PENSAVATE CHE LE PAROLE DI DRAGHI AVESSERO RISOLTO LA TEMPESTA FINANZIARIA? MANCO PER NIENTE: MILANO TORNA A CALARE (-2%) CON LE BANCHE A PICCO: BPM (-6,1%), BANCO POPOLARE (-7%) E UNICREDIT (-6,4%) - BASTA UNA NUOVA FLESSIONE DEL PETROLIO E ANCHE WALL ST. DIMENTICA IL RECUPERO

Non inizia bene in Borsa l'aumento di capitale da 3,5 mld di Saipem. I diritti hanno infatti chiuso in ribasso del 20% a 2,94 euro dopo non essere riusciti a fare prezzo per tutta la giornata. Opposto l'andamento dell'azione, che tuttavia ormai pesa pochissimo: e' balzata del 18,5% ma vale soltanto 0,627 euro...

Condividi questo articolo


1.BORSA: GIA' SVANITO L'EFFETTO DRAGHI, MILANO MAGLIA NERA (-2%) CON LE BANCHE

Radiocor - Svanisce l'effetto Draghi sulle Borse europee che, dopo le ultime due sedute di recupero, aprono la settimana in ribasso in scia al nuovo calo del greggio (a New York -4,7% il Wti a 30,64 dollari al barile). In attesa della riunione Fed, che inizia domani e si conclude mercoledi', Milano e' comunque la peggiore in Europa trascinata al ribasso dal settore bancario con Bpm (-6,1%), Banco Popolare (-7%) e Unicredit (-6,4%). Cade anche Cnh (-3,9%) sulle preoccupazioni per una scarsa domanda di macchine agricole negli Stati Uniti mentre Mps, dopo un balzo in avvio, chiude a -3,3%.

mario draghi 2 mario draghi 2

 

A Piazza Affari brillano invece titoli difensivi come Campari (+1,1%) e Snam (+0,4%) oltre alla moda. Capitolo a parte Saipem che ha visto oggi l'avvio dell'aumento di capitale col titolo in rialzo del 18,5% mentre il diritto (in cui c'e' ormai quasi tutto il valore), non ha fatto prezzo per tutta la seduta con un ribasso finale del 21%. Sul res to del l istino Danieli ha balza del 20% dopo avere firmato accordi per 5,7 miliardi in Iran. Sul fronte valutario, l'euro recupera quota 1,08 nei confronti della moneta americana: il cambio si attesta a 1,083 da 1,0797 di venerdi'. Euro/yen a 128,4 (da 128,23). Dollaro/yen a 118,58 (118,76).

 

2.BORSA: AUMENTO SAIPEM AL VIA, IL COMBINATO PREZZO-DIRITTO CROLLA DEL 15%

Radiocor - Non inizia bene, in Borsa, l'aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro di Saipem. Nel primo giorno di negoziazione, i diritti hanno infatti chiuso in ribasso del 20% a 2,94 euro dopo non essere riusciti a fare prezzo per tutta la giornata. Diametralmente opposto l'andamento dell'azione, che tuttavia ormai pesa pochissimo: e' balzata del 18,5% ma vale soltanto 0,627 euro.

SAIPEM ESPLORAZIONE SAIPEM ESPLORAZIONE

 

Numeri alla mano, il combinato azione piu' diritto e' crollato del 15% rispetto alle quotazioni di venerdi' quando gia' il titolo aveva subito un passivo del 20,5%. L'aumento di capitale di Saipem, va ricordato, e' iper diluitivo (i soci che non lo sottoscriveranno verranno diluiti al 96%): una caratteristica che ha spinto Borsa Italiana e Consob a scendere direttamente in campo per vigilare sull'andamento delle quotazioni.

 

3.BORSA: WALL STREET ACCENTUA PERDITE, DJ -0,52%,NASDAQ -0,55%

 (ANSA) - Wall Street accentua il calo, trascinata in basso dal prezzo del petrolio tornato sotto i 31 dollari. Il Dow Jones che perde lo 0,52%, il Nasdaq lo 0,55% e l'indice S&P500 lo 0,68%.

 

4.WALL STREET: AVVIO IN LIEVE CALO (DJ -0,26%) CON GREGGIO -3,7% A 31 $

Radiocor - Dopo avere archiviato la prima settimana in positivo del 2016, Wall Street inizia la nuova ottava all'insegna delle vendite. Ancora una volta e' il petrolio a fungere da faro: in seguito al rimbalzo della settimana scorsa, il greggio e' oggetto di sell-off a causa di prese di beneficio e fondamentali che restano sfavorevoli. Dal fronte macroeconomico gli spunti oggi scarseggiano.

 

re salman al saud arabia saudita petrolio re salman al saud arabia saudita petrolio

Non mancano invece quelli societari con McDonald's che apre in rally (+2,69%) grazie a conti oltre le attese. C'e' poi fermento da M&A nonostante la recente volatilita' dei mercati finanziari: l'americana Johnson Controls (-0,59%) si fondera' con l'irlandese Tyco International, spostando a Cork, in Irlanda, il proprio domicilio fiscale. Si tratta dunque di un nuovo caso di inversione fiscale.

 

Sale intanto l'attesa per la riunione della Federal Reserve che iniziera' domani e si concludera' mercoledi'. I tass i rimarr anno con ogni probabilita' allo 0,25-0,50%, livello a cui furono portati il dicembre scorso dopo la prima stretta dal giugno del 2006. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 42 punti, lo 0,26%, a quota 16.051. L'S&P 500 cede 6 punti, lo 0,32%, a quota 1.900,88. Il Nasdaq lascia sul terreno 15,79 punti, lo 0,34%, a quota 4.575,66. Il petrolio a marzo scivola del 3,7% a 31 dollari al barile.

ali al naimi ministro saudita del petrolio ali al naimi ministro saudita del petrolio

 

5.UE: NON VEDE RISCHI SIGNIFICATIVI SUL BILANCIO ITALIANO NEL 2016

Radiocor - Per l'Italia la Commissione europea 'non vede complessivamente rischi significativi di tensioni sul bilancio (fiscal stress - ndr) entro un anno anche se alcune variabili come debito lordo e netto, necessita' di finanziamento, proporzione e cambiamento nella quota dei crediti bancari deteriorati, indicano possibili difficolta' di breve termine'. Lo afferma la Commissione Ue nel rapporto sulla sostenibilita' di bilancio nell'Unione europea.

 

renzi juncker renzi juncker

Nel medio termine nonostante la previsione che nel 2016 il debito/pil italiano scenda leggermente al 132,2% del pil contro 133% nel 2015 e in misura piu' significativa nel 2017 a 130%, il debito - avverte tuttavia la Commissione - 'resta molto alto costituendo la piu' importante fonte di vulnerabilita' per l'economia italiana'. Nel breve termine inoltre 'la proporzione di crediti deter iorati n el settore bancario italiano potrebbe costituire una importante fonte di rischi di passivita' potenziali'.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…