COSA NON SI FA PER VENDERE UNA COPIA DI UN LIBRO! MAURO CORONA IPOTIZZA LA SUA FINE: “VOGLIO EUTANASIA, HO GIÀ SCELTO CHI MI UCCIDERÀ. SE CAPACE DI MUOVERMI MI LASCIO MORIRE DI FAME IN UNA FOIBA”

La letteratura, si sa, non passa di certo da quel che propongono i giornali, i reading, il premio Strega. Dove, per far parlare di se’, si va dall’autore immateriale (Ferrante), al pazzo di turno, alla scrittrice dalle grandi tette a corona che si lascia morire di fame in una foiba…

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MAURO CORONA MAURO CORONA

“Non voglio nessun accanimento terapeutico, ho fatto già testamento dal notaio. Se sono capace di muovermi scomparirò in qualche anfratto o foiba. Se mi prende un ictus o sono in balia di altri ho già deciso i miei killer”. Lo dice lo scrittore Mauro Corona a La Zanzara su Radio 24.

 

“La vita – dice Corona – è la mia e non dei bigotti bacchettoni come Giovanardi. Se dovessi essere malato terminale devono ammazzarmi, ho scritto chi deve darmi una pasticca. E’ una carta firmata da me e da tre persone. Se invece perdo 20 chili in un mese, ti fanno gli esami e ti dicono che è finita, allora vado in una bella foiba con una cassa di vino e di sigari toscani. Mi lascio morire lì, di fame”.

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Ma è una morte orrenda, dicono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. “Tutte le morti sono orrende,  - risponde lo scrittore alla Zanzara su Radio 24 - meglio questa che vedere i parenti intorno che dicono poverino mentre non vedono l’ora che crepi. Ma non voglio fare gesti eclatanti come Monicelli”.

MAURO CORONA MAURO CORONA

 

Ma chi sono i killer? “Non ve lo dico, sono tutti miei amici che hanno accettato”. E come vorresti essere sepolto? “Sottoterra con una piccola croce di legno oppure la cremazione e le ceneri nel cesso. Sono una merda, non mi piaccio. Sono un vile, avrei potuto fare di più, essere più leale. Mi faccio schifo, sono una brutta bestia, un cattivo essere umano. Mi faccio schifo anche fisicamente”.

 

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