RADIO CAOS! - RAI E MEDIASET BLOCCANO LA PUBBLICAZIONE DEI DATI DI ASCOLTO RADIOFONICI CHE DOVEVANO ESSERE DIFFUSI OGGI ALLE 12. COME DAGO-ANTICIPATO, PARE CHE SIANO PARECCHIO INSODDISFACENTI PER ENTRAMBI GLI EDITORI - MA 400 MILIONI DI INVESTIMENTI PUBBLICITARI DIPENDONO DA QUEI NUMERI. E IL METODO DI RILEVAZIONE ERA STATO APPROVATO ALL’UNANIMITÀ…

-

Condividi questo articolo


1.DAGOSPIA RIVELAVA GIÀ AD AGOSTO: PANICO A COLOGNO PER I NUOVI DATI DI ASCOLTO DELLE RADIO MEDIASET

 

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/panico-estivo-cologno-dossier-riservato-parla-dati-poco-lusinghieri-154856.htm

 

 

 

pier silvio berlusoconi e paolo salvaderi radio mediaset pier silvio berlusoconi e paolo salvaderi radio mediaset

2.L’INTESA RAI-MEDIASET CHE BLOCCA LA PUBBLICAZIONE DEGLI ASCOLTI RADIOFONICI

DAGOREPORT - Le rivelazioni degli ascolti radiofonici, attese per oggi alle 12, rischiano seriamente di non essere pubblicate. Presso Ter, il Tavolo degli Editori Radiofonici – come scrive Italia Oggi – sono arrivate lettere (sembra mal supportate) del Gruppo Sole 24 Ore (Radio 24) e del Gruppo Mediaset (Radio 105, Radio 101, Virgin e Radio Subasio) per bloccare la pubblicazione dell'indagine.

 

Motivo? I dati dei due Gruppi sopra citati non sarebbero soddisfacenti e – anche se gli stessi nell'ultimo Cda di Ter (ci risulta all'unanimità) avevano convenuto sul metodo di analisi e sulla pubblicazione del primo semestre degli ascolti – ora fanno una sinistra marcia indietro creando non pochi problemi a tutte le altre emittenti e quindi all'intero mercato radiofonico: l'indagine degli ascolti è l'unità di misura per la raccolta pubblicitaria. Si mormora che le altre emittenti siano pronte ad azioni legali se la pubblicazione dei dati dovesse essere bloccata.

MARIO ORFEO RADIORAI MARIO ORFEO RADIORAI

 

Gli addetti ai livori parlano di un'intesa sottobanco tra la Rai (Radiorai) e Mediaset per fermare la pubblicazione dei dati d'ascolto: a farne le spese – qualora fossero resi pubblici – sarebbero le poltrone dei dirigenti della radio di stato e quella dell'ad di Radio Mediaset, Paolo Salvaderi. Cosa hanno da dire Mario Orfeo e Pier Silvio Berlusconi?

sinisi nicola sinisi nicola

 

 

 

  1. RADIO ASCOLTI ANCORA NEL CAOS - PER ALCUNE EMITTENTI SCOSTAMENTI DEL 30% TRA I DATI DI GFK E IPSOS

Claudio Plazzotta per “Italia Oggi

 

I destini di investimenti pubblicitari pari a 400 milioni di euro nel 2017 sono nelle mani di un gentile impiegato che, alla segreteria di Ter-Tavolo editori radio, risponde: di non sapere quando verranno resi pubblici i dati della indagine Ter sugli ascolti radiofonici (quelli del terzo trimestre luglio-settembre dovevano essere consegnati ieri agli editori); di non sapere quando sarà messo in linea il sito internet di Ter, dove saranno pubblicati i dati; di non poter rivelare neppure il segretissimo dominio web del sito di Ter, visto che ancora non esiste e nessuno sa dove andare a cercarlo (il dominio Ter.it, ad esempio, appartiene alla Tecno elettrica Ravasi, azienda che si occupa di carrelli elevatori).

 

Comunque, in base a quanto ricostruito da ItaliaOggi, i dati del semestre aprile-settembre 2017 dovrebbero essere resi pubblici oggi, sul nuovo sito di Ter. Il condizionale, tuttavia, resta d' obbligo perché ci sono una serie di criticità che pesano ancora su questa benedetta indagine sugli ascolti della radio.

pier silvio berlusconi radio mediaset pier silvio berlusconi radio mediaset

 

Innanzitutto, martedì 7 novembre, il gruppo Il Sole-24 Ore ha fatto pervenire a Ter una lettera di diffida a pubblicare i dati di ascolto.

È, probabilmente, una mossa dettata anche dalla particolare condizione del gruppo, sotto aumento di capitale, e che quindi preferirebbe tenere lontani eventuali fattori di fibrillazione (dati di ascolto più o meno premianti) in una situazione così delicata. Essendo però una mossa che potrebbe avere risvolti legali, qualcuno degli azionisti di Ter (i cui soci sono i principali editori del mondo radio) avrebbe voglia di prendere tempo, magari aspettando di parlare vis a vis nel consiglio di amministrazione già in calendario domani.

 

Ci sono poi gli enormi scostamenti, individuati da alcuni editori già nelle rilevazioni relative al trimestre aprile-giugno, tra i dati di ascolto raccolti dall' istituto di ricerche Gfk e quelli raccolti da Ipsos. Scostamenti che, per qualche emittente, oscillano del 30% in più o in meno. Il malcontento sulla qualità della ricerca, d' altronde, è emerso chiaramente in fase di dibattito da parte dei gruppi RadioMediaset, Kiss Kiss e Sole-24 Ore, e, in maniera un po' più indiretta, dal gruppo Radio Rai. Insomma, poli piuttosto importanti nello scenario radiofonico italiano, che chiuderà il 2017 con una raccolta pubblicitaria in crescita del 5%.

