SPREAD CHE BOTTA! IL MANCATO INTERVENTO DI DRAGHI LO FA SCHIZZARE A 510 (66 PUNTI IN UN POMERIGGIO): TUTTO COME PRIMA - SCHIANTATE LE BORSE: MILANO -4,6%, MADRID -5,2%, FRANCOFORTE -2,2% - I TITOLI BANCARI PERDONO OLTRE L’8% - MONTI: “VALUTEREMO SE CHIEDERE AIUTO ANTI-SPREAD. NON SO SE LO FAREMO, DIPENDE DALL’INTERESSE DELL’ITALIA” - MEDIOBANCA FORSE ANTICIPA IL CDA A CAUSA DELL'INCHIESTA SU NAGEL - ENEL, CALA L’UTILE, CRESCONO I RICAVI…

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1 - BORSA, SPREAD CHIUDE A 510: IN UN POMERIGGIO 66 PUNTI IN PIÙ
(LaPresse) - Dalle 14.30 alle 18 lo spread Btp-Bund ha guadagnato più di 60 punti. Un vero record causato dalle parole di Mario Draghi che ha rinviato gli acquisti della Bce proprio per bloccare le speculazioni sui titoli di stato. La tempesta perfetta ha portato il differenziale tra titoli di stato decennali Italia e tedeschi a quota 510 dal minimo di giornata di 433, e da un'apertura a quota 456. Il contemporaneo calo del tasso del Bund, sceso del 10,31% a quota 122,7 punti base limita i danni sul tasso reale dei nostri Btp che stasera sul mercato secondario è del 6,32%. Ancora peggio per i Bonos spagnoli schizzati a 593 punti base con un tasso reale del 7,15%, oltre la soglia di rischio massima.

IL QUARTETTO SPREAD - RAJOY MONTI HOLLANDE MERKELIL QUARTETTO SPREAD - RAJOY MONTI HOLLANDE MERKEL

2 - LA TEMPESTA DRAGHI ABBATTE I LISTINI: MILANO BRUCIA 14 MLD
(LaPresse) - E' impressionante vedere il grafico dell'odierna giornata di Borsa: le parole di Mario Draghi danno il via ad un'autentica caduta libera dell'indice Mib che ha perso in pochi istanti 800 punti senza più riprendersi e lasciando sul campo a fine giornata 1000 punti. Alla fine i numeri sono impietosi: Mib -4,64%, all-share -4,20% per Piazza Affari.

Si salvano appena due titoli del Mib che chiudono sopra la parità (Ferragamo e Tenaris), tutti gli altri naufragano. Colpiti soprattutto i titoli bancari Popolare di Milano -9,69% a 0,332 euro, Mediobanca -9,36% a 2,556 euro, Ubi Banca -9,22% a 2,146 euro, Monte dei Paschi -8,01% a 0,168 euro, Banco Popolare -8,83% a 0,873 euro, Intesa Sanpaolo -9,63% a 0,938 euro, Unicredit -7,34% a 2,574 euro. Proprio queste ultime due presenteranno domani i loro dati semestrali, e l'attesa cresce.

weidmann draghiweidmann draghi

Dalla tempesta 'Draghi', che a livello capitalizzazione è costata 14 miliardi, non si salva Telecom Italia (-6,69% a 0,634 euro) nonostante i buoni risultati presentati oggi. Idem Generali (-6,43% a 9,61 euro) che ha chiuso il primo semestre del 2012 con utile netto pari a 842 milioni di euro, in rialzo del 4,5% rispetto agli 806 milioni dello stesso periodo dello scorso anno e con una forte progressione nel secondo trimestre (+44,5%). Male Fiat (-5,84% a 3,772 euro) dopo le parole di Marchionne sugli impianti italiani.

MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI

Non va meglio in Europa con tutte le principali piazze in rosso: Londra -0,88%,Francoforte -2,20%, Zurigo -3%, Parigi -2,68% e Amsterdam a -1,68%. Peggio di Milano fa solo Madrid a -5,16%.

