RECCHI: NESSUNA TRATTATIVA DI TELECOM PER ENTRARE IN MEDIASET PREMIUM - FCA È CRESCIUTA DEL 50% DALLA QUOTAZIONE, GRAZIE A CHRYSLER E ALLA “SPREMITURA” FERRARI - MONTEZEMOLO: “CATTANEO NUOVO AD DI NTV? PER ORA È SOLO ENTRATO NEL CDA”

Cercasi Re Mida per Banca Etruria - Si allungano i tempi nella causa tra Agrusti e Generali - La vendita della sede Unicredit slitta a inizio 2015 - Il Lussemburgo, bruciato dal “LuxLeaks” in Europa, si butta nelle borse cinesi - Pioggia di promozioni in AgCom...

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  1. TELECOM ITALIA: RECCHI, NESSUNA TRATTATIVA CON MEDIASET PREMIUM

Finanza.com – Non esiste nessuna trattativa con Mediaset per un nostro ingresso nel capitale di Premium. Così il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, ripreso dalle principali agenzie di stampa a margine di un convegno. Recchi ha bollato come invenzioni giornalistiche le indiscrezioni su presunte trattative tra Telecom Italia e Mediaset.

 

RECCHI RECCHI

  1. TELECOM, RECCHI: 3 MILIARDI DI INVESTIMENTI ALL'ANNO PER SVILUPPO RETI

 (Reuters) - Lo sviluppo delle reti è molto importante per la crescita dell'Italia e Telecom Italia investe per questo "un miliardo in tre anni in ricerca e sviluppo e tre miliardi l'anno per sviluppo e mantenimento delle reti".

Lo ha detto il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, intevenendo all'anniversario della fondazione del Centro ricerche 'TILab'.

 

Recchi ha anche sottolineato l'importanza dell'equilibrio nella regolamentazione del settore.

"Una regolamentazione tanto pesante come la nostra rischia di spostare la concorrenza su un altro piano: quello della definizione delle regole anziché quello dell'innovazione e della creazione di valore per azionisti e consumatori".

Recchi ha quindi continuato: "senza regole non si può giocare la partita. Ma con troppe regole, o con regole che cambiano continuamente, è l'arbitro e non la bravura delle squadre a decretare chi vince e chi perde".

(Gianni Montani)

 

SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN

  1. FCA: TITOLO SUI MASSIMI DEL 2014, DA SBARCO A PIAZZA AFFARI IL RIALZO È DI CIRCA IL 50%

Finanza.com – FCA vola sui massimi del 2014. Dallo sbarco a Piazza Affari (13 ottobre) il titolo del gruppo automobilistico ha messo a segno un balzo di circa 50 punti percentuali toccando oggi un massimo a 10,83 euro. Livelli che il vecchio titolo Fiat aveva toccato nel lontano 2001. Oggi l’azione trae ancora spunto dagli ottimi dati sulle immatricolazioni negli Stati Uniti, dove Chrysler ha visto le vendite crescere del 20% su base annua mettendo a segno il miglior novembre dal 2001.

 

  1. NTV: MONTEZEMOLO, CATTANEO NUOVO A.D.? PER ORA SOLO COOPTATO IN CDA

LUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO LUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO

 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - "Cattaneo e' un manager di qualita' e ha avuto esperienze importanti, per il momento c'e' solo la cooptazione nel consiglio". Cosi' Luca Cordero di Montezemolo ha risposto alla domanda sulla possibilita' che Flavio Cattaneo, cooptato di recente nel consiglio di Ntv, possa diventare in futuro il nuovo amministratore delegato.

 

A margine della presentazione della maratona Telethon alla Rai, Montezemolo ha aggiunto che Cattaneo puo' "dare un contributo importante" e la sua cooptazione e' avvenuta a seguito delle dimissioni di Pier Francesco Saviotti che "non aveva piu' tempo". Quanto alla manifestazione per Telethon, Montezemolo ha aggiunto che ci sara' la partecipazione anche del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: "Ho parlato col presidente stamattina che e' vicinissimo a Telethon, molto attento alla ricerca, ha dato ampia disponibilita' a intervenire con un video, con un messaggio, oppure con la presenza".

