monica guerritore

“ALAIN DELON COPRI’ UNA TRESCA CHE AVEVO CON GIANNINI” – MONICA GUERRITORE RISPONDE A VERDONE CHE NEL DOCUFILM DI DAGO E MARCO GIUSTI, ”ROMA, SANTA E DANNATA” RACCONTA DI QUANDO L’ATTRICE ANDO’ INSIEME A LUI E A DE SICA AL “NUMBER ONE” E POI SPARI’ CON ALAIN DELON: “CON GIANCARLO GIANNINI ERA UNA STORIA CLANDESTINA. DELON ERA SUO AMICO E MI PORTÒ ALLA PORSCHE VERDE PISELLO DI GIANCARLO CHE MI ASPETTAVA” - LA RELAZIONE CON GIANNI AGNELLI? MA NO! L’AVVOCATO ERA IL PADRE DI MARGHERITA, LA MIA MIGLIORE AMICA AI TEMPI DEL COLLEGIO. L’HO VISSUTO COME UN MENTORE ARTISTICO” - "MIO MARITO NON VUOLE VEDERE LE SCENE DI SESSO IN “INGANNO” NONOSTANTE LE SIGNORE DEL CONDOMINIO GLI DICANO CHE…” – FOTO BOMBASTICHE + VIDEO

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/ciak-mi-gira-ldquo-roma-non-esistono-destra-sinistra-esiste-solo-370624.htm

 

 

https://video.corriere.it/spettacoli/inganno-il-trailer-ufficiale-di-netflix/1cbb9426-4811-439e-b183-190795e94xlk

 

 

Elvira Serra per corriere.it - Estratti

 

 

monica guerritore

Se non avesse fatto l’attrice?

«Da ragazzina leggevo tanti libri di avventure. Forse avrei fatto l’archeologa, che poi è quello che faccio adesso: dissotterrare i personaggi dai sedimenti per andare a cercare la loro vita».

 

Monica Guerritore è l’attrice del momento. È appena tornata a vestire i panni della moglie di Verdone in Vita da Carlo, su Paramount +. Ma, soprattutto, si è fatta amare in tutto il mondo nel ruolo di Gabriella, la protagonista di Inganno, serie dei record: su Netflix per tre settimane di fila è stata la più vista tra quelle non in inglese. Il personaggio le calza per (auto)determinazione e anticonformismo. E lei, del resto, non teme di scandalizzare. Quest’anno ha festeggiato 50 anni dal debutto al Piccolo di Milano con Strehler, che l’aveva scelta per Anja ne Il giardino dei ciliegi.

 

 

 

Alloggiava al Grand Hotel et de Milan. Di notte la chiudevano a chiave in camera.

monica guerritore giancarlo giannini

«Perché ero minorenne. Poi però hanno visto che tornavo anche alle 4 del mattino, perché con Strehler non c’erano orari, e hanno rinunciato».

 

Prima del debutto fece così male una scena che scappò. Pensa a cosa sarebbe successo se non fosse tornata?

«Non lo so. Io so cos’ero prima e cos’ho sentito dopo, quando sono arrivata al teatro come fosse un luogo naturale. Devo tutto a Strehler. Disse: “Tu farai l’attrice... e bene”. E ho cercato da non deluderlo».

 

 

Anche Gabriele Lavia è stato fondamentale.

«Lui era tutto: mio marito, regista, scrittore, drammaturgo, costumista, padre».

 

(...)

Preferisce regista o attrice?

monica guerritore alain delon

«Non sono due cose scisse. Io intendo il mio mestiere come interprete, cioè autrice nella immaginazione e creatrice nella forma del mio personaggio che in alcuni lavori non miei va poi diretto da un regista. Per essere autonoma in questo ho creato una società con i soldi della fiction Amanti e Segreti, ho scritto il testo di Giovanna D’Arco in 15 giorni, e l’ho messo in scena».

 

La confidenza con il corpo è stata preziosa in moltissimi film, dalla Lupa a Scandalosa Gilda: nasceva dal teatro?

«Il corpo per noi attori di teatro è uno strumento di lavoro: è come cammini, come ti siedi, come abbracci».

 

 

Suo marito, Roberto Zaccaria, ha visto «Inganno»? Anche qui il suo corpo è al servizio del racconto.

monica guerritore

«No, continua imperterrito a non guardarlo nonostante le signore del condominio gli dicano che sono straordinaria. Magari lo vedrà più avanti, accelerando nelle scene in cui sembra che io perda la testa».

 

E lei si è rivista?

«No, non vedo mai le cose che faccio: il personaggio sullo schermo è sempre diverso dall’immagine che ne hai».

 

Alcuni critici, compreso il nostro Aldo Grasso, non sono stati teneri con la serie.

monica guerritore inganno

«Una giornalista del Domani ha usato addirittura la parola “turpe”, come se per avere successo avessimo approfittato del luogo comune sull’amore senile delle donne. Io attribuisco questi giudizi a un’incapacità di recensire qualcosa che non hanno visto arrivare, su cui non trovano parole. La povertà interpretativa di alcuni, la mancanza di rispetto nei confronti di professionisti come me o Corsicato, ha ricondotto tutto alla banalità e al sesso come carta moschicida per pubblico ignorante. C’è anche un altro tema».

