IL VATICANO SOSPENDE LA CONSULENZA CON LA SOCIETA' “PWC” (VOLUTO DAL CARDINALE PELL), PER LA REVISIONE DEI CONTI - LA SEGRETERIA DI STATO VUOLE VEDERCI CHIARO - IL CONTRATTO E’ TRIENNALE E PESA 3 MILIONI $

Era però da tempo che il contratto era in effetto perché l'annuncio ufficiale di Pwc come revisore esterno del bilancio finanziario consolidato è del 5 dicembre 2015: è dunque da 4 mesi e spiccioli che l' accordo sta producendo i suoi effetti (anche se Pwc ha mosso i suoi primi passi nel febbraio scorso)… -

Condividi questo articolo


Antonino D'Anna per “Italia Oggi”

 

Fermi tutti, la Segreteria di Stato ci vuole vedere chiaro. Il contratto triennale da 3 milioni di dollari (2.652.168 euro, circa 5,2 miliardi delle vecchie lire) che la Segreteria per l'economia, il ministero delle finanze del Papa, guidato dal cardinale australiano George Pell aveva concluso con la società di revisione Price Waterhouse Coopers (Pwc), adesso è da rivedere.

GEORGE PELL GEORGE PELL

 

Per carità, la Santa Sede si è affrettata il 26 aprile a chiarire che non si tratta di addebiti sull' operato di Pwc, o valutazioni sulla «integrità o la qualità del lavoro avviato dalla Pwc, tanto meno alla volontà di uno o più enti della Santa Sede di bloccare le riforme in corso», come spiegato con una nota ufficiale. Ma: «Sono emersi elementi che riguardano il significato e la portata di alcune clausole del contratto e le sue modalità di esecuzione. Tali elementi verranno sottoposti ai necessari approfondimenti».

Pietro Parolin Pietro Parolin

 

Insomma, pare di capire che forse questo contratto potrebbe aver suscitato dei dubbi ai piani alti. E quindi la Segreteria di Stato, nella persona del cardinale Pietro Parolin, numero due del Papato, ha deciso di sospenderlo e vederci chiaro. Era però da tempo che il contratto era in effetto, par di capire: eggià, perché l'annuncio ufficiale di Pwc come revisore esterno del bilancio finanziario consolidato è del 5 dicembre 2015: è dunque da 4 mesi e spiccioli che l' accordo sta producendo i suoi effetti (anche se Pwc ha mosso i suoi primi passi nel febbraio scorso).

 

E la Segreteria di Stato arriva adesso. Quando, come spiega Vatican Insider, Pell avrebbe sostanzialmente «scippato» il potere di firma del contratto al Consiglio per l'economia guidato dal cardinale tedesco Reinhard Marx. Oltre a non aver informato alcuni membri dello stesso Consiglio. Insomma, Pell non avrebbe avuto il potere di stipulare.

 

PWC PWC

La nascita della Segreteria guidata dal cardinale australiano, in Vaticano, aveva sollevato perplessità in chi, nei Sacri Palazzi, aveva parlato di una «limitazione» dei poteri della Segreteria di Stato in tema di autonomia finanziaria (in realtà il dicastero di Pell deve collaborare per statuto con la Segreteria di Stato).

 

Una deminutio che può aver portato ad una riflessione in Vaticano fino al punto di vederci chiaro sul contratto stipulato da Pell, peraltro già chiacchierato su alcune scelte economiche dal volume Avarizia di Emiliano Fittipaldi. Oggi però c' è chi sottolinea che questo potrebbe essere un altro passo verso il pensionamento del cardinale a giugno, quando compirà 75 anni.

EMILIANO FITTIPALDI AVARIZIA EMILIANO FITTIPALDI AVARIZIA

 

Implicherà quindi, nei prossimi tempi, la scelta di un nuovo Segretario che dovrà gestire le finanze papali. Nomi? Ancora è presto: Pell è azzoppato, ma è pur sempre un uomo scelto sulla base della fiducia personale del Papa, che lo ha espressamente voluto alla guida della Segreteria. Bisogna vedere però se il peso degli abusi sessuali su cui in Australia un' apposita Royal Commission sta indagando (Pell è stato sentito, ma non è indagato), l' età e qualche dubbio sul contratto con Pwc finiranno per pesare sul suo pensionamento.

 

E con lui, dei pelliani entrati nelle istituzioni economiche papali a cominciare dall' Istituto per le Opere di Religione (Ior). Tuttavia, a Roma si iniziano ad ipotizzare tre figure di prelati per la successione: un americano, nel caso in cui il Papa volesse riallacciare i rapporti con il mondo cattolico yankee (primo per offerte alla Chiesa Cattolica e che è stato un po' scottato dalle prese di posizione un po' populiste di questo Papa); un tedesco/europeo, in grado di garantire adeguata efficienza e precisione; o un sudamericano di diretta fiducia di Jorge Mario Bergoglio. Questione di tempo e vedremo quali scelte matureranno all' ombra del Cupolone.

 

 

PAPA BERGOGLIO SULL AEREO PAPALE PAPA BERGOGLIO SULL AEREO PAPALE

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...