eric leandri qwant google

QWANT È NEUTRALE LEI! – ALLA LUNGA LISTA DELLE ALTERNATIVE A GOOGLE (FINORA TUTTE FALLITE) SI AGGIUNGE “QWANT”, IL MOTORE DI RICERCA FRANCESE CHE RISPETTA (DICE) LA PRIVACY DEGLI UTENTI E (DICE) NON RACCOGLIE DATI PERSONALI. SÌ MA ALLORA CON COSA GUADAGNA? – UNA FINESTRA NEUTRALE SULLA RETE CHE PER ORA PIACE SOLO AI CINESI E A MACRON, AMICO DEL FONDATORE ERIC LEANDRI…

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

GOOGLE FA VENT'ANNI

Quattro miliardi e mezzo di euro. È il conto salato presentato dall' Unione Europea a Google per abuso di posizione dominante. Si tratta della multa più alta della storia della Ue, meritata da Big G per aver obbligato gli utenti di Android a utilizzare app predefinite di sua proprietà.

 

Applicazioni come Chrome, Gmail e Maps infatti, sono favorite in maniera poco limpida. Il motore di ricerca di Mountain View, ad esempio, finisce con l' essere utilizzato dalla quasi totalità degli utenti europei del loro sistema operativo: circa il 90%.

 

qwant

Motivo per cui l' Ue, oltre all' enorme cifra, ha anche chiesto a Google di terminare entro 90 giorni le pratiche anticoncorrenziali, e cioè di fare in modo che Android consenta di utilizzare tutte le app presenti sullo store allo stesso modo senza favoritismi.

 

Tra pochi mesi quindi, gli utenti potrebbero essere nella posizione di scegliere davvero a chi affidare i propri dati ricavati dalle ricerche sul web oppure di fare una scelta di campo per tutelare la propria privacy.

Vestager

 

Le alternative all' ecosistema Google infatti non mancano, e tra queste ne esiste una interamente europea. Si tratta di Qwant, il motore di ricerca lanciato da una startup francese nel 2013 e presente in Italia dallo scorso ottobre, il cui motto è proprio: «Rispetta la tua privacy».

 

Qwant mostra i risultati più pertinenti senza raccogliere dati personali e garantisce che le ricerche effettuate resteranno confidenziali.

 

eric leandri

FINESTRA NEUTRALE

In pratica si offre come una sorta di finestra neutrale su internet, priva di cookie e cronologia, oltre che più sicura perché in grado di criptare le ricerche e l' indirizzo IP. La volontà di affermarsi come l' anti-Google in salsa europea è dimostrata dagli obiettivi di crescita - entro il 2021 conta di prendersi tra il 5 e il 10% del mercato Ue - e dalle 2 filiali appena aperte a Berlino e a Milano, oltre che dalla nuova sede parigina.

 

A pochi passi dal Trocadero e da una visuale privilegiata sulla Tour Eiffel, sta prendendo l' ennesima avventura digitale in cui Davide è contro Golia. Stavolta però, il web potrebbe davvero uscirne rivoluzionato attraverso «un modello alternativo basato sull' etica» come ha dichiarato Èric Léandri, co-fondatore e presidente di Qwant.

qwant motore di ricerca

 

Il 47enne, che prima della fondazione della startup ha avuto una lunga carriera da manager per diverse internet company, in patria gode di una certa fama dettata anche dalla vicinanza al presidente Emmanuel Macron.

 

Nel 2015, l' allora ministro dell' economia, dell' industria e del digitale nel governo Valls, salutò il lancio della nuova versione di Qwant con un tweet dal suo profilo personale, tirando un po' la volata alla creatura di Léandri. Lo stesso Macron ha presentato il motore di ricerca al mercato cinese durante la visita di Stato nel Gennaio 2018.

eric leandri 2

 

La Cina, che permette solo l' utilizzo di servizi che facciano rimanere i dati all' interno del Paese, è un mercato ideale per Qwant. Infatti attraverso il servizio Masq l' azienda francese fa in modo che tutti i dati raccolti su di un utente per facilitare le sue ricerche restino sul dispositivo in forma criptata, senza essere conservati sui server.

 

macron

Qwant rinuncia cioè a una profilazione completa: «Possiamo usare i risultati delle ricerche, ma senza legarli alle persone, pazienza se per questo dobbiamo sacrificare parte dei profitti» ha spiegato Léandri nel corso di un lungo incontro con la stampa italiana invitata a visitare gli uffici parigini.

 

«È tempo di scegliere fra un modello di internet in cui i dati di navigazione degli utenti vengono salvati e utilizzati per fare guadagni - continua - e un modello di business diverso, nel quale le informazioni siano visibili solo a chi le ha generate».

 

LA SCELTA

Una scelta etica che non permette a Qwant di rinunciare del tutto alla pubblicità che però, come assicura lo stesso fondatore, «è legata solo alle parole che vengono ricercate e non a un profilo dell' utente delineato raccogliendo le sue informazioni».

 

eric leandri qwant

La sfida francese a Google non si limita solo al motore di ricerca. Qwant punta a offrire un nuovo ecosistema basato su diverse tipologie di servizi, a partire dall' attenzione verso i bambini. Junior ad esempio è la versione del software per i minori: «Dopo il Bataclan mia figlia mi ha chiesto cosa fosse successo e io ho provato a cercare risposte su Internet - spiega Jean Baptiste Piacentini, responsabile del progetto rivolto ai navigatori di Internet più piccoli - C' erano contenuti terribili che tutti potevano vedere perché Google filtra le immagini sensibili ma non la violenza».

eric leandri 1

 

Da qui l' idea di un motore di ricerca dedicato i cui dati non vengono condivisi in alcun modo e privo di ogni forma di pubblicità. Non solo, Qwant ha anche lanciato Music, un sistema di ricerca che aggrega canzoni e informazioni musicaliIntegrandosi con i principali lettori (Spotify, Deezer e iTunes).

Google

 

Ci sono anche Games e Sport, due mini-motori di ricerca che permettono di ricercare videogiochi,o trovare rapidamente le pagine dedicate a squadre, singoli atleti e news sportive. La startup francese ha anche lanciato una casella mail, un servizio di pagamento mobile, uno di streaming in diretta e uno di monitoraggio dei dati medici. Insomma Qwantci sta provando, restano solo da convincere gli utenti. E l' Unione Europea sembra disposta a dargli una mano.

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…