Flavio Cattaneo Flavio Cattaneo

 

  1. PARTERRE

Da “Il Sole 24 Ore”

 

AAA CERCASI RE MIDA PER BANCA ETRURIA

Quel balzo dell'8% in una seduta, settimana scorsa, di Banca Etruria era quanto meno bizzarro. Qualcuno l'ha messo in relazione con il lancio della campagna natalizia del lingottino d'oro da regalo. Ma serve ben altro a risollevare le sorti della banca aretina, gravemente febbricitante. Il titolo è già tornato mestamente sotto i 50 centesimi, la metà del valore della scorsa primavera quando l'Etruria rispose picche all'offerta da 1 euro della Popolare di Vicenza.

 

banca etruria banca etruria

Del resto non basta un'idea di marketing a rimettere in sesto i conti compromessi. Per dare un'idea basti sapere che solo le rettifiche sui crediti malati si mangiano il 95% dei ricavi complessivi della banca. Inevitabile finire in rosso, come nell'ultima trimestrale, per 126 milioni. Una perdita rilevante per una banca che ha capitale netto per soli 534 milioni, vede i ricavi scendere del 30% in soli 9 mesi e ha tuttora, nonostante le svalutazioni fatte, 1,66 miliardi di prestiti deteriorati a bilancio, il 300% del patrimonio e oltre il 25% dei crediti totali. Il Re Mida serve all'Etruria. (Fa.P.)

 

AGRUSTI-GENERALI AI TEMPI SUPPLEMENTARI

AGRUSTI AGRUSTI

La sentenza sul caso Raffaele Agrusti era attesa a giorni ma, alla fine, il giudice ha rimandato tutto al prossimo marzo. O meglio, ha imposto alla parte attrice, Generali, di fornire tutta la documentazione già richiesta. «Da uno studio attento del fascicolo - è scritto nel dispositivo - e dei rispettivi atti di costituzione e repliche autorizzate, con riferimento al proprio ordine di esibizione risultano delle incompletezze documentali realizzate dalla parte attrice anche per un errore materiale posto in essere dal giudice nella formulazione delle richieste».

 

Di conseguenza, alla compagnia del Leone ora viene chiesto di depositare il verbale di consiglio di amministrazione del 19 febbraio 2014 «privo di omissis»; il verbale della riunione del Comitato controllo e rischi in cui è stato discusso ed esaminato il report della vicenda Solight; il verbale del cda in cui venne definito l'accordo transattivo tra le parti e la documentazione relativa all'attribuzione dei bonus STI 2013 e LTI 2011-2013. Il dossier dovrà essere presentato entro il 30 gennaio e la causa verrà discussa il prossimo 5 marzo. (L.G.)

SEDE DI UNICREDIT A PIAZZA CORDUSIO SEDE DI UNICREDIT A PIAZZA CORDUSIO

 

PALAZZO BROGGI E I TEMPI DI UNICREDIT

Bisognerà aspettare i primi mesi del 2015 per conoscere l'esito finale della gara per la cessione di Palazzo Broggi, ex sede UniCredit a Piazza Cordusio a Milano. La short list è stata definita nelle scorse settimane ed è composta da tre offerte: Blackstone, Hines insieme al fondo di Abu Dhabi Adia (indicata tra le favorite) e Prelios con London & Regional Properties. Ma appare difficile, secondo i ben informati, che le offerte vincolanti arrivino prima di fine gennaio. Complici le festività natalizie, è infatti molto probabile che l'operazione possa slittare di qualche mese.

 

Qualcuno ipotizza febbraio o marzo del 2015. Certo, il risultato finale non cambia. Eppure i tempi dell'operazione per qualcuno rappresentano una variabile chiave. Il riferimento è all'ex inquilino di Palazzo Broggi. UniCredit in base al contratto d'affitto deve pagare fino al 2026 qualcosa come 19 milioni di euro l'anno. Tradotto: più di 200 milioni. L'immobile oggi è ancora utilizzato da UniCredit ma è naturale che prima sarà individuato il futuro acquirente di palazzo Broggi e prima quel contratto sarà rinegoziato. La progressiva e definitiva uscita di UniCredit da piazza Cordusio è parte del piano che ha portato 4mila persone nelle nuove torri di Porta Nuova, con un risparmio annuo per la banca di oltre 25 milioni l'anno (Mar. Man.)

