TERREMOTO MONDADORI – CONTI IN ROSSO E MARINA BERLUSCONI FA MARCIA INDIETRO: FUORI CAVALLERO E RIPESCAGGIO DI GIAN ARTURO FERRARI, L’UOMO DI “GOMORRA” E DAN BROWN, DA LEI PENSIONATO – SE LA CRISI DEI LIBRI CONTINUA, FUSIONE PER RIZZOLI LIBRI-MONDADORI?

Torna quindi in un ruolo chiave il manager che lasciò Segrate prima della crisi per andare a dirigere il Centro per il libro e la lettura. L’altro uomo forte è Enrico Selva Coddè, nominato amministratore delegato dell’area trade, un lungo passato nel mondo dell’editoria…

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Stefania Parmeggiani per “la Repubblica”

 

marina mondadori marina mondadori

Restaurazione. Il futuro della Mondadori è nel suo passato, almeno per ora. Così ha deciso il gruppo di Segrate definendo ieri l’assetto di vertice di Mondadori Libri, la società che dal primo gennaio gestisce tutti i marchi nei settori trade, arte e scolastica, compreso il “pezzo” più pregiato, Einaudi.

 

Ricky Cavallero Saluto della Mondadori Ricky Cavallero Saluto della Mondadori

I consiglieri della newco hanno nominato Ernesto Mauri presidente e Gian Arturo Ferrari vicepresidente. Torna quindi in un ruolo chiave l’uomo che dagli anni Novanta guidò la Mondadori da padre padrone, l’uomo di Dan Brown e di Gomorra, dei grandi successi editoriali e commerciali, il manager che lasciò Segrate prima della crisi per andare a dirigere il Centro per il libro e la lettura. L’altro uomo forte è Enrico Selva Coddè, nominato amministratore delegato dell’area trade.

 

OSCAR NIEMEYER - SEDE DELLA MONDADORI A SEGRATE OSCAR NIEMEYER - SEDE DELLA MONDADORI A SEGRATE

Va a occupare il posto che fino a ieri era ricoperto da Riccardo Cavallero, anche se con una qualifica diversa: direttore generale. Cavallero nei prossimi giorni dovrebbe lasciare Mondadori. Anche se nel comunicato ufficiale dell’azienda nessuna parola viene spesa su di lui, le voci interne confermano la separazione. D’altra parte Selva già ieri sera sul sito del gruppo compariva con il nuovo profilo mentre quello di Cavallero era “not found”. Classe 1961, laureato in ingegneria e in filosofia, ha un lungo passato nel mondo dell’editoria.

EX MONDADORIANI FERRARI EX MONDADORIANI FERRARI

 

Dentro Einaudi, dove ha ricoperto i ruoli di direttore generale e amministratore delegato e come direttore delle risorse umane e organizzazione del gruppo Mondadori. Presidente della Fieg e di categoria per i grandi periodici, un passato anche in Rizzoli, ha ora il compito di traghettare, insieme alla nuova squadra, la Mondadori verso il futuro. Accanto a lui, come ad dell’area educational viene confermato Antonio Porro, formatosi nella Mondadori dei primi anni ’90 come responsabile dei progetti di sviluppo, transitato per Telecom Italia e tornato nel gruppo sei anni fa.

mondadori jpeg mondadori jpeg

 

«Questo assetto ci consente di avere una struttura più funzionale, in un’ottica di potenziale sviluppo di un business per noi assolutamente strategico, dato che vantiamo una posizione di leadership di mercato, nel trade con una quota del 26% e nella scolastica del 13%», ha sottolineato Mauri, amministratore delegato del gruppo Mondadori. Le parole che usa sono molto simili a quelle che il consiglio di amministrazione di Mondadori usò alla fine del 2014 per annunciare la separazione dei libri dai periodici.