3 - MONTI:PAROLE DRAGHI RAPPRESENTANO POSIZIONE BCE,PESO RAFFORZATO
(LaPresse) - "Non vedo passi indietro da parte di Draghi, rispetto a quanto detto a Londra. Vedo continuità e in più vedo che si tratta di parole arrivate dopo un consiglio direttivo della Bce. Non è più solo una pur autorevolissima opinione personale e quindi ne aumenta il peso". Lo ha detto il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa a Madrid al termine dell'incontro col capo del governo spagnolo Mariano Rajoy.

mario DRAGHI E MONTImario DRAGHI E MONTI

4 - MONTI: CI RISERVIAMO DI VALUTARE SE CHIEDERE AIUTO PER SPREAD
(LaPresse) - "Ci riserviamo di valutare" se chiedere "aiuti per evitare spread eccessivi". Lo ha detto il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa a Madrid al termine del vertice col capo del governo spagnolo Mariano Rajoy. "In questo momento - ha aggiunto - non credo che sia necessario, vogliamo prima guardare la struttura di questo tipo di strumento".

5 - MONTI: NON SO SE RICHIEDEREMO AIUTO UE, FAREMO INTERESSE ITALIA
(LaPresse) - "Non so se il governo chiederà l'attivazione dello strumento dell'Efsf. Di una sola cosa sono sicuro: il governo farà rigorosamente ciò che richiede l'interesse dell'Italia, che è ciò che l'Ue ci chiede". Lo ha detto il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa a Madrid al termine dell'incontro col capo del governo spagnolo Mariano Rajoy. Monti ha comunque precisato che "non c'è nessuna intenzione di farlo in questo momento".

ALBERTO NAGELALBERTO NAGEL

6 - MEDIOBANCA: 20 SETTEMBRE PRIMO CDA, NON ESCLUSA UNA RIUNIONE PRIMA
Radiocor - La prima riunione del consiglio di amministrazione di Mediobanca in vista e' in calendario il 20 settembre ma non e' escluso che l'organo sociale si possa riunire prima. Il 20 settembre il cda si riunira' per esaminare il bilancio 2011-2012 in vista dell'assemblea degli azionisti che si riunira' il 27 ottobre, visto che la tradizionale data del 28 ottobre cade di domenica.

LUIGI ORSILUIGI ORSI

Ma, secondo fonti del consiglio consultate da Radiocor, non e' escluso che il cda possa essere chiamato in piazzetta Cuccia nei primi 10 giorni di settembre per un'informativa sull'indagine che riguarda l'ad, Alberto Nagel, dopo che il manager e' stato interrogato ieri dal Pm Luigi Orsi su un presunto accordo segreto con i Ligresti. L'idea di una convocazione per un'informativa sta maturando in queste ore e la convocazione potra' arrivare a meta' agosto. Il patto di sindacato, presieduto da Angelo Caso', si incontrera' in occasione della presentazione dei dati di bilancio da parte del management, presumibilment e in concomitanza con il cda, e, al momento, non sono in vista altri appuntamenti.

7 - GENERALI: UTILE SEMESTRE 842 MLN, DA GRECO NUOVO PIANO
Marcella Merlo per l'ANSA - Mario Greco si prepara a rivoltare Generali con un nuovo piano strategico capace di ridare valore alla compagnia e agli azionisti. Il 7 novembre, in occasione dei conti del terzo trimestre, il group Ceo del Leone indicherà la data del nuovo business plan, che definirà tra l'altro la politica dei dividendi ed eventuali dismissioni. Nel frattempo non è in programma un aumento di capitale, né ci sono novità sul fronte della joint venture con Ppf nell'Est Europa, come hanno ribadito i vertici della compagnia nel corso della conference call sul semestre, archiviato con un utile netto in crescita a 842 milioni (+4,5% rispetto allo stesso periodo 2011) e un risultato operativo stabile a 2,34 miliardi.

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"Ho individuato tre azioni-chiave da fare subito. Primo, partirò con una revisione delle performance finanziarie e operative del gruppo, confrontandole con le migliori in ciascun settore di attività. Secondo, avvierò una attenta revisione del gruppo e del suo portafoglio di attività. Terzo, esaminerò l'attuale struttura organizzativa, i processi decisionali, i sistemi di governance interna e le competenze e gli obiettivi dei manager, mettendo tutto a confronto con i migliori gruppi assicurativi", ha indicato Greco al debutto con gli analisti ribadendo di voler restituire a Trieste la leadership tra i big assicurativi europei.

