mark zuckerberg facebook

LE NOSTRE VITE MESSE IN VENDITA DA FACEBOOK - SPOTIFY E NETFLIX POTEVANO LEGGERE I NOSTRI MESSAGGI PRIVATI, AMAZON I CONTATTI, APPLE I CALENDARI, MICROSOFT NOMI E INFORMAZIONI DEGLI AMICI: AI GIGANTI DELLA TECNOLOGIA MARK ZUCKERBERG HA PERMESSO DI CIUCCIARE DATI A PIÙ NON POSSO. L'ULTIMA INCHIESTA DEL 'NEW YORK TIMES' CONFERMA CHE IL PRODOTTO DA VENDERE NON È FACEBOOK, LA PUBBLICITÀ O I NOSTRI DATI. IL PRODOTTO SIAMO NOI

Alessio Marino per https://tech.everyeye.it/

 

Si chiude con un altro scandalo il 2018 da incubo per Facebook. Il New York Times ha pubblicato un altro scottante rapporto che si focalizza sulle partnership commerciali stilate dalla compagnia di Mark Zuckerberg con altre società, riportando aspetti non divulgati sulle relazioni con Apple, Amazon, Microsoft, Spotify e Netflix.

 

zuckerberg

Nel rapporto, firmato dai giornalisti Gabriel J.X. Dance, Michael LaForgia, e Nicholas Confessore si legge che "Facebook ha consentito a determinate aziende di accedere ai dati degli utenti nonostante le protezioni. Inoltre sollevano dubbi sul fatto che Facebook abbia interferito con un accordo di consenso del 2011 con la Federal Trade Commission che ha impedito al social network di condividere i dati degli utenti senza autorizzazioni esplicite".

 

Secondo gli stessi, delle operazioni descritte hanno beneficiato oltre 150 società, "la maggior parte delle quali legate al settore tecnologico, compresi rivenditori online e siti d'intrattenimento, ma anche case automobilistiche e media. Queste cercavano i dati di centinaia di milioni di persone al mese". Il rapporto si sofferma anche sui vari dati finiti nelle mani degli utenti:

 

MARK ZUCKERBERG

  • ad Apple è stato concesso l'accesso ai contatti Facebook degli utenti ed alle voci del calendario, anche se questi hanno disattivato la condivisione dei dati. Il tutto rientra in una partnership che sarebbe ancora attiva;
  • ad Amazon sono state forniti i nomi e le informazioni di contatto degli utenti, nell'ambito di una partnership attualmente in fase di liquidazione. La società di Bezos avrebbe utilizzati tali dati per combattere le frodi;
  • Bing, il motore di ricerca di Microsoft, è stato concesso l'accesso ai nomi ed altre informazioni sul profilo degli amici di un utente. Il colosso di Redmond sostiene di aver cancellato i dati, mentre Facebook afferma che la procedura avrebbe riguardato solo i profili impostati su "pubblico";
  • Spotify, Netflix e la Royal Bank of Canada è stata data la possibilità di leggere i messaggi privati.
  •  

MARK ZUCKERBERG

Il Times descrive l'accesso nell'ambito di tre tipi di partnership:

  1. Integrations, che si riferisce alle app personalizzate create da Facebook per OEM come BlackBerry
  2. Instant personalization, in cui rientrava Bing e che è stata cancellata. Questa consentiva a tutti i partner di personalizzare i servizi utilizzando i dati di cui Facebook era a conoscenza e che era disposta a condividere. Yelp, ad esempio, avrebbe mostrato ai visitatori gli amici di Facebook che hanno visitato il sito. Bing avrebbe avuto accesso ai dati fino al 2017, ed altre due società fino a questa estate. Si trattava principalmente di dati pubblici (nomi degli amici, città di origine ed altre informazioni pubbliche);
  3. L'ultimo tipo è quello più inquietante, in quanto consentiva a società come Spotify, Netflix e la Royal Bank of Canada di accedere in lettura e scrittura ai messaggi privati degli utenti, il tutto attraverso un'API scritta e lanciata nel 2010 per spingere la piattaforma di messaggistica. Gli utenti si collegavano all'app di messaggistica direttamente dall'applicazione principale: ad esempio con Spotify inviando una canzone agli amici.
  4.  

zuckerberg 1

Secondo il Times Yahoo e Yandex avrebbero ottenuto l'accesso ai dati degli utenti anche dopo l'interruzione dei programmi. Facebook dal suo canto ha risposto alla storia affermando che ci sono alcuni vantaggi nella condivisione dei dati, inclusa la possibilità di creare esperienze più personalizzate su altri siti e servizi. Steve Satterfield, direttore della privacy di Facebook, osserva che "i partner di Facebook non ignorano le impostazioni della privacy della gente, ed è sbagliato dire il contrario. Nel corso degli anni, abbiamo stretto delle partnership con altre società in modo che le persone possano utilizzare Facebook su dispositivi e piattaforme che non supportiamo". L'intera risposta è disponibile direttamente sul blog ufficiale di Facebook.

 

Anche Netflix ha risposto al rapporto, affermando che "nel corso degli anni abbiamo provato vari modi per rendere Netflix più social. Un esempio di ciò è una funzionalità lanciata nel 2014 che consente agli utenti di consigliare programmi TV e film ai propri amici tramite Facebook Messenger. La feature però non è stata popolare e l'abbiamo eliminata nel 2015. In nessun momento siamo stati in grado di accedere ai messaggi privati delle persone su Facebook, tanto meno abbiamo avanzato richieste di questo tipo".

 

FONTE:THE VERGE

ZUCKERBERG WIRED

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...