1. UN FINALE DA SINDACO? IL CORRIERE RILANCIA UN’IPOTESI AFFASCINANTE DAVVERO: “FORZA ITALIA, QUELL’IDEA DI CANDIDARE BERLUSCONI SINDACO DI MILANO. LA SPINTA DEI SUOI. DA ALBERTINI A MARIA STREGA GELMINI: ‘CON LUI SI VINCEREBBE, GLIEL’HO DETTO’
2. MA CHISSÀ QUANTO STA GODENDO IL VECCHIO CAINANO PER I RISULTATI DELLE AMMINISTRATIVE FRANCESI. FORSE ANCHE LUI PUÒ SPERARE IN UN RITORNO COME SARKOZY
3. VOLARE, OH OH…SEQUESTRATI IN CASA LUBITZ GRANDI QUALITÀ DI FARMACI ANTIDEPRESSIVI. GIALLO SUL CERTIFICATO MEDICO: LITE TRA LA LUFTHANSA E L’AUTORITÀ DI VOLO

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CHEM CHINA CHEM CHINA

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. UNA VENDITA CHE NON SI PUÒ CHIAMARE VENDITA

Oggi il Corriere della Sera ci regala una bella paginata di intervista a Ren Jianxin (p. 13), l’uomo che guida il colosso statale cinese ChemChina che alla fine della complessa operazione avrà tra il 51 e il 65% della Pirelli. Il manager cinese dice le cose che gli italiani si vogliono sentir dire e quindi garantisce che Pirelli resterà italiana e in Italia, ammettendo solo che il calendario Pirelli resterà un po’ in forse perché troppo scollacciato per il neo-moralismo di Pechino. Ma sono dettagli.

 

CHINA NATIONAL CHEMICAL CHINA NATIONAL CHEMICAL

Jianxin si lancia anche in un peana di Marco Tronchetti Provera, definendolo “un maestro” e dicendoci che “Marco è un uomo responsabile verso il suo Paese, verso i suoi colleghi del management e verso i dipendenti”. Poi esorcizza il rischio di una contro-Opa ostile su Pirelli spiegando che “un’offerta senza il sostegno del management Pirelli e con l’opposizione di Tronchetti non funzionerebbe”.

 

Marco Tronchetti Provera Giada Tronchetti Provera Diego Della Valle foto Marie Claire Marco Tronchetti Provera Giada Tronchetti Provera Diego Della Valle foto Marie Claire

Ma il passaggio veramente favoloso, che illumina tutto (e spiega anche l’atteggiamento dei giornali italiani) è questo qui: “Non mi piace parlare di ‘acquisizione’, suona aggressivo, è un investimento”. Eccolo qui il neo-capitalismo falsamente concertativo. Si rileva la maggioranza di un’azienda e si parla di semplice “investimento”. E Tronchetti? Ha fatto un “disinvestimento”? Ha venduto Pirelli ai cinesi? No, per carità. Li ha imbarcati a bordo. Ha trovato dei nuovi investitori.

 

TRONCHETTI PROVERA TRONCHETTI PROVERA

In realtà le alternative non mancavano, come osserva oggi Salvatore Bragantini su Corriere Economia (p. 11). Pirelli poteva crescere ricorrendo al mercato, chiedendo soldi agli investitori, anche se questo l’avrebbe esposta al rischio di qualche scalata. Oppure poteva appoggiarsi al Fondo Strategico italiano. Invece ha scelto un’altra strada. E Bragantini si domanda se “doveva proprio essere l’impresa di uno Stato collettivista e autoritario asiatico la stazione d’arrivo del viaggio iniziato 140 anni fa da Giovanni Battista Pirelli”. Sono domande che è lecito porsi e sulle quali dovrebbe ragionare anche il premier Renzi. Non basta esser stati avvertiti a cose fatte da Tronchetti per potersene poi lavare le mani.

salvini balla con marine le pen salvini balla con marine le pen

 

 

