roma juventus tribuna vip totti

LA VITTORIA DELLA ROMA CONTRO IL GIBBOSO ESERCITO DI CHIELLINI È “SENSAZIONALE”: DA VENT’ANNI IN QUA, È LA PRIMA VOLTA CHE LA ROMA GIOCA, PER DI PIÙ CONTRO I “NEMICI” DA MANUALE, SENZA LA SUA SCIMMIA DIVINA SULLE SPALLE: FRANCESCO TOTTI

totti ciuccia foto mezzelani gmt05totti ciuccia foto mezzelani gmt05

Foto di Mezzelani-Gmt

Giancarlo Dotto (Rabdo Man) per Dagospia

 

L’aggettivo “epocale” si spende facile. Come il ventino al lavavetri. Fa sentire bene chi lo dice e gratifica chi lo subisce. Parola inflazionata, non si nega a niente e a nessuno un “epocale”. Eviterei “storica”, un tantino pomposa. Chiamiamola allora “impressionante”. La vittoria della Roma contro il gibboso esercito di Chiellini e compagni fa impressione. In alternativa, “sensazionale”, per l’enormità delle sensazioni che ha scatenato in uno sputo di tempo, novanta minuti.

vola la roma foto mezzelani gmt05vola la roma foto mezzelani gmt05

 

Il fatto. Da vent’anni in qua, è la prima volta che l’As Roma gioca e si mette in gioco, per di più contro i “nemici” da manuale, senza la sua scimmia divina sulle spalle. Francesco Totti. Per “scimmia” intendo, of course, lo dico per i digiuni di lessico da dipendenza, quel destino incombente che ti sta addosso e, da un lato, ti fa onnipotente, dall’altro ti debilita e ti svuota.

totti ciuccia foto mezzelani gmt03totti ciuccia foto mezzelani gmt03

 

Francesco Totti, il più grande calciatore della storia romanista, per me il più grande in assoluto, è stato per vent’anni la meravigliosa droga giallorossa. Una dipendenza assoluta, se l’amore è dipendenza, un paradiso per nulla artificiale quando il calcio è paradiso. In molti casi e negli anni più bui, i tifosi sono stati più tottisti che romanisti. Una forma di insidiosa idolatria. Il vitello d’oro ha sostituito Dio. “Il capitano”. Non va bene. La religione del tifoso non può che essere quella della maglia e dei colori. L’eroe mitologico esalta la maglia, non la sopravanza. L’impazzimento prescinde da chi la abita. 

vola la roma foto mezzelani gmt06vola la roma foto mezzelani gmt06

 

E’ stato bello vederlo esultare ieri dall’angolo più remoto della panca. Il Capitano che accetta serenamente di non essere più al centro della Roma è il più grande regalo che lui possa fare alla sua squadra e a se stesso, alla propria storia. Negli ultimi anni, non Francesco Totti, ma il suo nome, l’idolo, il significante, direbbero i linguisti, era diventato un’enorme prigione per la Roma. Per la squadra, mai libera di immaginarsi senza il suo dio, anche quando la ruggine del tempo lo ha fatto troppo umano.

 

vip  foto mezzelani gmt15vip foto mezzelani gmt15

Per i compagni vecchi e nuovi, condannati al tributo permanente, a cercarlo in campo e a omaggiarlo fuori (è davvero un caso che il leggiadro Pjanic scopra il piacere di sentirsi tale quando il nome di Totti non lo relega a ombra?). Per i dirigenti. E per gli allenatori. Torturati e spesso evirati dal non poter sentirsi liberi di scegliere (bravissimo Rudi Garcia a pilotare con garbo, intelligenza e tutti i piccoli inciampi del caso la “detottizzazione”).

 

vip  foto mezzelani gmt14vip foto mezzelani gmt14

Per la stampa. Pigramente sdraiata nella celebrazione a oltranza. Per i tifosi stessi. Viralmente e qualche volta vilmente costretti a rifugiarsi nel nome di Totti per sprezzare tutto il resto e dividere drasticamente il mondo giallorosso nel dualismo più becero, il Bene e il Male. Se il Totti calciatore è stato la meraviglia permanente della Roma, il suo nome rischiava di diventarne la decadenza.

 

Separarsi da Totti, non è facile per nessuno. A cominciare da Francesco stesso. Il lutto in certi casi precede l’evento. Succede con i fenomeni idolatrati. Vedi il caso di Roger Federer, costretto come Totti a rilanciare se stesso all’infinito, per non gettare il mondo nell’angoscia del suo non esserci più.

vip  foto mezzelani gmt16vip foto mezzelani gmt16

 

Da ieri, sarà più facile e più dolce andare incontro a quel destino che nessuno può scansare. Bisogna abbandonare le cose che ci abbandonano. Vale per tutti e vale per Totti. Farlo con una squadra così, dove i profili mitologici si sprecano, già forti o affioranti, a cominciare dai due bosniaci, il vecchio e il nuovo, questo magnifico biondo là davanti, leader totale per vocazione, l’egiziano danzante, lo spagnolo crossante, il portiere svettante e ora anche il francesino arguto di testa e di piede.

tifo roma roma foto mezzelani gmt07tifo roma roma foto mezzelani gmt07prefetto gabrielli foto mezzelani gmt04prefetto gabrielli foto mezzelani gmt04

 

E quelli storici, De Rossi su tutti, la maglia come pelle, l’inverosimile Nainggo, unico al mondo nel suo genere, il greco, il maliano e l’ivoriano. Guerrieri all’erta come Castan, De Sanctis e Iturbe. La Roma ideale per fondere e confondere a breve in un’unica stratosfera emotiva la festa e il funerale.

prefetto gabrielli foto mezzelani gmt02prefetto gabrielli foto mezzelani gmt02

 

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...