VIDEO-CAFONALINO - AL MACRO ARRIVANO 24 ARTISTI ISRAELIANI, MOLTI MAI VISTI PRIMA A ROMA - CON LA MOSTRA ITINERANTE “ISRAEL NOW”, TRA FOTO EROTICHE E OPERE SULLA GUERRA, TEL AVIV CERCA DI DARE UN’IMMAGINE DIVERSA DI SÉ, DI TERRA CHE PRODUCE ARTE E NON SOLO CONTROVERSIE POLITICHE - ALE-DANNO ACCOLTO DAL SUO SUPPORTER PACIFICI, NEL MIX TESTACCINO DI DAME ROMANE E GIOVANI ALTERNATIVI…

Condividi questo articolo


ISRAELE REINVENTA IL FUTURO CON 24 ARTISTI

 

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Danilo Maestosi per "il Messaggero"

In pochi altri paesi, forse in nessuno come Israele il senso del tempo è costruito su un continuo accavallarsi di passato e futuro. Terreno di coltura ideale per gli artisti di oggi costretti come a destreggiarsi tra gli ambigui confini del tempo per strappare una patente di autori contemporanei. Con una storia millenaria alle spalle, uno stato che ha appena 65 anni di vita e un futuro pieno di ombre e minacce ma tutto da costruire Israele è un fertile serbatoio di proposte creative cresciute al riparo dei condizionamenti del mercato.

Umberto CroppiUmberto Croppi

Un vuoto che dà sapore di evento alla mostra del Macro a Testaccio (fino al 17 marzo), benedetta con una medaglia dalla presidenza della Repubblica italiana. In passerella ventiquattro artisti israeliani di varie generazioni e vari linguaggi: una buona metà vive e lavora all'estero e rappresenta una novità assoluta per il pubblico romano.
Ad offrire alle loro opere un forte denominatore comune è un titolo Israele now. Reinventing the future, al quale la curatrice Micol Di Veroli ha già impresso un sapore programmatico di sfida.

Umberto CasiraghiUmberto Casiraghi

VERSO IL DOMANI
Ma è una proiezione in avanti che si trascina appresso un senso profondo della peculiarità della propria cultura e delle proprie radici. Alla spiritualità e al misticismo dell'ebraismo dell'Est europeo si ricollega anche l'allestimento dei due padiglioni firmato da Joram Orvieto: una rete di cavi per l'irrigazione usati nei kibbutz pende dal soffitto e lasacia cadere a terra piccole luci, a simulare l'albero della saggezza che pianta le radici nel cielo ma cala a terra i suoi rami.

Ma il richiamo al mistero della natura e del divino impregna anche la foresta che Yehudit Saportas proietta sul muro e anima di squarci improvvisi di colore. Oppure i paesaggi di deserto brumoso e orizzonte infinito che Gal Weinstein dipinge incollando grumi di lana d'acciaio.O ancora quelle porte di carta disegnate a pastello che Yifat Bezalel spalanca su una sorte di vortice angelico.

Stefano Parisi e Pierluigi BattistaStefano Parisi e Pierluigi Battista

C'è anche però chi la storia la misura ancorandosi al presente di capovolgimenti visionari e irridenti. Come Lea Golda Holterman che in un serie fotografica sovraccarica di eros camuffa, traveste o mette a nudo corpi, volti e pratiche di devozione degli ebrei ultraortodossi. O come Adi Nes che distilla in pose di stridente femminilità l'immaginario macho dei militari israeliani. Per altri ancora il futuro si ammanta di profezia: ecco così Guy Zagursky raccogliere in una vetrina illuminata da una luce azzurrina il plastico di un'anonima città di casermoni che un sistema di specchi dilata a inghiottire l'infinito.

Sandra VerusioSandra Verusio

Ecco Nahum Tevet comporre in terra un labirinto di mobili e solidi geometrici ad evocare l'algida e anonima razionalità di architettura e design d'arredo. Due opere rimandano invece al linguaggio della scienza. Michel Rovner disegna un inquietante allegoria dell'irrilevanza umana, proiettando un'immagine da miscoscopio in cui una folla di omini rossi sostituisce il brulicare dei batteri. Ubi Nir si trasforma in demiurgo crudele estraendo suggestive forme astratte dal cappello di una medusa che inonda con iniezioni di sangue.

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."