2. OCCHIO SALVINI, IL VENTO PUÒ GIRARE

Ma chissà quanto sta godendo il vecchio Berlusconi per i risultati delle amministrative francesi. Forse anche lui può sperare in un ritorno come Sarkozy. Corriere: “La vittoria di Sarkozy. Le Pen resta a secco. Il Front National avanza ma non conquista nessun dipartimento. L’Ump trionfa nei feudi della sinistra. Storica disfatta del partito socialista: battuto in quasi metà delle province nelle quali era al governo” (p. 5). Repubblica: “Il trionfo di Sarkozy. ‘La nostra strategia è stata quella giusta’. ‘Il governo è stato sconfessato totalmente. Ora puntiamo a regionali e presidenziali” (p. 10).

carla bruni e sarkozy carla bruni e sarkozy

 

La Stampa sintetizza in prima pagina: “Bocciato Hollande. La sfida futura è Sarkozy-Le Pen”.

 

 

3. “APRI QUESTA DANNATA PORTA”

Le registrazioni di bordo ci fanno immaginare gli ultimi drammatici minuti sull’airbus della Germanwings. “Apri questa maledetta porta’, così il comandante cercò di fermare Lubitz. Sequestrati in casa grandi qualità di antidepressivi. Giallo sul certificato: lite tra Lufthansa e l’autorità di volo”. “Andreas prendi i comandi’. Poi il disastro. Nelle conversazioni registrate in cabina il drammatico scambio di battute prima dello schianto dell’A320 Germanwings” (Repubblica, p. 6).

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Il Corriere intervista un medico francese che è specializzato nelle visite ai piloti: “Visito i piloti, in troppo sono sotto stress’. Lo specialista francese che va a caccia delle anomalie tra il personale di bordo: ‘Turni massacranti e rotte ripetitive, sognano i grandi viaggi si ritrovano autisti di bus. Mi sembra che i giovani soffrano di più, a 40 anni sono stremati. I più solidi sono gli ex militari. C’è una fatica enorme e a volte poche soddisfazioni. E si nasconde il disagio per non perdere il posto” (p. 9).

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4. UN UOMO SOLO AL COMANDO

Si ricomincia con la legge elettorale, tema dei quale gli italiani dibattono animatamente nei bar e nelle case. “Italicum, Renzi alla conta: i giovani con me. Oggi metterà ai voti la linea sulla legge elettorale, ma aprirà sulla modifica del Senato. Secondo il premier l’ultima generazione ‘non ha voglia di seguire i Bersani e i D’Alema” (Corriere, p. 14). Repubblica scrive: “Lo spiraglio di Renzi: ‘Avanti con l’Italicum, ma sul nuovo Senato si può ridiscutere’. L’ultima offerta alla minoranza Pd sulle riforme. Oggi la direzione, la sinistra non vuole la conta” (p. 14).

 

RENZI COME ANDREAS LUBITZ SUL BLOG DI BEPPE GRILLO RENZI COME ANDREAS LUBITZ SUL BLOG DI BEPPE GRILLO

Sul Messaggero: “Pd, oggi resa dei conti sulla legge elettorale. Renzi striglia la fronda. La sinistra: battaglia in direzione, asse tra Bersani e Area riformista. Il leader: basta con le mediazioni, ci si conta e per maggio si chiude” (p. 6).

 

Sul Giornale Alessandro Sallusti registra con soddisfazione gli ultimi editoriali di Angelo Panebianco sul Corriere e di Eu-genio Scalfari su Repubblica, parla di “uomo solo al comando” e fa notare che adesso “Renzi fa paura a chi l’ha creato” (p. 1). “Che dire: cari signori, benvenuti nel mondo reale di un Paese a democrazia sospesa”.

 

 

5. ULTIMA DA FARSA ITALIA

berlusconi biancofiore a milano 2 berlusconi biancofiore a milano 2

Un finale da sindaco? Il Corriere rilancia un’ipotesi affascinante davvero: “Forza Italia, la partita di Milano e quell’idea di ‘candidare Silvio’. La spinta dei suoi. Gelmini: ‘Con lui si vincerebbe, gliel’ho detto’. Albertini: ‘In passato gli chiesi se ci aveva pensato. Un suo impegno sarebbe risolutivo” (p. 17). Repubblica si concentra sul problema del tetto di tre mandati per i deputati azzurri: “Big in guerra sul ricambio. Silvio vuole la rottamazione e alza la posta con Salvini. Berlusconi: ‘No alle forze estremiste e antieuropeiste’. La Rossi: ‘Basta con chi è in Parlamento da 20 anni” (p. 16).

