Gianluca Di Feo per L'Espresso (in edicola domani)
Eurofighter Typhoonjpg_Tagli alla Difesa italiana? Non pervenuti. Anzi, quest'anno i fondi per l'acquisto di armamenti aumentano in modo clamoroso rispetto al 2012: complessivamente saranno 5,5 miliardi di euro, grazie al contributo del ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione 2.182 milioni per comprare sistemi militari. Lo rivela un'inchiesta sul numero de "l'Espresso" in edicola domani.
CACCIABOMBARDIERI F-35Gran parte di questi soldi servono per finanziare l'acquisto dei caccia europei Eurofighter. Mentre si discute dei costi del Lockheed F-35 - stimati in 12 miliardi di euro - si scopre che il preventivo per gli Eurofighter italiani ha superato ogni record: il documento ufficiale indica in 21,1 miliardi di euro la spesa per questi aerei.
Non solo: il prezzo risulta aumentato di ben 3 miliardi rispetto alla previsione formulata lo scorso anno, che si fermava a 18,1 miliardi. Nel corso del 2013 soltanto per comprare gli Eurofighter il ministero Sviluppo Economico spenderà 1182 milioni di euro.
MARIO MAUROTutto il budget per le forze armate è cresciuto nel 2013. Esclusi i carabinieri, ci saranno 14,4 miliardi di euro contro i 13,6 miliardi del 2012 - quando la spending review si è abbattuta sui conti - e i 14,3 miliardi del 2011, ossia prima che la crisi si abbattesse sulla vita degli italiani. Il problema è che i due terzi dei soldi servono per gli stipendi. Oltre 9.600 milioni di euro per 177 mila militari, inclusi 22 mila ufficiali, 54 mila marescialli, 16 mila sergenti e solo 49 mila tra soldati, marinai e avieri.
Flavio ZanonatoGrazie al documento di pianificazione triennale del ministero della Difesa è possibile avere cifre chiare sul costo di tutti i sistemi militari e sui contributi del ministero dello Sviluppo Economico.
Oltre all'Eurofighter, il dicastero di Flavio Zanonato si accollerà le fregate Fremm (5,6 miliardi per le prime sei); i blindati da combattimento Freccia (1,5 miliardi per 249 veicoli); i jet d'addestramento Aermacchi M-346 (220 milioni per la prima trance); i gadger elettronici per il "Soldato futuro" (800 milioni); gli elicotteri NH-90 di Esercito e Marina (3.895 milioni) e gli Agusta AW-101 dell'Aeronautica (740 milioni).
Ancora più frammentato il finanziamento dei nuovi satelliti spia Cosmo SkyMed. La Difesa ci mette 229 milioni, altri 500 circa li tirano fuori il ministero dell'Università e Ricerca e l'Agenzia Spaziale. Il solito Sviluppo Economico contribuisce ai 300 milioni dei satelliti Sicral per le comunicazioni. Per le nostre sentinelle orbitanti i generali prevedono di spendere circa mezzo miliardo in tre anni, inclusi 170 milioni per lo 007 delle stelle Opsat 3000 acquistato in Israele: risorse superiori a quelle per equipaggiare l'Esercito.
E non sono gli unici stanziamenti a favore dell'intelligence militare. Una fetta consistente dei 1.200 milioni che si sborseranno per i "sistemi C4" servirà per aerei radar e droni: 580 milioni per acquisire due fantascientifici jet Gulfstream Caew prodotti in Israele, vere centrali di spionaggio volanti. Altri 211 milioni sono il contributo italiano per la discussa squadriglia di velivoli-robot Global Hawk voluta dalla Nato.