PRIMA BOCCIATI, POI FUSI - BAZOLI INDICA LA STRADA PER LE BANCHE ITALIANE CHE NON PASSERANNO GLI STRESS TEST: “LE AGGREGAZIONI SONO UNA DELLE COSE POSSIBILI. SU BANCA INTESA SONO POSITIVO”

“Dagli esami della Bce è probabile che ci possano essere situazioni meno favorevoli. Questa attenzione al patrimonio è una provvida decisione verso l’unione bancaria” - Poi si butta sulla filosofia politica: “Troppo debito pubblico non permette più la redistribuzione del reddito”...

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1. BAZOLI, FUSIONI POSSIBILI PER CHI FALLISCE ESAME BCE

Mario Draghi a Napoli Mario Draghi a Napoli

 (ANSA) - Dagli esami della Bce "è probabile che ci possano essere situazioni meno favorevoli in conseguenza di cui le aggregazioni sono una delle cose possibili". Così Giovanni Bazoli, numero uno di Intesa Sanpaolo che ha poi aggiunto di essere fiducioso sull'esito positivo di Intesa Sanpaolo alle verifiche di Francoforte.

 

Giovanni Bazoli ha poi aggiunto: "aspettiamo due giorni, le indiscrezioni non hanno alcuna importanza. Questa attenzione riservata al patrimonio delle banche", ha concluso il numero uno di Intesa San Paolo, è comunque "una provvida decisione verso l'unione bancaria".

 

2. BAZOLI: DEBITI METTONO A RISCHIO REDISTRUZIONE POLITICA FISCALE

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

(LaPresse) - "L'elevato livello raggiunto dal debito pubblico nei Paesi industriali avanzati ha messo profondamente in crisi anche la funzione redistributiva che è stata sempre propria della politica fiscale. Il perseguimento di una maggiore equità nella distribuzione dei redditi rende infatti i Paesi altamente indebitati più vulnerabili agli attacchi speculativi dei mercati finanziari, ogni qualvolta le politiche di sostegno si traducono in livelli più elevati del deficit e del debito stesso". Così Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, nel suo intervento al III forum eurasiatico in corso a Verona.

 

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"Non esiste altra via, allora, che quella politica per superare la pretesa neutralità dell'economia, riaffermando che l'uguaglianza, come ricordava anni fa Norberto Bobbio, è un punto di arrivo e che solo coniugando la difesa della libertà economica con il perseguimento dell'uguaglianza la politica potrà garantire un futuro all'economia di mercato" aggiunge.

 

 

 

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