SIAMO TUTTI CIPRO - D’ORA IN POI, SE UNA BANCA FALLISCE PAGHERANNO ANCHE AZIONISTI E CORRENTISTI (LA SOGLIA DEI 100MILA €)

Ugo Bertone per "Libero"

È assai difficile che Warren Buffet o Bill Gates, per citare due celebri miliardari Usa, abbiano sul conto corrente più di 100 mila dollari. Non solo perché, come è ovvio, i due Paperoni hanno tante alternative più profittevoli a disposizione. Ma anche perché quasi sempre in America un privato (o una corporation) dirotta i propri quattrini in un'altra direzione (un fondo monetario, ad esempio) allo scattare di questa soglia. Il motivo è semplice: lo Fdic, l'ente federale di assicurazione dei depositi, garantisce i quattrini dei depositanti solo fino a questa cifra.

Oltre, il rischio è del depositanti. Un rischio concreto, visto che dal 2007 al 2012 sono più di 400 le banche Usa che hanno chiuso i battenti. Ora l'Europa, Italia compresa, si è messa al passo. Nella tarda serata di mercoledì i ministri economici dell'Unione Europea hanno raggiunto l'accordo sulle regole da applicare in caso di liquidazione o ristrutturazione di una banca in crisi.

Ovvero a chi tocca pagare il conto in caso di default di una banca. In realtà, il nuovo schema entrerà in vigore solo nel 2018, dopo un lungo iter di voti in Parlamento e di regolamenti. Ma è bene mettersi al passo fin da subito, perché le crisi non aspettano i codici. E quello che, secondo le parole del presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem, non doveva essere un «modello», cioè il bail-in delle banche a Cipro, ora lo è diventato.

Finora, in Italia, i fallimenti bancari si sono contati sulla punta delle dita. La Banca d'Italia, terrorizzata dalle conseguenze di un default, ha sempre garantito il salvataggio. D'ora in poi, anche per rispetto dei patti Ue, la difesa del risparmio avverrà secondo formule diverse, che è bene conoscere.

Secondo l'accordo gli investitori dovranno pagare di tasca propria l'8% degli attivi di una banca prima che possa intervenire il denaro pubblico. Lo Stato, però, non potrà accollarsi più del 5% degli attivi attraverso un fondo statale di liquidazione bancaria. Solo allora potrà scattare la richiesta di aiuto al fondo europeo Esm che, a questo scopo, ha stanziato per tutta l'Europa una cifra di 60 miliardi di euro.

Insomma, d'ora in poi, nessuno si illuda che lo Stato intervenga a difesa delle banche. L'onere del primo 8% ricade, nell'ordine, sulle spalle di:
a) gli azionisti;
b) i portatori di obbligazioni subordinate;
c) le obbligazioni più garantite;
d) i depositi delle grandi imprese;
e) i depositi oltre i 100 mila euro.

Gli unici che non dovranno pagare il conto sono i conti correnti fino a 100 mila euro. Per loro scatterà il fondo di liquidazione bancario pari allo 0,8% dei depositi garantiti costituito, manco a dirlo, con quattrini forniti dalle banche che a loro volta l'attingono dalle commissioni alla clientela. Esistono strade per garantirsi una copertura maggiore? Che succede in caso di conto cointestato?

Lo schema comunitario per la garanzia dei depositi eguale per tutti i Paesi sarà pronto solo tra qualche settimana, ma già ora si possono individuare alcuni principi. La garanzia è prestato sul conto, non sui depositanti. Perciò la garanzia è unica. Non serve intestare il conto a 3o 4 titolari per godere di 3 o 4 garanzie. Ma se apro più conti correnti presso la stessa banca per restare sotto la soglia dei 100 mila euro? Anche in questo caso il cumulo dei conti non sembra una prospettiva praticabile.

I conti verranno sommati. Diverso, naturalmente, il caso se un conto è personale, l'altro intestato ad un'attività economica. I regolamenti serviranno ad identificare i confini accettati. In linea di massima, dicono gli esperti, non ha senso spremersi troppo le meningi per aggirare la regola. Semmai nasceranno alternative al conto corrente (e al conto deposito) che garantiranno disponibilità liquide quasi a vista con strumenti di altra natura, come i fondi liquidità.

Più interessante, sul piano pratico, il tema delle obbligazioni che non sono tutte eguali. Ci sono obbligazioni subordinate o senior, che garantiscono il rimborso ai portatori solo dopo i creditori ordinari. E ci sono obbligazioni ordinarie protette quasi quanto i depositi. In linea di massima, le prime hanno tassi di interesse più alti, giustificati dal rischio più elevato. E dovrebbero essere riservate solo agli operatori professionali.

Ma non mancano casi di altro tipo, come ben sanno i sottoscrittori delle obbligazioni Bpm, a suo tempo collocate allo sportello anche se presentavano un alto profilo di rischio. D' ora in poi sarà necessario farsi precisare allo sportello se le obbligazioni offerte saranno subordinate o meno. Lasciate ogni speranza, azionisti di banche in default. A pagare il prezzo sarete innanzitutto voi, che avete avuto l'ardire di scommettere su titoli di banche in crisi, confidando in una resurrezione aiutata dalle autorità di Stato.

D'ora in poi le autorità comunitarie vigileranno contro eventuali «regali», senza fare sconti nemmeno ai piccoli azionisti. Scordatevi i warrant o altri interventi a favore dei soci minori,come ai tempi del Banco Ambrosiano. Se volete puntare sulle azioni bancarie, meglio affidarsi ad un fondo, gestito da professionisti che non dovrebbero farsi cogliere di sorpresa. Pensateci bene quando la banca vi chiederà di sottoscrivere azioni dell'istituto (magari non quotato) per concedervi un mutuo o un affidamento: il rischio sarà tutto vostro. Certo, la regola varrà dal 2018, ma è meglio muoversi per tempo.

 

SPORTELLO BANCA SPORTELLO BANCARIO BANCOMAT CIPRO MARIO DRAGHI FIRMA LA NUOVA BANCONOTA DA 5 EUROBPM BANCA POPOLARE DI MILANO

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....