amal clooney maldive

LADY CLOONEY AI 'CELEBRO-LESI' D'ITALIA: ''BOICOTTATE LE MALDIVE!'' - UN COLPO DI STATO HA INSTAURATO LA SHARIA ISLAMICA: ''FRUSTANO LE DONNE, FORNISCONO JIHADISTI ALL'ISIS. E UN ATTENTATO IN SPIAGGIA COME QUELLO IN TUNISIA È SEMPRE PIÙ PROBABILE'' - CHI GLIELO DICE A BELEN, TOTTI E 200MILA ITALIANI?

Enrico Franceschini per “la Repubblica

totti e ilary alle maldivetotti e ilary alle maldive

 

«Oh, I love Italy! », dice Amal Alamuddin Clooney stringendo la mano. L’Italia non è esattamente la ragione dell’incontro. Ma non è nemmeno del tutto estranea all’argomento. Siamo nella saletta di un prestigioso ufficio legale in una stradina di Bloomsbury, quartiere londinese dell’omonimo circolo letterario fondato da Virginia Woolf, proprio di fianco al Dickens Museum, la casa del grande scrittore.

amal clooney  alamouddin con mohamed nasheed amal clooney alamouddin con mohamed nasheed

 

Non un brutto posto per incontrare la detentrice a metà (insieme a Kate Middleton) del titolo di donna più fotografata del pianeta, da quando ha sposato George Clooney, ma pure del pieno titolo di avvocatessa più famosa e meglio pagata d’Inghilterra (500 sterline, 700 euro l’ora), frutto di una laurea a Oxford, un master alla New York University, l’incarico di assistente dell’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan, il ruolo di procuratore alla Corte dell’Aia e infine l’assunzione come barrister (la crema forense inglese) nel Doughty Street Chambers, studio che difende tra gli altri il fondatore di Wikileaks Julian Assange.

sarah felberbaum daniele de rossisarah felberbaum daniele de rossi

 

Per conto suo Amal Alamuddin Clooney, 37 anni, origini libanesi, cresciuta in Inghilterra, odierna residenza tra Londra e Hollywood, ha difeso il governo greco per riavere dal British Museum i fregi del Partenone, i giornalisti di Al Jazeera arrestati in Egitto, il governo armeno sulla questione del genocidio, quello irlandese per le torture britanniche in Irlanda, gli abitanti dell’isola Diego Garcia per l’espulsione forzata e il deposto presidente delle Maldive, Mohammed Nasheed, condannato a 13 anni di carcere dalla giunta golpista islamica che lo ha rimpiazzato nel paradiso dei tropici, ora seduto qui al suo fianco grazie a un temporaneo permesso di 30 giorni per cure mediche in Inghilterra, che è poi il motivo della conferenza stampa convocata dal Doughty Street Chambers, l’ufficio legale di Amal.

 

amal clooney alamouddin con mohamed nasheed amal clooney alamouddin con mohamed nasheed

Ma i cento giornalisti, cameramen, paparazzi venuti all’appuntamento sono certamente attirati anche dalla presenza di questa nuova star del fashion e del glamour. Quando arriva, chioma fluente, tailleur rosso porpora lievemente scollato, scarpette tacco a spillo, smalto nero sulle unghie, fede all’anulare destro, diamante all’altro, sembra perfetta per la parte della diva. Ma se qualcuno pensasse di fare lo spiritoso, la sua preparazione, professionalità e classe lo farebbero subito ricredere.

federica nargi alessandro matri maldivefederica nargi alessandro matri maldive

 

Perché difende il presidente delle Maldive?

«Perché dopo essere stato il primo presidente democraticamente eletto nella storia delle isole è stato condannato con un processo denunciato come una farsa dalle Nazioni Unite e tenuto in prigione in isolamento. Lo accusano di terrorismo, ma il terrorismo è quello dell’attuale governo delle Maldive, che ha instaurato la sharia, represso ogni dissenso e fornito appoggio all’estremismo islamico».

 

Molti italiani, signora Clooney, vanno in vacanza alle Maldive. Propone di boicottare il turismo?

«A scoraggiare i turisti dall’andare alle Maldive contribuisce già il governo dell’arcipelago, frustando donne sulla pubblica piazza per presunta immoralità, permettendo che duecento estremisti locali si arruolino nell’Islamic State ( il maggior numero pro- capite nel mondo, ndr), distruggendo ogni forma di democrazia. Il timore che un attacco come quello avvenuto in Tunisia si verifichi sulle spiagge delle Maldive è sempre più reale».

alessia marcuzzi maldivealessia marcuzzi maldive

 

(Il presidente Nasheed prende la parola per aggiungere che 200 mila italiani l’anno visitano la sua patria, il 75 per cento dei quali ci ritornano tutti gli anni, e che è stata l’Italia a costruire l’industria del turismo alle Maldive: perciò il nostro Paese avrebbe grande influenza nel determinarne il futuro).

alessia venturaalessia ventura

 

Intanto che cosa proponete?

«Sanzioni mirate contro i membri del governo, congelamento dei loro beni all’estero, divieto di ingresso in Europa e Stati Uniti. Abbiamo appena incontrato il primo ministro britannico Cameron che ci ha promesso sostegno, una risoluzione dell’Unione Europea e una del Congresso americano concordano, si tratta di tradurre le parole in fatti».

 

Cosa pensa di Cherie Blair, anche lei grande avvocatessa, che ha preso le difese del governo delle Maldive?

amal  clooney   alamouddin con mohamed nasheed amal clooney alamouddin con mohamed nasheed

 

È il presidente Nasheed a rispondere, Amal si limita a stringere educatamente i denti: «Una decisione deludente da parte di qualunque avvocato a conoscenza dei fatti, ancora di più se si tratta della moglie di un ex-premier».

 

Avvocato Alamuddin, chiedo quando si avvia all’uscita mentre i paparazzi la mitragliano di scatti, permette un’ultima domanda a tu per tu?

david cameron incontra amal clooney   alamouddin con mohamed nasheed david cameron incontra amal clooney alamouddin con mohamed nasheed

«Oh, mister Repubblica ( mi riconosce: non siamo vecchi amici, bisognava identificare il proprio giornale per fare una domanda, ndr).

 

Scusi se cambio tema, ma nessuno ha mai potuto chiederle cosa pensa del nostro Paese.

«Adoro l’Italia, ho così tanti bei ricordi».

 

Eh già, il matrimonio a Venezia, le vacanze sul lago di Como…

«Avrei un bel ricordo di più, se il vostro governo avvertisse gli italiani che fanno meglio ad andare in ferie altrove, finché alle Maldive non torna la democrazia ».

 

 

laura pausini maldivelaura pausini maldivemaldive mappamaldive mappamaldivemaldivemaldive 3maldive 3maldive 4maldive 4maldivemaldivemaldive 2maldive 2maldivemaldivebarbara berlusconi con pietro tavallini ( i primi due a destra) con amici alle maldivebarbara berlusconi con pietro tavallini ( i primi due a destra) con amici alle maldiveDA CHI SANTORO ALLE MALDIVE DA CHI SANTORO ALLE MALDIVE DA CHI SANTORO ALLE MALDIVE DA CHI SANTORO ALLE MALDIVE TOTTI alle maldive da Oggi it TOTTI alle maldive da Oggi it david beckam alle maldivedavid beckam alle maldivemichelle hunziker maldivemichelle hunziker maldivepixie geldof alle maldivepixie geldof alle maldivemaldivemaldive

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)