1- BENVENUTI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO (MENSILE) DI GIANCARLO ELIA VALORI - 2- UNA TOCCANTE CERIMONIA SOTTO IL PATROCINIO DELL’OPUS DEI E DEI GREMBIULINI - 3- COMMOZIONE PER IL BACIO TRA IL “PONTEFICE” ETTORE BERNABEI E IL GRAN MAESTRO VALORI, L’UNICO MASSONE CHE VENNE CACCIATO DA LICIO GELLI PER RIVALITA’ - 3- A PARLARE DI UN LIBRO CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PAGINE, PREFAZIONE DEL GRAN MAESTRO ANTONIO MACCANICO, IL PIO BUTTIGLIONE, L’EX AMBASCIATORE ISRAELIANO A ROMA AVI PAZNER, PAOLO SAVONA, STEFANO FOLLI. TRA IL PUBBLICO, NUMEROSI UFFICIALI DELL’ARMA DEI CARABINIERI, GIANNI LETTA, MONORCHIO, BERNARDINO CAPALDO -

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  • 1- PRESENTATO IL LIBRO DI GIANCARLO ELIA VALORI
    Nella sala Angiolillo di Palazzo Wedekind, sede de "Il Tempo" di Roma, è stato presentato il libro di Giancarlo Elia Valori, con prefazione di Antonio Maccanico, "Geopolitica dell'acqua. La corsa all'oro del nuovo millennio" (Rizzoli). Ne hanno discusso con l'autore il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione, l'ex ambasciatore israeliano a Roma Avi Pazner, l'economista Paolo Savona, il giornalista Stefano Folli. Il direttore de "Il Tempo" Mario Sechi ha moderato il dibattito.

    ETTORE BERNABEI GIANCARLO ELIA VALORIETTORE BERNABEI GIANCARLO ELIA VALORI

    Tra il pubblico, numerosi ufficiali dell'Arma dei Carabinieri (i colonnelli Giuseppe Canio e Giuseppe La Gala, i generali Maurizio Mezzavilla e Stefano Orlando), Gianni Letta, l'ex Ragioniere di Stato Andrea Monorchio, l'ex direttore generale Rai e produttore Ettore Bernabei, il prefetto Giuseppe Pecoraro, il fondatore della Protezione Civile Giuseppe Zamberletti, Bernardino Capaldo.


    2- ORO BLU. BASTEREBBERO DUE PAROLE PER COMPRENDERE QUALE SARÀ L'ELEMENTO AL CENTRO DELLE CONQUISTE INTERNAZIONALI DEI PROSSIMI DECENNI.
    Fabio Perugia per "Il Tempo"

    COMANDANTE INTERREGIONALE STEFANO ORLANDO ANDREA MONORCHIO GIANNI LETTACOMANDANTE INTERREGIONALE STEFANO ORLANDO ANDREA MONORCHIO GIANNI LETTA

    Il mondo ha sempre più bisogno d'acqua. E l'acqua è un bene prezioso non accessibile a tutti. Eppure le popolazioni aumentano, i ritmi divengono sempre più galoppanti, l'urbanizzazione di massa è un fenomeno che non sembra arrestarsi. Per capire quanto l'acqua sarà protagonista delle strategie dei governi, basti pensare che oggi oltre un miliardo di persone non ha accesso a quella potabile. Nel 2030 la disponibilità sarà inferiore del 40 per cento rispetto alla richiesta.

    Come detto, basterebbero le parole «oro blu» per comprendere il valore del bene. Ma quali saranno gli scenari internazionali? Da che parte inizierà a ruotare l'economia dei Paesi emergenti? Ci pensa Giancarlo Elia Valori a disegnare scenari e fornire risposte. Dopo le sue opere sul petrolio e sulle strategie del Mediterraneo, il professore, tra i massimi esperti mondiali della situazione politica ed economica internazionale, analizza la corsa all'oro del nuovo millennio nel suo ultimo libro intitolato «Geopolitica dell'acqua» (edito da Rizzoli).

    «Sfogliando» il pensiero di Valori, il concetto di acqua viene totalmente rivoluzionato. La sua evoluzione trascina la definizione nel sistema di valori capitalistici e sulla riflessione di quanto conta sul piano sociale questo bene primario. Sopravvivenza e sviluppo si intersecano sull'argomento. Da una parte i problemi per le popolazioni che non hanno (e non ne avranno) abbastanza. Dall'altro la corsa all'approvvigionamento e lo sviluppo di un business che ha ripercussioni sulla tenuta della sicurezza degli Stati. La scarsità d'acqua, infatti, può diventare un elemento di tensione tra i governi.

