bazoli

PROVE TECNICHE DI DOPO-BAZOLI – INTESA STRINGE SULLA RIFORMA DELLA GOVERNANCE E LE FONDAZIONI SONO ORIENTATE A TORNARE AL CDA UNICO – MA BAZOLI NON CI STA E COMBATTE ANCORA PER IL DUALE – LE MANOVRE TORINESI DEL TRIANGOLO FASSINO-CHIAMPARINO-REMMERT

1. DAGONOTA

 

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

Il cantiere della governance di Intesa Sanpaolo si avvia alla conclusione e per i soci si avvicina il tempo delle scelte, con un occhio a quella Bce che non gradisce l’attuale sistema duale con ben 27 consiglieri.

 

Secondo quanto risulta a Dagospia, al momento tra i soci è in vantaggio il modello tradizionale italiano, ovvero un solo cda abbastanza ampio, con i poteri di controllo interno sulla gestione affidati al collegio sindacale. Ci sono però da monitorare le mosse di Giovanni “Abramo” Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza e del comitato che sta lavorando alla riforma interna.

 

L’anziano banchiere bresciano, che va per gli 83 anni, scade in primavera come gli altri 26 consiglieri della banca, ma ha idee precise sul futuro: bisogna andare avanti con il sistema duale (più poltrone per tutti), anche se magari sarà il caso di scendere a quota 22, che è il tetto raccomandato dalla Bce.

GIOVANNI BAZOLI ED ENRICO LETTA FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI ED ENRICO LETTA FOTO LAPRESSE

 

Il pressing del presidente è sfociato in un colloquio con Luca Remmert, presidente (anche lui in scadenza) della Compagnia di Sanpaolo, che detiene il 9,37% dell’istituto ed è il primo azionista. A Remmert, taciturno imprenditore agricolo piemontese con un passato anche nel cda di Unicredit, nonno Abramo ha magnificato le sorti del sistema duale e ha dato l’impressione di uno che non intende proprio mollare.

 

Ma anche Remmert ha i suoi azionisti e allora ecco che ha parlato della faccenda con Sergio Chiamparino e Piero Fassino. Ed è venuto fuori che tanto il presidente del Piemonte quanto il sindaco di Torino sono in realtà favorevoli al modello tradizionale. Il che, almeno per Fassino, è una notizia, visto che l’ex segretario del Pd è buon amico di Bazoli, con il quale passò anche una memorabile vacanza in barca nelle isole greche nell’estate 2013.

GIOVANNI BAZOLI E ENRICO CUCCHIANI FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI E ENRICO CUCCHIANI FOTO LAPRESSE

 

Del resto anche Fassino sta giocando una partita delicata e tutta personale. Pure lui, come i vertici di Intesa e Fondazione, scade in primavera, e allora ecco che mira a risolvere i giochi in anticipo. Al posto di Remmert vorrebbe issare l’ex ministro Francesco Profumo, ma dovrà vedersela con lo stesso Remmert, che per la propria successione punta su Piero Gastaldo, segretario generale della Compagnia.  

 

 

2. INTESA SANPAOLO A FINE MESE CAMBIA LA GOVERNANCE

Gianluca Paolucci per “la Stampa

 

Il consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo farà il punto oggi sullo stato dei lavori per cambio di governance della principale banca italiana. L’obiettivo, annunciato dal presidente del consiglio di gestione Gian Maria Gros-Pietro, è di arrivare ad una delibera del consiglio entro la fine del mese. Sul tavolo dei consiglieri, come ha detto lo stesso Gros-Pietro, restano due opzioni: il duale «all’italiana» con alcune modifiche sui ruoli dei due consigli e il monistico puro, «all’americana», con le funzioni di controllo assegnate ad un apposito comitato del consiglio e non demandate ad un collegio sindacale come nel monistico «tradizionale». 

LUCA REMMERTLUCA REMMERT


La riunione di oggi del consiglio di sorveglianza sarà però solo interlocutoria: servirà per valutare quali modifiche statutarie dovranno essere fatte per adottare l’uno o l’altro modello. Una seconda riunione, che a ieri non risultava ancora convocata, dovrà poi deliberare e avviare così il processo che porterà, entro l’aprile prossimo, al cambio solo parziale o più radicale del modello di governo della banca e al rinnovo del consiglio (o dei consigli). 


Al momento, l’orientamento delle fondazioni azioniste sarebbe quello di abbandonare il duale adottato dall’istituto fin dalla fusione con tra Intesa e Sanpaolo Imi del 2006 e passare quindi al monistico puro. Le ragioni le ha spiegate in parte lo stesso Gros-Pietro. «La Commissione governance costituita nell’ambito del consiglio di sorveglianza - ha detto il manager a margine della presentazione dell’indagine sul risparmio realizzata dalla banca con il Centro Einaudi - ha esaminato tutti i modelli possibili e ne ha individuati quattro: il duale classico, il duale all’italiana, il tradizionale e il monistico. Ne ha poi identificato due che sono preferibili, il duale all’italiana e il monistico.

GIULIANO SORIA SERGIO CHIAMPARINOGIULIANO SORIA SERGIO CHIAMPARINO

 

Il duale alla tedesca infatti non è applicabile in Italia per incompatibilità legislativa, mentre il tradizionale presenta una debolezza nelle funzioni di controllo. Restano il duale all’italiana, il nostro modello attuale che va semplificato per migliorare l’efficienza con cui i consigli interagiscono per la gestione dei rischi e il sistema monistico. Quest’ultimo ha due grandi pregi: è conosciuto dagli investitori internazionali, che hanno più della metà del capitale della banca e prevede un organo collegiale unico che svolge le tre funzioni pilastri della governance e cioè la supervisione strategica, il controllo e la gestione attraverso comitati specializzati».

PIERO FASSINO FA LA RADIOGRAFIA ALLA MODELLAPIERO FASSINO FA LA RADIOGRAFIA ALLA MODELLA


Ma non ci sono solo gli investitori: anche l’orientamento della Bce sarebbe quello di favorire il duale. Resterebbero però da vincere alcune resistenze all’interno del consiglio di gestione, che dovrà poi deliberare entro fine mese. Nei prossimi giorni intanto Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza oltre che della commissione sulla governance, illustrerà separatamente ai soci forti gli esiti del lavoro della commissione. Dopo la delibera del consiglio il nuovo statuto sarà poi sottoposto al vaglio della Bce che avrà novanta giorni per dare il suo via libera. Con l’obiettivo di arrivare entro la fine dell’anno all’assemblea straordinaria con la quale i soci dovranno dare il loro ok definitivo. 

FASSINO E BAZOLI IN BARCAFASSINO E BAZOLI IN BARCA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO