IL TALK SALVATO DA SALVINI - SELVAGGIA: “LA TV È INFESTATA DA 19 FORMAT POLITICI TUTTI IN CRISI DI SHARE. COME SALVARLI? BASTA FARLI CONDURRE ALL’UOMO UBIQUO: MATTEO SALVINI’’

Selvaggia Lucarelli per "Libero Quotidiano"

 

salvini matteosalvini matteo

Mi sono presa la briga di fare un censimento di talk show e programmi di politica presenti attualmente nei vari palinsesti per capire se l’eccesso di offerta è una sensazione o ci sono più programmi sulla politica che felpe truzze nell’armadio di Salvini e sono arrivata a una cifra precisa: diciannove.

 

Sì, avete capito bene. Esistono DICIANNOVE programmi in cui tutti i santi giorni si discute di patto del Nazareno, legge elettorale, possibili dimissioni di Napolitano e possibili dimissioni di Massimo Giannini perché se va avanti così, tra un po’ Ballarò verrà superato dalla replica de Il boss delle torte su Real time.

 

innocenzi announoinnocenzi announo

Eccoli: DiMartedì, Ballarò, Agorà, L’aria che tira, In mezz’ora, Omnibus, Coffee Break, Sky tg pomeriggio, Virus, Matrix, Porta a porta, Quinta colonna, Piazza pulita, Announo, La Gabbia, L’intervista di Maria Latella, Ottoemezzo, Bersaglio mobile, Lineanotte.

 

Immaginate che razza di inferno deve essere la vita di politici e opinionisti tv: svegliarsi tutti i giorni con diciotto redazioni che chiamano per averti nello speciale alluvioni con quelli di Virus che ti dicono «abbiamo il sindaco di Genova», la Saluzzi che rilancia: «Noi abbiamo il presidente della Liguria», Vespa che tira fuori l’asso: «Noi abbiamo 340 angeli del fango» e Del Debbio che si gioca il jolly: «Noi abbiamo solo le pale degli angeli del fango con cui potete liberamente prendervi a mazzate».

 

giannini 0giannini 0

Pare che per avere Renzi ospite in trasmissione, il premier indica settimanalmente una gara di selfie. Tutti i conduttori di talk sono invitati a inviargliene uno via whatsapp. Quello che riesce nella rara impresa viene peggio di lui in foto e a rinvigorire così la sua autostima vince. Ma passiamo al momento Ghisleri e vediamo i numeri.

 

Nell’ultima settimana Ballarò ha realizzato il 5,8 di share, esattamente quanto Quinta colonna di Del Debbio. DiMartedì ha realizzato il 5,5. Virus di Nicola Porro il 5,2. Announo il 4,5, Piazza Pulita il 4 e La Gabbia il 3,5. Come fa giustamente notare @nonleggerlo su twitter, tre anni fa Servizio pubblico arrivava al 32 per cento di share, che è più o meno il totale dello share dei talk elencati.

Luca Telese Luca Telese

 

Poi c’è Matrix, che è un caso a parte: fa il 13 % ma nessuno, neanche quelli che analizzano le curve dei talk politici, si ricordano mai che è regolarmente in palinsesto. Telese c’è ma nessuno se ne accorge, tipo il cecchino sul tetto mentre parla Obama.

 

In compenso Del Debbio c’è e si vede. Per sostituire Floris a Ballarò hanno fatto licenziare il povero Giannini da Repubblica offrendogli un contratto biennale e sborsando un milione di euro, poi arriva Del Debbio coi suoi quattro ospiti scalcagnati, un paio di risse da bar, collegamenti con le bocciofile e nemici dei partigiani,

Gianluigi Paragone Gianluigi Paragone

 

il tutto condito da bombe carta e cazziatoni assortiti del conduttore contro chiunque abbia un’idea di destra poco più a sinistra del Mein Kampf, e ottiene gli stessi ascolti di Giannini. Che diciamolo, davanti alla telecamera è disinvolto quanto un adolescente di fronte a Sasha Grey in slip. E che nonostante sia belloccio, telefoni a Brunetta piagnucolando o riesca a strappare Saviano alla concorrenza convinto che il giornalista si trascini dietro gli ascolti di Italia-Croazia, continua inesorabilmente a calare.

 

selvaggia lucarelli ci so fare anch io col gelatoselvaggia lucarelli ci so fare anch io col gelato

Poi ci sono gli ospiti. A destra, tramontata la favolosa epoca delle amazzoni (Biancofiore, Carfagna, Brambilla...) che tante soddisfazioni ci hanno regalato, sono arrivate le Lara Comi. E Lara Comi riuscirebbe a ammorbare il pubblico da casa pure se le calasse il vestito come alla Maya. La Santanchè è talmente disinnescata che ha smesso perfino di cotonarsi la cofana.

 

A sinistra danno tutti ragione a Renzi tranne Civati che purtroppo per i Floris & co riesce a mantenere un equilibrio pure se gli mettono contro tutta la Leopolda armata di rastrello. Gli unici ospiti che sono una garanzia in termini di rissa verbale sono Andrea Scanzi, particolarmente efficace contro le piddine tipo Picierno e Moretti ma anche contro Matteo Salvini che se potesse lo caricherebbe con i somali irregolari sul primo cargo diretto a Barawe.

 

la prima puntata di dimartedi di florisla prima puntata di dimartedi di floris

Oscar Farinetti, il quale non sopporta il km zero ma neanche i giornalisti a meno di 250 metri di distanza, visto che sorride a tutti -ospiti, conduttore, cameraman- ma appena qualcuno osa fargli una domanda su contratti di lavoro o simili, diventa l’Anticristo. Poi c’è la garanzia Brunetta, un uomo che non si è mai alzato da un talk senza aver sfanculato qualcuno e sempre con approfonditi dossier su stipendi dei conduttori (Fazio), curriculum giovanili (Floris) ma anche dicendo cose a casaccio a precari, giovani, pensionati, Fedez, Peppa Pig e la famiglia Griffin.

 

PAOLO DEL DEBBIO E MOGLIEPAOLO DEL DEBBIO E MOGLIE

E infine la star di ogni talk. L’erede del celodurismo, oggi divenuto viagra dello share. L’uomo ubiquo: Matteo Salvini. Colui che riuscirebbe a mettere sotto col suv un inviato della Gazzetta di Parma mentre è ospite di Porta a Porta, chatta con Tosi, disegna il nuovo logo della Lega, insulta tre parenti stretti della Boldrini e versa acciaio fuso per coniare la nuova moneta post-euro. Ecco, l’unico modo per salvare i talk politici dal calo di share non è invitare Salvini, ma farglieli condurre tutti e diciotto contemporaneamente. Matteo può.

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...