    GIANCARLO ELIA VALORI EX AMBASCIATORE ISRAELIANO AVI PAZNERGIANCARLO ELIA VALORI EX AMBASCIATORE ISRAELIANO AVI PAZNER GIANCARLO ELIA VALORI MARIO SECHIGIANCARLO ELIA VALORI MARIO SECHI

    Un esempio, spiega Valori, sono i più di 260 fiumi che passano su i confini dei Paesi. I contrasti diplomatici sono dietro l'angolo, soprattutto in quei territori dove è in corsa un forte aumento demografico, e se nei prossimi dieci anni non verrà concertata una efficace regolamentazione politica volta a garantire la fornitura dell'acqua in un quadro mondiale, il domiinio dell'oro blu rischia di scatenare anche conflitti territoriali, oltre a battaglie economiche, industriali e commerciali. Del resto, come scrive a chiusura della prefazione del libro Antonio Maccanico, «ancora una volta la via di soluzione ottimale degli spinosi problemi è una sola: un salto nella transnazionalità, la conquista di un'autorità transnazionale di regolamentazione e di controllo. Non è una via facile da percorrere, ma la comunità internazionale avrebbe il dovere di tentarla».

    Tra le regioni più a rischio ci sono tutti quei Paesi che hanno una economia essenzialmente agricola e quindi con una richiesta maggiore (se non massima) di acqua. In tutta l'area del Medio Oriente la disponibilità è di 1500 metri cubi annui a persona, mentre la crescita della popolazione, scrive Valori, è in media del due per cento annuo, ovvero circa sette milioni di persone. «In questo contesto l'agricoltura drena il 90 per cento delle già scarse risorse idriche dell'area lasciando solo il 10 per cento alla popolazione per la nutrizione, l'igiene e il ricambio idrico corporeo. Sulla base dei calcoli più recenti, la media dei 1500 metri cubi per persona all'anno dovrebbero addirittura calare a 500 metri cubi per ogni abitante dell'area nel 2025».

    GIUSEPPE PECORARO GIUSEPPE ZAMBERLETTIGIUSEPPE PECORARO GIUSEPPE ZAMBERLETTI GIANNI LETTA AVI PATZNERGIANNI LETTA AVI PATZNER

    Le riserve idriche andrebbero quindi ricercate, per il Medio Oriente, nel Tigri-Eufrate, il Litani, il Giordano e il Nilo. L'approvvigionamento dell'area mediorientale sarebbe quindi sulla carta in grado di fornire acqua alla popolazione, ma peseranno gli accordi tra gli Stati e le possibili tensioni che in questi si accumuleranno.

    C'è bisogno, dunque, di una geopolitica di forte collaborazione che, se trovasse un punto di incontro su comuni esigenze, potrebbe, al contrario, raccogliere la riduzione dei conflitti postcoloniali. Potrebbero fare fronte comune anche Paesi quali India, Cina e Russia, uniti dalla forte crescita economica e demografica.

    Va tenuto sotto osservazioni anche il ruolo che l'acqua giocherà nel futuro d'Israle. Il professor Valori, del resto, ha partorito l'idea di scrivere questo libro proprio durante una chiacchierata con il presidente dello stato ebraico, Shimon Peres. Si rischia, in quelle terre, una «tensione idrica» tra Israele, Anp e Giordania, considerando anche che gli israeliani hanno un consumo molto elevato di acqua a confronto dei palestinesi ma si approvvigionano nella Cisgiordania.

    EX COSSIGA BOYS PAOLO SAVONA E RICCARDO RICCARDIEX COSSIGA BOYS PAOLO SAVONA E RICCARDO RICCARDI STEFANO FOLLI BERNARDINO CAPALDOSTEFANO FOLLI BERNARDINO CAPALDO

    Per dribblare la dipendenza dalla West Bank, Israele dovrà (in parte lo sta facendo) puntare ai fiumi, all'estrazione e alle alture del Golan virando sul Libano. Scrive Valori: «Oggi l'economia trasforma in merce tutto ciò che serve direttamene alla vita umana. E l'acqua è il bene primario di questo nuovo processo produttivo finanziario globale». La strada è segnata.

    canio giuseppe la galacanio giuseppe la gala LA SALA ANGIOLILLOLA SALA ANGIOLILLO

     

     

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