MPS HA UN CEO CHE NON PASSA “LOVAGLIO” DELLE INTERCETTAZIONI – LUIGI FERRARELLA SUL “CORRIERE DELLA SERA” SQUADERNA I SUSSIEGOSI COLLOQUI DELL’AD DEL “MONTE” CON FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE: “MA LEI È IL GRANDE COMANDANTE? COME STA?”, SCHERZA FESTANTE L’EDITORE DEL MESSAGGERO, CHE GLI FA I COMPLIMENTI. E IL MANAGER, GRATIFICATO, RISPONDE: “MOLTO BENE! ABBIAMO FATTO UNA BELLA OPERAZIONE. IL VERO INGEGNERE È STATO LEI, IO HO ESEGUITO SOLO L’INCARICO” – “HO ESEGUITO”, “ABBIAMO FATTO”, FRASI CHIARE CHE DIMOSTREREBBERO CHE LOVAGLIO E CALTAGIRONE, INSIEME A MILLERI, AVREBBERO AGITO DI “CONCERTO” PER SCALARE MEDIOBANCA
Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
«Ma lei è il grande comandante? Come sta?», scherza festante il 18 aprile scorso l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone all’amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, all’indomani dell’assemblea Mps che ha appena superato ogni resistenza all’aumento di capitale della banca al servizio della scalata di Mediobanca.
«Molto bene! Abbiamo fatto una bella operazione», esulta il banchiere gratificato dal «bravo!» del costruttore che aggiunge «mi pare fantastico, le faccio i complimenti perché è stato molto…».
«No, no — si schermisce il numero uno di Mps — lì il vero ingegnere è stato lei, io ho eseguito solo l’incarico… Comunque godiamoci questa cosa, ha ingegnato una cosa perfetta, quindi complimenti a lei per l’idea». «Perfetto, grazie — tira le somme Caltagirone —. È andata come doveva».
Cioè «come meritavamo», finisce la frase Lovaglio. Ci sono anche intercettazioni come queste, oltre alla ricostruzione del «costante investimento a scacchiera in Mediobanca e Generali da parte del gruppo Caltagirone e di Delfin», ad aver spinto la Procura di Milano a indagare il settimo più ricco italiano costruttore-finanziere-editore Caltagirone, il presidente di Luxottica e della controllante lussemburghese Delfin, Francesco Milleri, e il banchiere di Mps Lovaglio per le ipotesi di reato di «aggiotaggio» e di «ostacolo alle Autorità di vigilanza».
[…] Di certo già il 5 luglio scorso Lovaglio (intercettato con un manager) appariva sicuro di disporre del necessario 35% di controllo, al punto da lanciarsi quasi in un contraddittorio immaginario con un articolo di stampa: «Infatti facciamo così perché abbiamo il 35 in mano, abbiamo già il controllo, l’avete capito o no? Cioè, arriveremo al 60, però abbiamo il controllo, regolatevi, se volete ancora continuare a farci problemi, a speculare, a inventare storie, a fare i bastardi della finanza, regolatevi: noi abbiamo il 35, e questo è un messaggio vero».
LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
LUIGI LOVAGLIO - PIERANTONIO ZANETTIN - FOTO LAPRESSE
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE GIORGIA MELONI
francesco gaetano caltagirone (2)
francesco gaetano caltagirone l urlo di munch - fotomontaggio lettera43
francesco gaetano caltagirone
luigi lovaglio il gordon gekko dei riccarelli
LUIGI LOVAGLIO AL SENATO - COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLE BANCHE - FOTO LAPRESSE


