fintech

LA SILICON VALLEY STERMINATRICE DI BANCHE: I GIGANTI DEL WEB VANNO ALL’ASSALTO DEL SISTEMA BANCARIO, UN BOTTINO DA 160 MILIARDI – AMAZON, PAYPAL, GOOGLE, FACEBOOK, MA ANCHE LA CINESE ALIBABA, PER IL MOMENTO L’UNICA OPERATIVA IN ITALIA – LO SCORSO ANNO IL COSIDDETTO ''FINTECH'' HA RACCOLTO QUASI 15 MILIARDI 

 

Sandra Riccio per la Stampa

 

Piccoli prestiti, pagamenti via app, trasferimento veloce di denaro e adesso anche gli investimenti in conti deposito. I colossi della rete, da Amazon ad Alibaba fino a PayPal, Google e Facebook, si stanno facendo largo nel mondo delle banche e della finanza. E' il FinTech che avanza, la rivoluzione tecnologica applicata al settore dei nostri soldi e degli investimenti.

fintech2

 

Negli ultimi anni ha visto un' importante accelerazione ma la vera spinta potrebbe arrivare nel 2018 con le nuove normative (MiFID II, Psd) che «apriranno» le porte delle banche ai nuovi conquistatori. Il timore che possano erodere fette di business ai «vecchi» operatori è grande. Secondo le stime di Bankitalia, tra 10 anni il 60% dei profitti che le banche ottengono dalle attività al dettaglio potrebbe essere sparito.

 

Tutti i segmenti sono sotto attacco. Qualche settimana fa PayPal, la piattaforma di pagamenti online (200 milioni di utenti nel mondo), ha acquisito una quota in Raisin, start-up berlinese che gestisce un sito di conti deposito di tutta Europa (Weltsparen.de). È il primo passo dei grandi big della Silicon Valley nel mondo degli investimenti per piccoli risparmiatori. Basta uno smartphone e la scannerizzazione di un documento e il conto è subito aperto e pronto a pagare gli interessi sui risparmi appena depositati.

 

fintech1

Anche i prestiti sono nel mirino. Nel 2011 Amazon, il colosso di vendite online (300 milioni di utenti) ha aperto un canale di crediti ai suoi rivenditori più fedeli con il suo Amazon Lending. Per ora il servizio è disponibile solo in Usa, Regno Unito e Giappone. I numeri sono impressionanti: a giugno i finanziamenti erogati erano arrivati a 3 miliardi di dollari, concessi a 20mila piccoli imprenditori. Sui piani futuri di questo nuovo modo di concedere credito Amazon non si esprime. L' ipotesi è che presto possa estendere la proposta anche ad altri Paesi, anche in Europa.

 

ALIBABA 1

Anche Facebook si è mossa e oggi consente ai suoi utenti Usa di effettuare pagamenti verso i soggetti inclusi nei propri contatti. In più sta perfezionando l' attività di piccoli prestiti e ha chiesto e ottenuto la licenza bancaria in Irlanda che potrà utilizzare anche negli altri Paesi europei.

 

Intanto un piede in Italia lo ha messo Alibaba. Il gigante cinese delle vendite online ha lanciato il suo AliPay, un servizio di pagamento veloce via app che è destinato principalmente ai commercianti e turisti cinesi in visita in Italia. Per offrire questo servizio, Alibaba ha stretto, in aprile, un accordo con Unicredit. Alipay conta su 450 milioni di utenti in Cina. Alibaba offre, inoltre, servizi di pagamento attraverso la sua controllata Ant Financial cui fa capo un fondo monetario con attivo superiore a 160 miliardi di dollari.

 

La Cina è il bacino che promette di crescere più in fretta. Secondo gli analisti di Moneyfarm, l' Asia si definirà come il grande hub del FinTech mondiale. «Spesso quando si parla di FinTech si è portati a pensare ai mercati maturi come Usa ed Europa, ma oggi la frontiera è in Asia». Nel 2017 ha raccolto investimenti per 14,8 miliardi di dollari secondo PwC contro gli 8,3 del Nord America e i 2,4 del Regno Unito.

PAYPAL

 

«Il FinTech è una sfida nuova per tutto il mondo delle banche e della finanza che dovrà avere il coraggio di innovare di più e di guidare il nuovo corso - afferma Paolo Gianturco, Senior Partner di Deloitte, responsabile FinTech -. I big di Internet hanno un grande vantaggio tecnologico e un' enorme bacino di utenti pronti ad abbracciare ogni novità proposta. Non bisogna però dimenticare che anche le banche possono contare su specificità che sono una risorsa da enfatizzare e difficilmente attaccabile».

 

Per esempio, la capacità di relazione con la clientela o di gestione della complessa regolamentazione. «Non c' è solo la minaccia. Dal FinTech potranno nascere nuovi filoni di business per le banche».

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…