POMPA FUNEBRE - IL PETROLIO POTREBBE ARRIVARE A 100 DOLLARI A BARILE GIÀ ENTRO NATALE - A PESARE NON CI SONO SOLO LE NUOVE SANZIONI ALL’IRAN DA PARTE AMERICANA, E LA CONSEGUENTE CONTRAZIONE DELL’OFFERTA, MA L’AUMENTO INCONTROLLATO DELLA DOMANDA: DAL 2014 E’ CRESCIUTA DI 8 MILIONI DI BARILI AL GIORNO

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Estratto dell’articolo di Luigi Grassia per “la Stampa”

DONALD TRUMP IRAN DONALD TRUMP IRAN

 

[…] La lunga corsa al rincaro […] può portare il barile nel 2019, o addirittura già entro Natale, a 100 dollari. […] Intanto sull'onda del caro-petrolio la benzina ha toccato in Italia un prezzo medio di 1,667 euro al litro (nella modalità self-service) secondo il ministero dello Sviluppo economico; per il gasolio auto il costo medio è di 1,554 euro.

 

Invece i distributori «no-logo» propongono la benzina a una media di 1,648 euro e il gasolio a 1,538. Il Codacons calcola che nel 2018 la stangata sulle famiglie italiane sarà di 8,1 miliardi di euro per i maggiori costi legati al carburante e alle bollette energetiche, senza contare i rincari indotti su tutti gli altri beni e servizi.

PETROLIO PETROLIO

 

[…] In queste settimane i mercati del greggio si fanno condizionare soprattutto dall' Iran: Donald Trump non solo ha stracciato l'accordo sul nucleare ma ha anche annunciato nuove sanzioni al regime di Teheran […]

 

[…] gli analisti avvertono che sono all'opera tendenze di mercato ben più potenti del dossier iraniano. Così Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia: «Dal 2014 a oggi il consumo mondiale di greggio è aumentato di 8 milioni di barili al giorno, fino a raggiungere quest' anno i 100 milioni di barili.

 

GIACIMENTO DI PETROLIO GIACIMENTO DI PETROLIO

Nel frattempo la produzione non è aumentata in misura adeguata, nonostante l'afflusso dello "shale oil", cioè del petrolio da scisto americano, perché gli investimenti mondiali in ricerca e sviluppo di nuovi giacimenti convenzionali, scoraggiati dai prezzi bassi, sono crollati da 860 miliardi di dollari all' anno nel momento di picco 2012-2014 ad appena 300 miliardi negli anni immediatamente successivi». […]

 

 

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