 

 

Quale?

dago carlo verdone

«Negli ultimi vent’anni quale film ha raccontato una storia dove si ama, si soffre, dove fare l’amore non si chiama sesso, ma la naturale conseguenza di uno slancio emotivo? E in quale, a raccontare la crisi del passaggio d’età e la passione imperfetta e umanissima, è stata la figura femminile? Queste storie le abbiamo viste nei film con al centro la crisi del sessantenne che io chiamo l’uomo con il cappotto: Marlon Brando, Alain Delon... Qui invece c’è una sessantenne che non indossa il cappotto perché a Sorrento fa caldo, ma mette l’impermeabile. Ecco, come dice la Fallaci, non chiedo scusa per il posto che ho occupato».

 

CARLO VERDONE DAGO

(...)

 

Prossimo progetto?

«Il film su Anna Magnani».

 

Ne parla da tempo. Perché ci sta impiegando così tanto?

monica guerritore (4)

«Sto penando da due anni. Fino a oggi il mio nome non aveva peso se non come materia preziosa, ma non commerciale. Inganno mi ha aiutata. Ora ho interesse in tutto il mondo. Comincio la preparazione a gennaio e a marzo inizio a girare».

 

Già nella Lupa ricordava Anna Magnani, negli occhi.

«Ai tempi, per tenerli sempre a mente, avevo incorniciato la sua foto nella mia camera. Non vedo l’ora di pronunciare la sua frase: “Se io mi metto davanti alla macchina da presa e non parlo, voi ve ne andate tutti a casa”. L’attore è la parte più importante dell’industria cinematografica ed è considerato l’ultima ruota del carro».

 

 

Nella Lupa Giancarlo Giannini si fece male. Fu la sua involontaria vendetta?

«Avevamo avuto una relazione 20 anni prima. Con quel film il cerchio si è chiuso. Ora posso dire che ero solo infatuata: uno che ti lascia dall’oggi al domani non è il mio tipo. Le storie possono finire, ma non così. Ancora ce l’ho qua».

 

In «Vita da Carlo» la troviamo accanto a Verdone. Nel docufilm di Dago, «Roma, Santa e Dannata», Verdone racconta di quando andaste insieme al Number One e poi lei sparì con Alain Delon.

«Avevo 18 anni e stavo già con Giannini, ma era una relazione clandestina. Delon mi stava coprendo: loro erano amici. Mi aveva portata alla Porsche verde pisello di Giancarlo che mi aspettava. Poi l’anno dopo con Alain ho lavorato al film L’homme pressé. Mi fece una bellissima dedica: “Il talento non ha né età né frontiere. Grazie per esserne la prova”».

 

monica guerritore (3)

Ed era vera la sua presunta relazione con Gianni Agnelli?

«Ma no! L’Avvocato era il padre di Margherita, la mia migliore amica ai tempi del collegio in Svizzera. Non era una figura paterna, l’ho vissuto piuttosto come un mentore artistico. Grazie a lui ho visto Lichtenstein, Warhol, Bacon, Hopper: gli devo tutta la biblioteca di immagini che ho maturato in quegli anni. E poi ricordo le vacanza tutti insieme a Conca dei Marini dall’avvocato d’Urso: da lì si partiva per Castellammare di Stabia, imparavamo a riconoscere le ere geologiche dalle linee sulle rocce. E poi le visite in silenzio a Pompei e a Paestum».

scene hot con monica guerritore inganno 12

 

Davvero suo marito le fissa gli appuntamenti per parlare con lui di lavoro?

Ride. «Sì, ma perché io mi sveglio presto e fin dal mattino lo travolgo con le cose da fare, i finanziamenti da trovare. Lui invece mi dice: no, ne parliamo dalle 10 alle 11.30».

 

È felice con lui?

«Sì, molto. Condividiamo tutto e poi mi guarda sempre come il primo giorno».

scene hot con monica guerritore inganno 13

 

Non mi pare le manchino gli sguardi!

«Ma in lui non scorgo mai quello che a volte io percepivo in Gabriele: tu non vai bene».

 

(…)

scene hot con monica guerritore inganno 8scene hot con monica guerritore inganno 10scene hot con monica guerritore inganno 11scene hot con monica guerritore inganno 1monica guerritore roberto zaccaria foto di baccoroberto zaccaria monica guerritore foto di baccoscene hot con monica guerritore inganno 3scene hot con monica guerritore inganno 4scene hot con monica guerritore inganno 16scene hot con monica guerritore inganno 6monica guerritore in inganno 11roberto dagostino carlo verdonemonica guerritore in inganno 3monica guerritore in inganno 8scene hot con monica guerritore inganno 5monica guerritore in inganno 10scene hot con monica guerritore inganno 15scene hot con monica guerritore inganno 14scene hot con monica guerritore inganno 2monica guerritore (2)scene hot con monica guerritore inganno 9monica guerritore

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?