DALLA VIGNA AL TRIBUNALE, ALBANO CONTRO SLOW FOOD: ‘’TENDE EVIDENTEMENTE A DETERMINARE, MA SENZA ALCUN ESITO, UN PUBBLICO DISCREDITO A DANNO DELLA MIA CORRETTEZZA IMPRENDITORIALE”

Il prezzo dei miei vini che sono ormai venduti ed apprezzati da anni in molti paesi del mondo, è stato intenzionalmente e temporaneamente ridotto per avvicinare nuove fasce di consumatori ai miei prodotti in particolare e a tutti i prodotti analoghi in generale. - -

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Dichiarazione di Albano inviata a Dagospia

 

“Le affermazioni rese dalla Associazione SLOW FOOD secondo cui la mia azienda vinicola, praticando prezzi troppo bassi rispetto a quelli applicati da altre aziende, violerebbe le norme della concorrenza lecita, tende evidentemente a determinare, ma senza alcun esito, un pubblico discredito a danno della mia correttezza imprenditoriale.

 

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         Ho, al riguardo, incaricato lo studio dell’avv. Giorgio Assumma di Roma affinchè compia tutte le iniziative idonee a tutelare il mio buon nome e la mia onestà.

 

         Il prezzo dei miei vini che sono ormai venduti ed apprezzati da anni in molti paesi del mondo, è stato intenzionalmente e temporaneamente ridotto per avvicinare nuove fasce di consumatori ai miei prodotti in particolare e a tutti i prodotti analoghi in generale.

 

SLOW FOOD SLOW FOOD

         Dovrei ricevere un ringraziamento da quanti dicono di avere a cuore le sorti della nostra industria vinicola, piuttosto che ricevere critiche infondate ed ingiuste, tra l’altro esposte nella forma dell’insulto e del dileggio”.

 

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