 

RICCARDO CAVALLERO - MONDADORI RICCARDO CAVALLERO - MONDADORI

Anche in quel caso si parlava di sviluppo, ma aggiungendo un tassello che fece sussultare gli analisti delle grandi banche d’affari: «Il potenziale conseguimento, in un’ottica di sviluppo, di opportunità di partnership e aggregazioni industriali volte allo sfruttamento di economie di scala e di scopo». Fusioni, quindi, destinate ad aprire il Risiko dell’editoria in Italia. Che cosa accadrà e presto per dirlo. I diretti interessati non si sbilanciano, ma è evidente che alla base del divorzio con Cavallero ci sono divergenze strategiche.

bag05 mondadori confalonieri bag05 mondadori confalonieri

 

Gian Arturo Ferrari mette in chiaro il suo ruolo: «Non vado a fare il capo di tutti i libri. Quello è il ruolo di Enrico Selva, che ha una passione viscerale per questo lavoro. Con lui ho già lavorato a lungo in passato e so già che migliorerà i risultati e preserverà l’identità dei marchi. Io sarò il suo consigliere per quanto riguarda la parte editoriale e lavoreremo insieme». Si dice «felice» del ritorno al passato, «anche perché sono entrato in Mondadori all’inizio degli anni Settanta, quando Arnoldo era ancora vivo».

 

ENRICO SELVA CODDE ENRICO SELVA CODDE

Perché la Mondadori ha fatto questa scelta? «Non lo so, dovete chiederlo a loro. Io so che la Mondadori rimane di gran lunga il primo editore italiano, con una leadership incontrastata ». Dal punto di vista economico il gruppo è già in salute: dopo sette trimestri consecutivi in rosso, il gruppo è tornato all’utile nel terzo trimestre 2014. Merito di una dieta drastica, una cura da cavallo per chi è abituato a fare quadrare i conti e che ha portato anche alla liquidazione della quota di partecipazione nella spagnola Mondadori Random House, oggi interamente controllata dal gruppo tedesco Bertelsmann.

GIANARTURO FERRARI GIANNI LETTA - copyright Pizzi GIANARTURO FERRARI GIANNI LETTA - copyright Pizzi

 

Ora, con la separazione dei libri dai periodici, si è aperta una nuova stagione. Secondo Ferrari servirà «un’identità specifica ai marchi perché adesso si fa un po’ fatica a capire cosa fa davvero Mondadori». Non vuole parlare di rivincita: «Io non ho mai perso, non ho vendette da prendermi. Ho l’onore di essere andato via con risultati economici mai più raggiunti. È vero che non c’era la crisi, ma nel 2009 avevamo risultati eccellenti ». Nel frattempo però il mondo dell’editoria è cambiato: i grandi gruppi, in America come in Europa, per arginare le perdite e vincere la scommessa con il digitale, hanno intrapreso la strada delle alleanze e delle fusioni.

GIAN ARTURO FERRARI STEFANO ECO GIAN ARTURO FERRARI STEFANO ECO

 

Mondadori potrebbe fare altrettanto, potrebbe sposarsi con Rcs: un matrimonio nel settore trade gli permetterebbe di controllare una quota del 40% del mercato, ma anche una semplice aggregazione dei marchi scolastici potrebbero portare dei benefici. Nei prossimi mesi si saprà se c’è veramente questo nelle intenzioni del gruppo di Segrate, ma il cambio ai vertici fa venire più di un sospetto.

GIAN ARTURO FERRARI GIAN ARTURO FERRARI

 

Anche per il profilo delle persone coinvolte: Porro in Mondadori ha ricoperto il ruolo di responsabile mergers & acquisitions, fusioni e acquisizioni. Gli altri sono uomini chiave dell’editoria italiana, per storia professionale e per frequentazioni non ostili ad Rcs. Che del resto si sta avvicinando a un appuntamento importante della sua storia: il rinnovo del consiglio di amministrazione in aprile.

GIANARTURO FERRARI ATTILIO GIORDANO - copyright Pizzi GIANARTURO FERRARI ATTILIO GIORDANO - copyright Pizzi

 

 

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