CAFONALINO DEMOCRISTO - ALLA MOSTRA SULLA BALENA BIANCA TUTTI GODONO PER L’INFORNATA DI CATTOLICI NEL GOVERNO FULL MONTI - ARRIVA RICCARDI (SANT’EGIDIO) ED È STANDING OVATION - PIERFURBY GODE COME UN RICCIO: “È FINITA LA DIASPORA” - I VECCHI RIVALI FORLANI E DE MITA AL TAGLIO DEL NASTRO - I DC DI TUTTI GLI SCHIERAMENTI TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE - ALLORA È PROPRIO VERO: MORIREMO DEMOCRISTIANI…

Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

1 - GOVERNO: RICCARDI, NUOVA AVVENTURA? FORSE E' LA VECCHIA CHE CONTINUA ACCOLTO DAGLI APPLAUSI A MOSTRA SU DEMOCRAZIA CRISTIANA...
(Adnkronos) - Il neo ministro alla Cooperazione internazionale e all'integrazione Andrea Riccardi sceglie come prima uscita pubblica nella nuova veste il Tempio di Adriano dove si e' inaugurata la mostra 'Democrazia cristiana per l'Italia unita', organizzata da Pierluigi Castagnetti. Al suo arrivo lo accolgono scroscianti applausi e risponde cosi' ai giornalisti che gli chiedono se stia cominciando una nuova avventura: "Speriamo. O forse e' la vecchia che continua" conclude il fondatore della Comunita di Sant'Egidio che proprio nel campo della cooperazione internazionale e dell'integrazione si e' fatto un nome nel mondo.

2 - GOVERNO: NEL GIORNO DEL GIURAMENTO, DC SI RITROVANO E PER CASINI 'FINE DIASPORA'...
(Adnkronos) - Al Tempio di Adriano la nascita del governo Monti si innesta sul piu' grande spettacolo dopo il big bang berlusconiano, l'inaugurazione della mostra "La Democrazia cristiana per l'Italia unita". E' storia, e' cronaca: non si capisce. Complice il giuramento di un esecutivo Monti che qui, a patto di anonimato, considerano "un monocolore Dc" o comunque nella migliore e piu' prestigiosa scia dell'impegno dei cattolici in politica.

Fatto sta che ci sono quasi tutti coloro che hanno fatto la Balena bianca, a cominciare dai due rivali, Arnaldo Forlani e Ciriaco De Mita che inforcano le forbici non per pungersi a vicenda, ma per tagliare il nastro inaugurale, auspice il leader centrista Pier Ferdinando Casini, che scorta entrambi. Il primo effetto del governo Monti? "La fine della diaspora Dc" esulta Casini e a guardare la platea nell'antico edificio non si puo' non dargli ragione. A parte Ciriaco e Arnaldo, ci sono davvero quasi tutti, al punto che qualche giovane appassionato di fantascienza sceglie una perifrasi da 'Blade runner: "Ho 'rivisto' cose che voi umani...'"

Dunque, un primo e non definitivo elenco deve registrare: con il 'padrone di casa 'Pierluigi Castagnetti (per via dell'Associazione 'I popolari' che organizza il tutto), ci sono Emilio Colombo, Nicola Mancino, Guido Bodrato, Gerardo Bianco, Beppe Pisanu, Antonello Soro, Giampaolo D'Andrea, Paolo Cirino Pomicino, Silvia Costa, Rosy Bindi, Mariapia Garavaglia, Mauro Cuturfo, Bruno Tabacci, Dario Franceschini, Giuseppe Fioroni con l'ex presidente del Senato (e sono gia' due con Mancino) Franco Marini, Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione, Savino Pezzotta, Enzo Carra.

Non puo' mancare Massimiliano Cencelli, autore dello storico vademecum sul peso di ministeri, presidenze, sottosegretariati nella spartizione dei posti di governo. Arriva, nella sua prima uscita pubblica e prima del giuramento al Quirinale ma gia' con l'abito appropriato, il ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi. A colpire e' la scenografia, oltre che il parterre: un tavolo in stile paupero-istituzionale (viene da Piazza del Gesu' ma non e' quello con fregi dorati che occuparono i numeri uno del partito), sormontata da un enorme ritratto di Alcide De Gasperi;

a lato della sala lunghi striscioni verticali in onore del Biancofiore e dietro, un busto di don Luigi Sturzo, e tutt'intorno manifesti che appartengono ormai alla memoria collettiva della guerra fredda, con il vessillo rosso del Pci che spezza il sacro Tricolore o quello commemorativo del primo anno dal referendum Monarchia-Repubblica, o il poster in onore dei primi cento anni di storia dell'Italia unita.

A seguire, le bacheche con la storia, appunto, materalizzata nei verbali delle riunioni storiche delle direzioni, compreso quello, che colpisce, con l'intervento di Benigno Zaccagnini il 17 marzo 1978 dopo il rapimento di Aldo Moro, di cui pure a pochi metri campeggia un busto severo. E poi, tante foto, fra gli altri, degli stessi Forlani e di De Mita, in bianco e nero ma che ora, dal tavolo della presidenza, spiccano in persona, dal vivo, con il brio e la disinvoltura degli anni ruggenti.

De Mita filosofeggia: "La storia non si ripete, ma noi ci rifacciamo al pensiero dei Popolari guidati da Sturzo" e' la conclusione del suo intervento. Tocca a Forlani, che fa quello che sa fare meglio, se stesso: "Con De Mita, in verita', andavamo d'accordo anche quando non andavamo d'accordo". Poi, al cronista che cerca di scucirgli un commento sulla squadra di Monti dice: "Non l'ho ancora vista".

Ma nascera' la Terza Repubblica? "Vedremo". Piu' sbilanciato qualche vecchio insider del partito che fu: "Altroche': e' nato un monocolore democristiano" e il riferimento non e' alla sala del Tempio di Adriano, ma a quella delle Feste del Quirinale. E poi c'e' Cencelli, che si riserva la stilettata finale: "Senza contare che al governo di socialisti non ce n'e' nemmeno uno...". Sono soddisfazioni, dicono nella Capitale.

 

TABACCI SORO FRANCESCHINI ROSI BINDI CASINI ROSI BINDI ARNALDO FORLANI PAOLO CIRINO POMICINO RICCARDI CASINI PISANU BIANCO TABACCI PISANU BIANCO PIERFERDINANDO CASINI ANDREA FORLANI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO