padoan visco patuelli

MUTUI, IL FURTO DELLE BANCHE SUI RIMBORSI ANTICIPATI - BANKITALIA SCOPRE (MA NON DENUNCIA PUBBLICAMENTE) L'ULTIMA MAGAGNA DEGLI ISTITUTI SULLE POLIZZE VITA LEGATE AI PRESTITI - LE CARTE SEGRETE DI VIA NAZIONALE: IN CASO DI PARZIALE ESTINZIONE ANTICIPATA DEI FINANZIAMENTI, LE BANCHE NON RESTITUISCONO TUTTO IL PREMIO ASSICURATIVO - A PALAZZO KOCH SOLO UNA TIRATA D'ORECCHIE, VIA ABI, AI BANCHIERI...

Francesco De Dominicis per www.liberoquotidiano.it

 

L’ultima magagna delle banche a danno dei consumatori l’ha scoperta la Banca d’Italia. Che ovviamente si guarda bene dal denunciare il fattaccio pubblicamente, limitandosi a “suggerire” agli istituti di credito vigilati di darsi una regolata. Di che si tratta? La magagna – messa nera su bianco in un dossier riservato di Bankitalia – riguarda i mutui e, nello specifico, le polizze vita legate ai finanziamenti per l’acquisto di abitazioni.

PATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCOPATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCO

 

Secondo quanto accertato dall’autorità di vigilanza, ai clienti che estinguono in anticipo una fetta del prestito, le banche non restituiscono la quota parte del premio assicurativo. Una specie di furto o appropriazione indebita, a sfogliare il codice penale. Facciamo un esempio per capire meglio: nel caso di un mutuo da 200mila euro, in relazione al quale è stata sottoscritta una polizza da 10mila euro, il consumatore che salda prima della scadenza naturale metà del mutuo (quindi 100mila euro) ha diritto (o, meglio, avrebbe diritto) al rimborso di 5mila euro.

 

Ma è al momento del pagamento che scatta il sostanziale scippo degli istituti. Una pratica tanto scorretta quanto inspiegabile. In effetti, la restituzione del premio assicurativo dovrebbe essere obbligatoria oltre che automatica e rientra nell’ambito di regole della stessa autorità di vigilanza ribadite in un piano d’azione sulla trasparenza ad agosto 2015.

 

E invece le norme dettate da Via Nazionale sono calpestate e ignorate dalle banche. Insomma, le regole scritte per tutelare i consumatori sono state considerate carta straccia allo sportello. A 18 mesi di distanza dal varo di quelle norme, l’autorità guidata dal governatore Ignazio Visco alza (assai timidamente) la voce. Senza dimenticare che le polizze vita legate ai mutui vengono di fatto imposte ai correntisti. Le banche, in questo modo, incassano commissioni su un prodotto offerto da un altro soggetto (compagnia assicurativa) e si mettono al riparo da qualsiasi tipo di rischio (dalla morte alla perdita del lavoro del cliente). Dicevamo della mancata denuncia pubblica da parte di Bankitalia e della cosiddetta moral suasion.

PADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLIPADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLI

 

Ovvero dei consigli amichevoli: è una vecchia abitudine nei rapporti tra vigilante e banche vigilate. Quasi una prassi: sta di fatto che Bankitalia ha chiesto all’Abi (Associazione bancaria italiana) di sensibilizzare gli istituti di credito. E l’Associazione presieduta da Antonio Patuelli ha obbedito al diktat di palazzo Koch. Così il 23 dicembre, il vicedirettore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero, ha scritto una lettera ai banchieri.

 

Non proprio una missiva per augurare buon Natale, quella partita da palazzo Altieri, ma poche righe per tirare le orecchie agli associati. Nella comunicazione riservata, Torriero spiega di essere stato informato dall’Ivass (il braccio assicurativo di Bankitalia, l’ex Isvap), sull’avvio di “attività di analisi e di confronto diretto con gli operatori volte verificare il livello di implementazione dei piani di azione adottati dai consigli di amministrazione, in attuazione degli impegni previsti dalla lettera al mercato pubblica da Ivass e Banca d’Italia il 26 agosto 2015, in tema di polizze abbinate ai mutui e agli altri finanziamenti”.

 

ignazio visco piercarlo padoanignazio visco piercarlo padoan

La vigilanza – spiega il vicedg Abi – ha rilevato “che, in caso di estinzione parziale del finanziamento, non tutti gli operatori hanno implementato i processi finalizzati all’automatica restituzione al cliente del premio non goduto della polizza, sebbene ci siano indicazioni in tal senso nei piani di azione approvati”. Poi, la moral suasion: “L’Autorità di vigilanza richiede di sensibilizzare gli associati a implementare rapidamente le modifiche al processo finalizzate alla restituzione del premio al cliente anche in caso di estinzione parziale del finanziamento, qualora le modifiche ai processi informatici che possono prevedere tempi lunghi non siano state già pienamente attuate”.

 

A leggerla con la lente dell’Abi, la questione sarebbe da ricondurre a ragioni squisitamente tecniche. Conoscendo le “abitudini” degli istituti, invece, viene più facile pensare che dietro la mancata attuazione dei processi informatici, si nasconda il solito comportamento da furbi. Della serie: in effetti ti dovevo dei soldi, ma mi sono dimenticato. In attesa di ulteriori verifiche e chiarimenti da parte di Bankitalia, i cittadini che hanno restituito in anticipo parte del mutuo controllino a fondo tutti i documenti della banca.

VISCO IGNAZIOVISCO IGNAZIO

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...