per i politici e per Atene, non per la Banca centrale europea (BCE  ). Questo è ciò che il Presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha affermato oggi alla CNBC , aggiungendo come salvare la Grecia non sia compito della BCE.

weidmann schaeuble weidmann schaeuble

 

Weidmann inflessibile

"La questione di come sarà finanziato un paese che ha bisogno di finanziamenti e non ha accesso al mercato, è una questione a cui i politici devono rispondere”.

Parlando da Francoforte, l’economista ha aggiunto: "Questo è quello per il quale sono stati previsti i fondi di salvataggio e bisogna verificare se le condizioni siano soddisfatte per poi decidere se continuare ad erogare il finanziamento. Questo non è il compito della politica monetaria”.

 

Grecia al verde

Le casse della Grecia sono completamente al verde e sul campo si combatte ormai da mesi la battaglia tra il nuovo governo in carica di sinistra e le forze europee, che alternano un finanziamento ad un giro di austerità.

Jens Weidmann e Angela Merkel Jens Weidmann e Angela Merkel

Il parlamento tedesco, assieme con i suoi vicini della zona euro, ha approvato una proroga di quattro mesi al piano di salvataggio della Grecia. Ciò è avvenuto nonostante la convinta opposizione dei politici tedeschi, che hanno spinto perché la Grecia fosse vincolata ad attuare più severe riforme strutturali e concrete misure di austerità.

 

Colpa alla BCE

Per Weidmann anche la BCE avrebbe parziale colpa nella vicenda greca, per aver concesso condizioni agevolate senza insistere a sufficienza sulle misure che necessariamente sarebbero dovute esser rispettate.

"Ci atteniamo alle nostre regole, non stiamo facendo politica qui. Stiamo solo facendo il nostro lavoro", ha affermato alla CNBC.

 

"Spetta al governo greco garantire che le finanze pubbliche siano solide e sostenibili. Questa è la condizione necessaria per continuare con le normali operazioni di finanziamento”, ma le garanzie ci devono essere.

 

Tra accuse e concessioni

Martedì scorso, il primo ministro greco Alexis Tspiras ha accusato la Germania di usare "trucchi legali" per uscire ad estorcere pagamenti extra, mentre il ministro della Giustizia della Grecia ha suggerito che la proprietà tedesca in Grecia potrebbe essere confiscata a titolo di risarcimento.

 

draghi tsipras draghi tsipras

Il tale contesto, il livello sproporzionato dei prezzi obbligazionari e l’eccesso di liquidità potrebbero risultare la rovina di alcune banche centrali nazionali, le quali potrebbero prendere un colpo quando i rendimenti iniziano ad aumentare.

Weidmann ha affermato a tal proposito: "Questo non è un problema particolarmente sentito dalla Bundesbank, ma è un problema che riguarda il programma in quanto tale: se si acquistano attività a reddito fisso in cui il tasso di interesse è basso, si ha un rischio che si accumulino perdite andando avanti”.

 

Per concludere Weidmann ha ricordato come non si debbano confondere autorità politiche con autorità locali e che, prima che alle decisioni della BCE, si debba guardare alle regolamentazioni generali.

 

6.MONDADORI TORNA IN PAREGGIO IN 2014,VEDE SIGNIFICATIVA CRESCITA EBITDA

SILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINA SILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINA

 (Reuters) - Mondadori centra l'obiettivo di chiudere il 2014 in pareggio e di raggiungere i livelli di Ebitda del 2012 e promette un lieve incremento dei ricavi e una più consistente crescita della redditività di qui al 2017.

 

In forte rialzo il titolo, che da poco mosso è balzato fino a oltre +4%.

I ricavi consolidati sono scesi nel 2014 del 7,7% a 1,18 miliardi (-4,6% a perimetro omogeneo), mentre l'Ebitda è passato a 67,1 milioni dal rosso di 12,8 del 2013, riallineandosi al 2012. Ebit a 42,4 milioni dai -183,1 milioni di un anno prima, su cui avevano pesato svalutazioni per 145,4 milioni.

Il risultato netto consolidato è positivo per 0,6 milioni dalla perdita di 185,4 milioni del 2013.

 

L'indebitamento netto è migliorato a 291,8 milioni da 363,2 milioni di fine 2013.

GIAN ARTURO FERRARI GIAN ARTURO FERRARI

Ritorno al segno più anche per il flusso di cassa operativo, pari a 47,2 milioni (da -28,7 milioni) che permetterà, sottolinea una nota, di ridurre l'indebitamento finanziario da un lato e sostenere la crescita del gruppo dall'altro.

I Libri registrano ricavi per 336,6 milioni (+0,7%), con un Ebitda a 45,1 milioni (-2,4%); i ricavi dei Periodici sono scesi dell'8,9% a 297 milioni (-7,6% a portagoglio omogeneo), mentre l'Ebitda è passato da -20,6 milioni a +3,1 milioni. Mondadori France vede ricavi per 340,9 milioni (-3,7%) e un Ebitda a 35 da 26,7 milioni. Torna positivo anche l'Ebitda di Mondadori Retail.

 

Per il 2015 il gruppo prevede un Ebitda "in significativa crescita a livello operativo" cui si affiancheranno dismissioni di asset non core "che potrebbero generare una componente straordinaria positiva sostanzialmente in linea con quella registrata nell'esercizio 2014". Dovrebbe quindi migliorare ancora la posizione finanziaria netta.

Nell'arco del triennio 2015-2017 Mondadori stima un incremento medio annuo dei ricavi tra lo 0,5% e l'1,5% e un miglioramento della redditività tra il 10% e il 15% medio annuo.

 

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