 

pier silvio berlusconi radio mediaset pier silvio berlusconi radio mediaset

Ulteriori problemi, infine, potrebbero essere rappresentati sia dalla uscita di scena di Silvio Siliprandi, manager di vertice e vicepresidente del gruppo Gfk da cui sta facendo le valigie, e che rappresentava un interlocutore fidato per tutti gli editori radiofonici, sia dalla limitata operatività del presidente di Ter, Nicola Sinisi, per motivi personali.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – MAI DIRE RAI: ANDATO A VUOTO IL TENTATIVO CON TAJANI DI ESSERE IN QUOTA FORZA ITALIA, AL FINE DI CONQUISTARE LA POLTRONA DI DIR. GEN., ROBERTO SERGIO HA PROVATO AD ADESCARE I MELONI DI VIALE MAZZINI CON LA RIDICOLA “CENSURA” A SERENA BORTONE – ROSSI, CHE AVEVA ISSATO SERGIO PRO TEMPORE A AD, SI SENTE “TRADITO” PER LE SUE TRAME DI RESTARE AL SUO POSTO – COME DIR. GEN., ACCANTONATO CIANNAMEA, LA LEGA RICICCIA MARANO MEZZOBANANO. TROPPO ESPERTO ED ABILE, NON E’ GRADITO A ROSSI (CHE NE FAREBBE A MENO DEL DIR. GEN.) - COMUNQUE, DA QUI A LUGLIO, TUTTO PUO' CAMBIARE…

DAGOREPORT – ELLY SCHLEIN, UNA DONNA SOLA AL COMANDO DI UN MANICOMIO: NON ASCOLTA PIÙ NESSUNO E HA ESAUTORATO LA SEGRETERIA E DISINNESCATO LE CORRENTI - A SPACCARE IL PD, ALLA SVALVOLATA ELLY SI E' AGGIUNTO IL VANESIO MAURIZIO LANDINI CON IL REFERENDUM SUL JOB ACT: IL SINDACALISTA (A TEMPO PERSO), IN BARBA A CONTE, SOGNA DI DIVENTARE LUI IL FEDERATORE DELLA GRANDE SINISTRA: PD E M5S PIU' AVS (VIA IL CENTRO CATTO-DEM) – GOFFREDO BETTINI AL LAVORO: INVECE DI TROVARE UN BUON DOTTORE, CERCA UN FEDERATORE ALLA PRODI PER UN NUOVO "ULIVO" E DI UN 40ENNE CHE POSSIEDA LA LEADERSHIP PER SGONFIARE LE SMORFIE DELLA MELONA (RICCI, DECARO, NARDELLA, SALA) - GENTILONI-ONI-ONI? ASPIRA AL QUIRINALE! - INSOMMA, PER LA GIOIA DEL ''TRIO DUCIONI”, LA CROCE VERDE NON ARRIVERA' E IL MANICOMIO PD NON CAMBIERA' COPIONE: SCHLEIN RESTERA' AL SUO POSTO A FARE LE SUE INTELLIGENTI CAZZATE DE SINISTRA...

DAGOREPORT - LA DOMANDA E': DOVE SONO FINITI I SOLDI DELLA TANGENTOPOLI AL PESTO? C’ENTRANO QUALCOSA TUTTE QUELLE GITARELLE A MONTECARLO, PAESE DAL SISTEMA BANCARIO OPACO? - LEGA SALVA-TOTI: L’INCHIESTA DANNEGGIA LE CORONARIE DI SALVINI CHE VOLEVA IL FEDELISSIMO RIXI SUL TRONO DI PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA (TOTI E' AL SECONDO MANDATO) E GETTA OMBRE SUL DOPPIO PROGETTO DIGA DI GENOVA-PONTE SULLO STRETTO - LE RAGIONI DI NORDIO SULLA TEMPISTICA E LE INTERCETTAZIONI LUNGHE BEN 4 ANNI (SIC!) - MELONI VUOLE LE DIMISSIONI DI TOTI PER PAPPARSI LA LIGURIA, MA IL CARROCCIO SI OPPONE - LA MICCIA DELLE INDAGINI? LA TRASFORMAZIONE DI PORTO VENERE NELLA “CAPRI LIGURE”

FLASH – MENTANA PUÒ STARSENE TRANQUILLO A LA7: A DISCOVERY L'INFORMAZIONE NON INTERESSA. IL "NOVE" NON AVRÀ UN TG: AL MASSIMO, UN NOTIZIARIO IN COLLABORAZIONE CON CNN, UNA SORTA DI “ANSA ILLUSTRATA” (GLI AMERICANI AUMENTERANNO GLI INVESTIMENTI MA IN ALTRI AMBITI) - IN QUESTO CONTESTO, CHE FARA' TV8, IL CANALE SKY SUL DIGITALE? NELLE PROSSIME ORE CI SARÀ UNA RIUNIONE DI ALTO LIVELLO AI VERTICI DI COMCAST, PER CAPIRE SE L’EMITTENTE APRIRÀ UNA VERA COMPETIZIONE CON DISCOVERY. TRADOTTO: TIRARE FUORI I SOLDI O NO…