PROFESSIONE DI FEDE - LA RESA IN MENO DI 24 ORE: DOPO ESSERSI BARRICATO IN UFFICIO TUTTO IL GIORNO, L’EX DIRETTORE DEL TG4 HA FIRMATO LE DIMISSIONI, UNICO MODO PER INTASCARE LIQUIDAZIONE E BENEFIT: “PRONTO A FARE NUOVI PROGRAMMI FUORI DAL TG. L’AZIENDA AVEVA RAGIONE, HO SCRITTO UNA LETTERA DI SCUSE A CONFALONIERI” - I PM ROMANI PENSANO A UNA ROGATORIA IN SVIZZERA PER CAPIRE LA FACCENDA DEI CONTANTI IN BANCA. MA FEDE NON È INDAGATO, NÉ È STATO SENTITO DAI MAGISTRATI…

1 - FEDE: DIRETTORE MOSTRA CARTELLI 'NON POSSO PARLARE'
(ANSA) - Seduto al suo posto nell'ufficio del direttore nella redazione del Tg4, Emilio Fede ha sorriso ai giornalisti davanti la porta a vetri e poi ha scarabocchiato su un foglio bianco alcune frasi e la ha mostrate. Su uno ha scritto in stampatello 'Non posso parlare' e sul secondo 'Vi voglio bene ma...'. Ha poi fatto qualche cenno per dire che magari scambierà qualche parola più tardi. A quanto si è appreso in mattinata il direttore ha avuto anche un incontro con i membri del Cdr. La presenza dei giornalisti e dei fotografi ha provocato qualche disagio al servizio di vigilanza che ha chiesto gentilmente di allontanarsi dalla porta a vetri ma senza risultato.

2 - FEDE:DIRETTORE,FIRMATE DIMISSIONI SI RIPARLA NUOVI PROGRAMMI
(ANSA) - "Oggi ho firmato le dimissioni, ora si riparlerà di quei nuovi programmi e del mio ruolo nell'azienda di cui si discute da tempo". Lo ha detto Emilio Fede, uscendo a parlare con i giornalisti davanti al Palazzo dei Cigni, sede dei tg Mediaset compreso il Tg4. "Io sono stato testardo, l'azienda aveva ragione - ha aggiunto - ma ora ci siamo capiti". Fede stasera sarà ancora in video per un saluto quindi si prenderà alcuni giorni di vacanza.

Fede ha quindi confermato che da oggi non è più il direttore del Tg4 e che riprendono con Mediaset le trattative per due nuovi programmi di approfondimento e per la sua eventuale nomina a direttore editoriale. "Tutto questo era in ballo da mesi ma io sono stato un capoccione, ho continuato a rinviare perché volevo tirare fine anno - ha spiegato Fede - avevo anche pensato di chiedere a Berlusconi di farmi candidare alle prossime elezioni ma l'azienda ha i suoi tempi e a un certo punto non ha più potuto aspettare e ha deciso di mettere in atto quello di cui si parlava da tempo, cioé il mio licenziamento e la nomina del nuovo direttore". Fede ha ripetuto quindi che ora le trattative riprenderanno per mettere a punto i nuovi programmi che sono in cantiere da tempo e che quindi lui resta a far parte dell'azienda Mediaset. "Questa è una azienda che non ha mai licenziato nessuno - ha ripetuto - vi pare che avrebbe fatto una cosa del genere proprio a me?".

L'ex direttore del Tg4 ha poi spiegato anche di essersi chiarito con Fedele Confalonieri dopo un articolo comparso oggi. "Gli ho scritto una lettera di scuse e ci siamo sentiti - ha detto Fede - ma io non ho mai detto che Confalonieri faceva parte di un complotto per farmi fuori". Alla domanda se il suo allontanamento dal Tg4 è in qualche modo legato alle vicende degli ultimi mesi, da Ruby ai soldi in Svizzera, Fede ha escluso tutto ciò categoricamente. Alle insistenze dei giornalisti se si sente triste, o amareggiato, o dispiaciuto di non andare più in video e di non fare più il direttore ha risposto: "Io ho inventato l'informazione qui a Mediaset, ho fatto tutto quello che si poteva fare, l'inviato, tutto, non credo che avrei potuto fare di più".

3 - TV: TOTI DIRETTORE TG4, E' UFFICIALE LA NOMINA MEDIASET
(ANSA) - "Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto, è stato nominato oggi anche direttore responsabile del Tg4". E' Mediaset che con una nota ratifica in modo formale l'indicazione già resa nota di ieri sera dopo la chiusura del rapporto con Emilio Fede. E' la comunicazione della nomina ufficiale, che è stata anche data al Comitato di redazione. Nato a Viareggio nel 1968, Giovanni Toti è giornalista professionista dal 1999. Approda a Mediaset nel 1996, lavorando a Studio Aperto come redattore di cronaca, poi caposervizio e caporedattore del servizio politico. Ha firmato i programmi settimanali della testata Lucignolo e Live. Il 22 febbraio 2010 é stato nominato direttore di Studio Aperto.

4 - SOLDI IN SVIZZERA: FEDE, AL VAGLIO PM ROMA ROGATORIA
(ANSA) - Gli inquirenti romani che indagano sull'ipotesi che Emilio Fede abbia tentato, invano, di depositare 2 milioni e mezzo di euro in contanti su un conto corrente svizzero, stanno valutando la possibilità di avviare una rogatoria internazionale per sentire il personale dell'istituto di credito elvetico. Sulla vicenda, nella capitale, è stato aperto un fascicolo processuale che prende in esame l'ipotesi di reato di riciclaggio.

L'ex direttore del Tg4, secondo quanto si è appreso, non è iscritto nel registro degli indagati. Gli accertamenti sono partiti sulla base di una segnalazione. In base a questa, i funzionari di banca non avrebbero ravvisato la garanzia sulla provenienza del denaro e rifiutato di incassare i soldi. I magistrati dovrebbero successivamente convocare il giornalista per sentire la sua versione dei fatti.

 

EMILIO FEDE BARRICATO IN UFFICIO AL TGEMILIO FEDE BARRICATO IN UFFICIO AL TGEMILIO FEDE BARRICATO IN UFFICIO AL TGFEDELE CONFALONIERI E EMILIO FEDEFEDELE CONFALONIERI E EMILIO FEDEGIOVANNI TOTIAmbasciata svizzera a Roma

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)