 

  1. SUSSURRI E GRIDA

Dal “Corriere della Sera”

 

AGCOM, TORNATA DI PROMOZIONI (NOVE) AI PIANI ALTI

( a. bac. ) Nuova struttura organizzativa per l’Autorità per le comunicazioni che, nell’ultima riunione del consiglio del 28 novembre, ha varato fuori sacco una tornata di nomine con la promozione di nove dirigenti al livello superiore. Tra le novità c’è l’avanzamento di Mario Staderini da responsabile dell’Ufficio contributo operatori a direttore dell’Area tutela dei consumatori.

AGCOM AGCOM

 

Gli altri dirigenti promossi a direttori sono Benedetta Liberatore per la direzione Contenuti audiovisivi, Antonio Provenzano per Infrastrutture e servizi, Giovanni Santella per Reti e servizi di comunicazione e Camilla Sebastiani per Sviluppo servizi digitali. Salgono al ruolo di responsabili di servizio Antonio De Tommaso, Marco Del Mastro, Ivana Nasti e Arturo Ragozini. I vicesegretari generali Antonio Perrucci e Laura Aria lasciano la conduzione di due direzioni, mantenendo così un solo incarico. Mentre Federico Flaviano e Vincenzo Lo Bianco, pur lasciando il ruolo di direttori, restano nella nuova veste di consiglieri, casella nuova dell’organigramma varato il 31 ottobre, che ha anche aumentato di una le direzioni e di due i servizi.

 

LUSSEMBURGO, PONTE CON LE BORSE CINESI

( g.str. ) Nuovo ponte tra i fondi d’investimento europei e la Cina. Il Lussemburgo, che ospita due terzi dell’industria europea del risparmio gestito, ha lanciato una sorta di «procedura veloce» per il via libera ai fondi (domiciliati nel granducato) che vogliono partecipare al programma di scambi azionari tra Hong Kong e Shanghai: uno schema che unisce in una sorta di piattaforma unica le due Borse cinesi. È una mossa non da poco, tanto per le dimensioni dell’economia cinese quanto per quelle dell’industria del risparmio gestito del piccolo Stato, che vale 3 mila miliardi di euro.

 

lussemburgo lussemburgo

Ed è probabilmente questo uno dei motivi che ieri hanno messo in fila a Milano rappresentanti di banche, assicurazioni e fondi italiani per ascoltare le parole del ministro delle Finanze del Lussemburgo, Pierre Gramegna, a proposito della piazza finanziaria del granducato. Evidentemente le polemiche per il caso LuxLeaks e il fisco leggero, più l’imminente arrivo dello scambio automatico d’informazioni sugli interessi anche in questo Stato, non hanno frenato l’attenzione degli investitori. A proposito di questioni fiscali, «il Lussemburgo non è favorevole a un sistema dove le imprese non pagano tasse», ha scandito Gramegna.

 

«Non basta però puntare il dito contro un singolo Paese», ha aggiunto, definendo il granducato «vittima di una campagna mediatica». E ha poi valutato positivamente l’iniziativa congiunta di Francia, Germania e Italia, che hanno chiesto alla Commissione europea di procedere alla messa a punto di una normativa per armonizzare la tassazione d’impresa ed evitare pratiche elusive da parte delle aziende all’interno della Ue. «Sì, va nella giusta direzione, in generale», ha detto il ministro.

 

BORSA DI HONG KONG BORSA DI HONG KONG

E ha poi aggiunto, a proposito della politica fiscale del suo Paese: «I tax ruling continueranno, sono legali e accessibili su richiesta per le Autorità fiscali straniere». Tuttavia, ha spiegato: «Sosteniamo le iniziative per lo scambio automatico d’informazioni sui tax ruling», se saranno a livello mondiale.

 

 

 

 

 

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