 

Il Messaggero riporta l’ultima sparata del Banana: “Berlusconi: l’Italia non è democratica. L’intervento al telefono alla convention organizzata da Tajani. ‘Noi siamo la maggioranza tranquilla, basta con gli estremismi” (p. 9). Oddio, stando ai sondaggi che danno Forza Italia al 13%, tanto maggioranza non sembra. E neppure tranquilla.

 

Titolo eroico sul Giornale: “Berlusconi striglia la Ue: ‘Non fa nulla contro l’Isis” (p. 2). Immaginiamo la viva preoccupazione dell’Europa per la “strigliata” di Papi Silvio.

lavoro statali ufficio lavoro statali ufficio

 

 

6, NON FA SOSTA LA SUPPOSTA

Cetrioli grandi e piccini in arrivo per i dirigenti statali. Ecco che scrive oggi il Messaggero: “Carriere, concorsi, stipendi e premi, ecco la riforma dei dirigenti statali. Nella legge sulla Pubblica Amministrazione licenzi abilità e limiti alle retribuzioni. Sprint finale per il via libera al Senato” (p. 2).

 

 

7. RCS E IL CONSIGLIERE COL BUCO

braggiotti e nino tronchetti braggiotti e nino tronchetti

Nella lista per il rinnovo del cda di Rcs c’è anche il nome di Gerardo Braggiotti, banchiere di Banca Leonardo vicinissimo all’azionista Tronchetti Provera. Contro di lui scende oggi in campo la redazione del Corriere, che con un comunicato sindacale protesta per il fatto che proprio Braggiotti fu advisor della disastrosa acquisizione spagnola di Recoletos, origine di tanti guai per Rcs. Si prese anche 4 milioni di provvigioni, ricordano con stizza i giornalisti. Che la meritocrazia non fosse il criterio guida delle designazioni in cda un po’ lo si sospettava. Vediamo che succederà qualcosa dopo la protesta della redazione (p. 25).

fia13 ferruccio de bortoli enrico braggiotti fia13 ferruccio de bortoli enrico braggiotti

 

 

8. LE GRANDI MANOVRE IN UNICREDIT

Anche Unicredit deve rinnovare il cda e le grandi manovre sono in corso da settimane. Il Corriere Economia racconta: “Unicredit, un fronte unico per il nuovo board. Le mosse di Cariverona difficilmente porteranno alla creazione di una lista diversa. Palenzona collettore degli interessi italiani. Le novità: due vicepresidenti, aumento dei consiglieri donna e cda ristretto. La posizione del primo azionista Aabar. Nessun dubbio sulla riconferma del presidente Vita e di Ghizzoni. Khadem al-Qubaisi: ‘La mossa sui bond non è una nostra via d’uscita” (p. 7).

 

 

9. BANCHE IMPOPOLARI

UBI BANCA BRESCIA UBI BANCA BRESCIA

Affari&Finanza di Repubblica si dedica alle popolari più grosse, quelle investite dalla riforma Renzi. “Popolari a caccia di soci forti per un Risiko da 750 miliardi. Dopo le assemblee di bilancio cominceranno i primi sondaggi alla ricerca di azionisti stabili e di partner con i quali fondersi. A dare le carte nel primo giro saranno Ubi, Banco Popolare, Bper e Bpm, ma chi farà la prima mossa condizionerà l’intera partita, che coinvolgerà anche Mps, Carige e Banca Marche” (p. 2).

 

 

10. A COSA SERVONO I GIORNALI

HAPPY MELFI HAPPY MELFI

La Stampa in versione “Illustrato Fiat” celebra con due pagine in primo sfoglio la fabbrica Fca di Melfi: “Melfi, la fabbrica del futuro sforna mille mini-suv al giorno. Nell’impianto Fca 20 turni a settimana per produrre Renegade e 500X. Da inizio anno oltre 1500 giovani assunti, in tutto 8 mila occupati” (pp. 8-9). 

 

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