"Il 9 novembre, quando presenterò i conti del terzo trimestre, illustrerò la tabella di marcia per condividere i risultati della mia revisione e un'agenda di esecuzione del piano", ha aggiunto l'ex numero uno di Zurich sottolineando: "Il mio compito è di sviluppare un chiaro piano di azione per dare valore agli azionisti e agli altri stakeholders". Del resto, ha spiegato il manager a due mesi dalla sua designazione alla guida del Leone al posto di Giovanni Perissinotto, "Quando mi ha contattato il Cda mi ha indicato che migliorare il ritorno ai soci era la priorità più importante".

Per l'intero 2012 viene confermato l'obiettivo di un utile operativo superiore ai 3,9 miliardi del 2011 con un risultato operativo del ramo vita nella parte alta della forchetta, indicata tra 2,4 e 2,8 miliardi. Dei 35,6 miliardi (+2%) di premi semestrali totali, dei quali il 73% realizzati all'estero, quelli nel vita ammontano a 23,2 miliardi (+0,4%) con un risultato operativo di 1,7 miliardi (+3,1%). Il risultato operativo nel ramo danni, dove i premi sono saliti del 5,2% a 12,4 miliardi, cala invece del 5,9% a 755 milioni, gravato da un impatto da catastrofi per 255 milioni (contro 33 milioni della prima metà dell'anno scorso), di cui 155 milioni per il terremoto in Emilia. Quanto all'alleanza con Ppf, il cui risultato operativo nei sei mesi è stato di circa 250 milioni, "Non ci sono cambiamenti rispetto alla posizione che abbiamo annunciato il 28 marzo scorso", ha indicato il direttore finanziario Raffaele Agrusti parlando dell'esercizio della put sul 49% della joint venture in mano al socio ceco Kellner a luglio 2014.

FULVIO CONTIFULVIO CONTI

8 - ENEL: -28,6% RISULTATO NETTO SEMESTRE, PESA ROBIN HOOD TAX
(ANSA) - Enel chiude i conti del primo semestre 2012 con un risultato netto del gruppo a 1.821 milioni, in calo del 28,6% rispetto allo stesso periodo del 2011, ed un utile netto ordinario del gruppo a 1.640 milioni, -28,9%. Una flessione che risente dell'applicazione sui conti, rileva la società, "delle modifiche introdotte in Italia nel secondo semestre 2011 alla cosiddetta Robin Hood Tax". In aumento i ricavi, +6% a 40.692 milioni, in calo del 7,2% l'Ebitda a 8.282 milioni.

9 - LIMONI: I PROFUMI SONO SALVI, L'OK DI CUNEO SBLOCCA L'OPERAZIONE
Radiocor - Il salvataggio di Limoni e' cosa fatta e la catena di profumerie si appresta a passare nelle mani della coppia di private equity Orlando-Bridgepoint. Negli ultimi giorni, secondo quanto risulta a Radiocor, e' stato raggiunto il consenso della totalita' dei creditori alla ristrutturazione, sulla base dell'art.67 della legge fallimentare, proposta dai due fondi che mette al sicuro l'azienda gravata da debiti per circa 400 milioni.

Il closing e' atteso completarsi domani. Bridgepoint, attuale azionista unico di Limoni, e Orlando si divideranno pariteticamente il controllo della societa' e si sono impegnati a un'iniezione di mezzi freschi per 40 milioni mentre sono stati riscadenziati al 2017 crediti per circa 120 milioni. Il resto del debito Limoni sara' convertito in strumenti finanziari liquidabili a favore dei creditori al momento del disinvestimento dei due private equity. La ristrutturazione, per la quale era necessario l'ok dal 100% dei creditori, si era incagliata sui dubbi espressi da Mediterranean Mezzanine, fondo di mezzanino guidato da Gianfilippo Cuneo, che in extremis ha dato il suo assenso.

 

 

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