luigi gubitosi

MY HUAWEI – L’AMBASCIATORE AMERICANO INCONTRA GUBITOSI PER FARE PRESSING SUI RISCHI DI COINVOLGERE I CINESI NELLE RETI 5G – MA L’AD DI TIM DEVE FRONTEGGIARE ANCHE LE BEGHE AZIONARIE, CON VIVENDI CHE TORNA ALL’ATTACCO CON UNA NUOVA DENUNCIA A SINDACI E CONSOB - INTERVISTA AL “FINANCIAL TIMES”: “LA MIA AMBIZIONE È FAR DIVENTARE TIM UNA SOCIETÀ NORMALE” – NUOVE SVALUTAZIONI IN ARRIVO:NEL MIRINO GLI ASSET DI PERSIDERA

1 – TIM ALZA IL VELO SUL PIANO STRATEGICO, NUOVE SVALUTAZIONI

Francesco Spini per “la Stampa”

 

LUIGI GUBITOSI

Si alza il sipario sul nuovo piano strategico di Tim, mentre Vivendi torna all' attacco della maggioranza del cda con una nuova denuncia a sindaci e Consob: segno che se mai trattativa c' è stata, la pace tra i soci resta un miraggio. In un clima che torna rovente, oggi il consiglio di amministrazione dell' ex monopolista del telefono - dopo un primo incontro, ieri, per disbrigare i punti all' ordine del giorno meno sensibili - tornerà a riunirsi. Sul tavolo ci saranno i conti del 2018, attesi in rosso sotto il peso della maxi svalutazione di novembre e a nuove rettifiche in arrivo, e la rotta di qui al 2021 tracciata in queste ultime settimane dall' ad Luigi Gubitosi.

zte huawei

 

In un giorno già complicato di suo, il top manager di Tim ha ricevuto anche la visita dell' ambasciatore americano in Italia, Lewis Eisenberg. Il colloquio è avvenuto «nel quadro di una serie di incontri con i leader italiani e americani del settore privato», ha informato l' ambasciata. Eisenberg avrebbe colto l' occasione per chiedere a Gubitosi di considerare i rischi di avere come partner nelle reti 5G i colossi cinesi Huawei e Zte.

 

open fiber fibra ottica

Questo nel momento in cui si è creato un contrasto tra l' intransigenza americana nel chiudere le porte alla tecnologia di Pechino, accusata di essere lo «spioncino» cinese in Occidente, e una linea europea più morbida, rappresentata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ai colossi cinesi non sbarra la strada, pur chiedendo delle garanzie.

 

Questioni internazionali a parte, oggi sarà il giorno del piano della Telecom targata Gubitosi. Come anticipato, di rete non si parlerà o quasi, nelle more della regolamentazione, nell' incertezza degli equilibri nella stessa Tim e in attesa dell' esito dei colloqui con Open Fiber, da poco avviati. L' attenzione così si sposterà su altri capitoli. La riduzione del debito che resta su livelli di guardia da 25,2 miliardi di euro, per esempio.

 

LUIGI GUBITOSI

Potrebbero tornare di attualità cessioni di asset: a quella di Persidera (di cui Telecom ha il 70% e Gedi il restante 30%), secondo alcune voci, potrebbero aggiungersi Sparkle (per una quota di minoranza) e Inwit. Oggi il cda sarà chiamato a decidere su nuove svalutazioni dopo i 2 miliardi di novembre. A questa tornata nuove rettifiche dovrebbero interessare Sparkle ma anche la rete, per un valore complessivo che potrebbe arrivare fino a 550 -600 milioni di euro.

BOLLORE' VIVENDI

 

Fin dal suo insediamento l' ad Gubitosi ha concentrato poi la sua azione sul taglio dei costi, che sarà declinata nel piano così come il mercato si attende azioni per aumentare i ricavi, ad esempio attraverso nuovi servizi a valore aggiunto.

 

Quanto ai risultati, ieri c' è stato l' antipasto sudamericano. Tim Brasil ha chiuso il 2018 con ricavi netti totali in crescita del 5% a circa 4 miliardi di euro, e un utile netto di circa 370 milioni di euro, in crescita del 26,6% su cui hanno pesato costi per tasse non ricorrenti paria circa 16 milioni di euro. Nel quarto trimestre l' utile è calato del 2,1%.

 

Nel cda carioca da poco tempo è entrato Pietro Labriola, ex direttore operativo della stessa società. Il manager viene dato in pole position come prossimo numero uno di Tim Brasil, per sostituire Sami Foguel, il dirigente scelto da Amos Genish tra le polemiche.

 

AMOS GENISH

Nell' attesa del piano riesplodono le tensioni tra azionisti, in particolare tra Vivendi e il fondo Elliott, in vista dell' assemblea del 29 marzo in cui i francesi puntano a riequilibrare a loro favore gli assetti in cda. L' ad del gruppo francese, Arnaud de Puyfontaine, consigliere di Tim, ha inviato al collegio sindacale e Consob una lunga denuncia in cui si ripercorrono gli episodi che hanno portato al ribaltone al vertice, chiedendo «accertamenti puntuali e definitivi» di quanto accaduto. La pace, come si vede, è ancora lontana.

 

2 – GUBITOSI AL FT: TELECOM DEVE DIVENTARE UNA SOCIETÀ NORMALE CON UNA STRATEGIA E DIVIDENDI

Simone Borghi per www.finanzaonline.com

 

luigi gubitosi

Il nuovo ceo di Telecom Italia, Luigi Gubitosi, ha dichiarato al Financial Times che il suo obiettivo è quello di farne una “società normale” in grado di mantenere le promesse e premiare gli azionisti. Gubitosi ha assunto a novembre il ruolo di amministratore delegato, il quinto in sei anni, e oggi presenterà al cda un nuovo piano strategico volto a rilanciare Telecom Italia sul mercato nazionale, sullo sfondo di una feroce battaglia tra Vivendi ed Elliott, i due maggiori azionisti della società.

 

“La mia ambizione è farla diventare una società normale che esegue piani e paga dividendi” ha detto l’ad di Tim al Financial Times ricordando che il fondo Usa sta perseguendo un piano per separare la rete di Telecom Italia ed è pronto a cedere il controllo dell’asset. Un’opzione a cui l’ex ad Amos Genish si era fermamente opposto.

 

RETE TIM

Gubitosi ha dichiarato che prenderà in esame la questione della rete sulla base di “fatti e cifre”, aggiungendo che “Dovete convincermi del perché è meglio non avere” il network. Tuttavia, Telecom Italia ha già avviato questa settimanali i colloqui con Open Fiber, la rete a banda larga rivale che viene vista come un potenziale partner nel caso Telecom Italia aprisse a terzi il controllo della propria rete. “Tutte le opzioni sono aperte”, ha sottolineato Gubitosi.

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