carige

QUI SALTA IL BANCO - SI AGGRAVA LA CRISI DI CARIGE: AL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE SOLLECITATO DA LUGLIO DALLA BCE, NEGLI ULTIMI GIORNI SI E’ AGGIUNTA CARENZA DI LIQUIDITÀ - SERVONO IN TEMPI BREVI CIRCA 400 MILIONI, E NON RIUSCENDO I SOCI FORTI FARVI FRONTE PER INTERO, BANKITALIA HA LANCIATO NUOVAMENTE UNA CHIAMATA ALLE ARMI ALL' INTERO CETO BANCARIO PER UN SALVATAGGIO DI SISTEMA…

Rosario Dimito per “il Messaggero”

CARIGE

 

Stato di allerta massima a Genova ma non per il pericolo nubifragi. La crisi di Carige si sta aggravando. Oltre al rafforzamento patrimoniale sollecitato da luglio dalla Bce, negli ultimi giorni si sarebbe aggiunta una carenza di liquidità. Conseguenza anche dello spread a quota 300.

 

Oggi il titolo in Borsa sarà sospeso. Servono in tempi brevi circa 400 milioni, e non riuscendo i soci forti farvi fronte per intero, Bankitalia ha lanciato nuovamente una chiamata alle armi all' intero ceto bancario per un salvataggio di sistema fai-da-te attraverso lo Schema Volontario, il braccio del Fondo Interbancario partecipato da tutti gli istituti.

 

gabriele volpi1

Un modo anche di evitare l'intervento del governo con piani anti-spread non meglio definiti. Oggi alle 12 si riunisce a Roma il Consiglio del Volontario presieduto da Salvatore Maccarone. Ma il via libera alla ciambella da 400 milioni, come cintura di sicurezza rispetto all' apporto degli azionisti, è tutt' altro che scontato. Il Volontario potrebbe partecipare a condizione che i soci forti di Carige Malacalza, Volpi, Mincione, Spinelli facciano la loro parte sottoscrivendo un bond subordinato: ma Malacalza che pure era disponibile, nelle ultime ore, si sarebbe irrigidito per l'attendismo di Gabriele Volpi e a cascata di Raffaele Mincione.

 

Il board dello Schema Volontario si terrà in parallelo al cda della banca ligure che, oltre ad approvare i conti a settembre, dovrebbe lanciare il prestito subordinato ordinato dalla Bce a luglio scorso all' interno del «capital plan» entro il 30 novembre con possibilità di collocare il prestito entro fine dicembre in modo da osservare i requisiti patrimoniali. Ma la situazione di Carige è delicatissima e ieri ci sarebbe stata una riunione straordinaria del cda che ha smaltito i dossier ordinari per consentire al consiglio di oggi di discutere dei conti e del rafforzamento.

raffaele mincione

 

L'AUMENTO DI CAPITALE

Tra le opzioni oltre al bond, ci sarebbe il lancio di un aumento di capitale. Lo Schema Volontario, come recita lo statuto, può intervenire, secondo le regole del Testo unico bancario, in caso di dissesto e dopo che sono state esplorate soluzioni come la riduzione/conversione di strumenti di capitale di classe 1.

 

Inoltre le delibere richiedono una maggioranza qualificata del 90% dei depositi protetti dal Fondo e del 50% del numero di banche aderenti. Un percorso ad ostacoli che rende proibitivo il traguardo. Il presidente Pietro Modiano è in stretto contatto con la Bce, e anche ieri c' è stato un confronto.

 

vittorio malacalza

L' intera manovra è quindi fortemente in dubbio: Francoforte ha chiesto entro fine novembre gli impegni dei sottoscrittori del bond. Moltissime banche, a partire da Intesa Sanpaolo e Unicredit che, per le dimensioni sono quelle chiamate a un contributo maggiore, nicchiano. Carlo Messina da maggio 2017, ha espresso contrarietà ad altre contribuzioni straordinarie che, aggiunte a quelle ordinarie, sono costate finora 11,9 miliardi.

 

In questi giorni sul tavolo degli istituti c' è un' operazione di finanziamento di 2,75 miliardi da erogare a favore del Fondo Interbancario, da cui a Natale del 2015 nacque lo Schema Volontario. Servirà di riserva per intervenire a tutela dei depositi fino a 100 mila euro, in caso di liquidazione di un istituto. Non è il caso di Carige che nonostante tutto, è ancora in bonis, sia pure a rischio dissesto.

vittorio malacalza

 

Via Nazionale è in pressing sulle banche aderenti allo Schema Volontario. In campo, per scongiurare il default di Carige, c' è il governatore Ignazio Visco assieme alla sua squadra. Il timore è l' effetto contagio. I vertici di Bankitalia contano di sensibilizzare le banche su questo terreno. Ma non sarà semplice perché gli eventuali nuovi oneri andrebbero a pesare sui bilanci 2018 che devono già sopportare le conseguenze dello spread.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…