PALAZZI E SCAZZI - RCS GUADAGNA 27,7 MILIONI DALLA VENDITA DEL COMPLESSO IMMOBILIARE DI VIA SAN MARCO. MA LA CIFRA SCENDE SOTTO I 19 MILIONI TENENDO CONTO DELLA CAUSA IN CORSO CON IL SINDACO DI MILANO PISAPIA (A CUI IL TAR HA GIA' DATO RAGIONE). NE E' VALSA DAVVERO LA PENA?

Carlotta Scozzari per Dagospia

La cessione da parte di Rcs al fondo americano Blackstone del complesso immobiliare di via San Marco e via Solferino a Milano al prezzo di 120 milioni, risalente alla fine del 2013, ha creato parecchi mal di pancia, sia tra i dipendenti del gruppo editoriale, sia tra azionisti e consiglieri di amministrazione. Tanto il socio Diego Della Valle quanto il grande "dominus" della società di via Rizzoli Giovanni Bazoli, ma anche il membro del cda Piergaetano Marchetti, che non ha mancato di sottolinearlo nella puntata di "Report" dedicata alla societò, si sono schierati contro la vendita della storica sede del "Corriere della Sera" architettata per fare cassa dall'amministratore delegato Pietro Scott Jovane.

L'ad di Rcs, del resto, per perorare la sua causa, fa leva sul fatto che l'operazione ha permesso alla società editoriale di raccogliere denaro fresco in un momento di bisogno e di ristrettezze finanziarie. Per comprendere quanto la cessione del comparto immobiliare di via San Marco abbia fruttato alle casse di Rcs, basta dare uno sguardo al bilancio del 2013, che parla di una plusvalenza di 27,7 milioni, a livello consolidato e al netto degli oneri accessori. Una cifra molto vicina ai 30 milioni che, all'interno dei 120 complessivi del prezzo di cessione, vale da sola la sede del "Corriere della Sera" di via Solferino.

Ma in realtà la plusvalenza si assottiglia parecchio laddove si consideri il contenzioso in corso con il Comune di Milano. La società guidata da Rotolone Scott(ex) e il sindaco della città meneghina Giuliano Pisapia, infatti, dal 2012 litigano sull'importo degli oneri urbanistici e di monetizzazione standard che secondo la pubblica amministrazione la società dovrebbe pagare dopo il cambio di destinazione d'uso di due blocchi del complesso immobiliare. E' tra l'altro curioso notare come lo stesso Comune di Milano, lo scorso autunno, tirato per la giacchetta dal Comitato di redazione (Cdr) del "Corriere della Sera" che tentava disperatamente di scongiurare la vendita della sede di via Solferino, si sia rifiutato di partecipare a un'operazione che avrebbe comportato in ultima analisi l'acquisizione del palazzo da parte di alcune casse previdenziali.

A fronte del contenzioso con Pisapia, come fa sapere il bilancio, Rcs ha stimato "in via cautelativa" in 8,8 milioni le imposte e gli oneri accessori, tenuto conto dei quali l'effetto positivo complessivo della cessione del comparto immobiliare di via San Marco ammonterebbe a 18,9 milioni.

Nel frattempo, lo scorso settembre, il Tar Lombardia ha deliberato in favore di Pisapia per 6,6 milioni. Sulla base delle motivazioni, la società editoriale ha pagato al Comune 0,7 milioni e ha fatto ricorso in appello al Consiglio di Stato per i restanti 5,9. Il 4 febbraio scorso il Consiglio di Stato ha concesso sospensiva circa gli effetti della sentenza del Tar dopo che Rcs ha rilasciato una fidejussione a favore di Pisapia. L'udienza di merito è fissata per il 5 giugno. Non manca molto e si potrà calcolare il beneficio definitivo della cessione degli immobili sul bilancio del gruppo del "Corriere della Sera".

 

Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.SCOTT JOVANE A BAGNAIA PISAPIA E CINZIA SASSO ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013SEDE CORRIERE DELLA SERA PRIMA PAGINA DEL CORRIERE DELLA SERA DEL LUGLIO LUIGI GUBITOSI ANDREA CECCHERINI FERRUCCIO DE BORTOLI MARCUS BRAUCHLI VICE PRESIDENTE WASHINGTON POST GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANN

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…