bernabe galateri

VIVENDI SCHIERA GALATERI E BERNABÈ PER RIPRENDERE IL CONTROLLO DEL CDA DI TIM - IL GRUPPO CHIEDE LA SOSTITUZIONE DI CINQUE CONSIGLIERI, TRA CUI IL PRESIDENTE FULVIO CONTI (MA NON DI GUBITOSI, PER AVER “CONGIURATO” CONTRO L’EX AD AMOS GENISH - OBIETTIVO? FERMARE LO SCORPORO DELLA RETE

Federico De Rosa per il “Corriere della Sera”

 

marco morelli gubitosi e gabriele galateri

Vivendi sceglie la stessa strategia di Elliott per cercare di riprendere il controllo del consiglio d' amministrazione di Tim. Ieri da Parigi è arrivata la richiesta ufficiale di convocazione dell' assemblea per revocare cinque consiglieri indicati dal fondo Usa e nominarne altri cinque.

 

La delibera, chiede Vivendi ai sensi dell' articolo 2367 del Codice civile, deve essere messa in votazione all' assemblea che Tim deve convocare «senza ritardi» per conferire l' incarico ai revisori dei conti. A stretto giro Tim ha fatto sapere che «svolgerà le opportune valutazioni sulla richiesta» ricordando che la delibera sull' assemblea per i revisori è all' ordine del giorno del board convocato per il 17 gennaio 2019.

 

Franco Bernabe

I cinque consiglieri di cui il gruppo di Vincent Bolloré chiede la revoca sono il presidente di Tim, Fulvio Conti, Dante Roscini, Massimo Ferrari, Alfredo Altavilla e Paola Giannotti de Ponti, colpevoli a vario titolo di aver «congiurato» contro l' ex amministratore delegato Amos Genish e più in generale contro Vivendi, e di aver violato le regole di governance. Di conseguenza il board «non è più rappresentativo degli interessi di tutti gli azionisti» scrive Vivendi nella lunga relazione che accompagna la richiesta di assemblea.

 

fulvio conti

Al loro posto la media company francese candida Gabriele Galateri di Genola, Franco Bernabè, Rob Van der Valk, Flavia Mazzarella e Francesco Vatalaro. Sia Galateri sia Bernabè sono già stati presidenti di Tim e il secondo anche vicepresidente esecutivo sotto la gestione Vivendi. Ora è presidente di Nexi. Galateri attualmente ricopre la carica di presidente delle Generali (mandato in scadenza) e se dovesse passare la revoca chiesta da Vivendi potrebbe andare a ricoprire lo stesso ruolo in Tim.

 

LUIGI GUBITOSI

Van der Valk è invece l'ex portfolio manager di Norges, il più grande fondo sovrano al mondo, mentre Mazzarella è stata vicedirettore dell' Isvap (carica per la quale è finita nelle carte dell' inchiesta su Fonsai), e attualmente è presidente di Banca Finnat e consigliere di Garofalo Health Care. Vatalaro invece insegna Telecomunicazioni all'Università di Tor Vergata, è un esperto del settore ma sulla rete sembra avere idee più vicine a quelle di Elliott: «Lo scorporo e fusione con Open Fiber - ha detto di recente a "Repubblica" - è positiva».

 

francesco starace maria patrizia grieco

Al di là delle questioni di governance, la mossa di Vivendi ha di fatto l'obiettivo di fermare l' attuale amministratore delegato, Luigi Gubitosi sullo scorporo della rete. Il manager non è nella lista dei consiglieri da revocare, ma se Vivendi dovesse tornare in maggioranza nel consiglio di Tim, è possibile che le deleghe operative passino a Bernabè.

 

In questa battaglia c' è un terzo incomodo, la Cassa depositi e prestiti, che ha il 5% di Tim e il 50% di Open Fiber (ieri il numero uno dell' Enel; Francesco Starace, che ha l' altro 50% ha detto che «Open Fiber non la venderemo mai») e nell' ottica del governo dovrebbe guidare il processo di integrazione delle reti. Come già avvenuto all' assemblea di maggio, la Cdp potrebbe diventare l' ago della bilancia nei nuovi equilibri di Tim.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…