giuseppe castagna pier francesco saviotti

LA TERZA BANCA D'ITALIA, BANCO-BPM, NASCE CON UN BARATTO POLITICO: LA BCE VINCE SULLE SOFFERENZE E SULL'AUMENTO DI CAPITALE MA CHIUDE UN OCCHIO SULLE POLTRONE CHE SERVONO A BLANDIRE LA SETE DI POTERE LOCALE E LE RICHESTE DELLE COOP - MOODY'S APPROVA: FUSIONE POSITIVA, ANCHE PER IL SISTEMA-ITALIA

giuseppe castagnagiuseppe castagna

1. BPM-BANCO: MOODY'S,POSITIVA FUSIONE,ANCHE PER SISTEMA ITALIA

 (ANSA) - La fusione fra Bpm e Banco Popolare e' ''positiva per le due banche e per il sistema bancario italiano''. Lo afferma l'agenzia Moody's, sottolineando che le due banche insieme saranno in grado di ''navigare un contesto competitivo. Nel lungo termine, la fusione dovrebbe portare a risparmi nei costi e a una maggiore diversificazione dei ricavi''.

 

Il gruppo piu' grande che nasce dalla fusione dovrebbe ''offrire una piu' ampia gamma di prodotti in un modo piu' efficiente'', mette in evidenza Moody's, precisando che la fusione migliorera' la governance. ''Restano comunque dei rischi a breve termine'' che, al di la' dell'approvazione delle autorita' e degli azionisti, includono le sfide sull'integrazione tecnologica, le trattative con i sindacati e la scelta di un management in grado di rappresentare gli azionisti e l'eredita' delle due banche.

GIUSEPPE CASTAGNA GIUSEPPE CASTAGNA

 

 

2. BANCO-BPM, CURA DA 10 MILIARDI - MAXI -CESSIONE DELLE SOFFERENZE E IN APRILE LA NUOVA STRUTTURA. MA LA BCE STRINGERÀ LA CINGHIA A TUTTI

Massimo Restelli per “il Giornale

 

La struttura industriale della terza banca del Paese, che nascerà entro dicembre dalla fusione tra Banco Popolare (54%) e Popolare Milano (46%), sarà pronta in aprile. La direzione è tuttavia tracciata: maxi-rottamazione dei crediti deteriorati per dieci miliardi entro il 2019 e nessun licenziamento, pur ampliando il piano di uscite con il fondo esuberi. La road map è stata dettata ieri dagli ad Pier Francesco Saviotti e Giuseppe Castagna, mentre i titoli ballavano in Piazza Affari per poi chiudere in profondo rosso: -4,8% il Banco, che lancia un aumento da un miliardo; -5,3% Bipiemme.

 

La selva delle controllate sarà «valorizzata», ha detto Castagna, che guiderà il nuovo gruppo. In pratica saranno disboscate, premiando il marchio più forte per tipologia di business. Un po' come avviene per l' insegna Bpm, sotto cui finiscono gli sportelli lombardi del Banco. Ogni incasso andrà ad aggiungersi alla ricapitalizzazione di Verona, già garantita, ma il cui mix è da costruire, ha detto Saviotti definendo «eccessivo» il diktat della Vigilanza: «ragionevolmente» ci saranno un collocamento privato alle fondazioni CariVerona e CariLucca sia un convertibile. A breve sarà creata una task force per definire tutto l' impianto e sottoporlo a Francoforte per la benedizione definitiva.

 

SAVIOTTISAVIOTTI

È una fusione «solida», con una «missione chiara» e «brillante per tutti», ha assicurato Castagna: il nuovo gruppo ha una copertura delle sofferenze pari al 57,2% e al 43,8% sul totale deteriorati», destinata poi a salire al 62,1% e al 48,5% per allinearsi ai big. La capitalizzazione proforma è 6,5 miliardi, a fronte di 2.467 sportelli e 113 miliardi di impieghi. Intuitivo il razionale: Bpm aiuta il Banco a smaltire le sofferenze e in cambio ottiene quasi tutte le deleghe per Castagna; Saviotti, che si era già detto pronto al passo indietro, guiderà il comitato esecutivo.

 

«Siamo stati i paladini della riforma» delle popolari, ha aggiunto l' ad in pectore del nuovo gruppo interrogato sulla spallata assestata da Matteo Renzi per ottenere la fusione. Un settimana fa l' asse Milano-Verona appariva infatti franato e Bpm tornare nell' orbita di Andrea Bonomi.

 

saviottisaviotti

Elementare il baratto politico: la Bce vince sulle sofferenze ma chiude provvisoriamente un occhio sulle poltrone utili a blandire i campanili delle coop (per il primo mandato il cda sarà a 19 posti, poi 15). Sotto alla holding sopravvive, sempre per 3 anni, una Bpm spa. Dato che l' Europa concede una sola licenza, si aggira il problema sfruttando la controllata Popolare Mantova (62,6%). Un trucchetto all' italiana, che non appare però facile nelle sue tecnicalità: Mantova - da bilancio 2014 - è partecipata da Omniaholding, famiglia Zanetti e Corneliani.

 

È scontato che la Bce estenderà il nitore imposto al «bancone» a tutto il sistema. L' assetto federale - anche Ubi ha da mesi aperto il cantiere della «banca unica», ha quindi le ore contate.

 

LA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANOLA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANO

Il prossimo passaggio in Piazza Meda è il rinnovo del Cds: i dipendenti-soci preparano la lista unitaria: il candidato presidente sarà il leader dei soci esterni Piero Lonardi, così da essere certi del cappotto, o Carlo Frascarolo (CariAlessandria).

 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...