1- FRECCERO DESCRIVE IL NUOVO CAMPO DA GIOCO: “È UN TERREMOTO: SIAMO PASSATI DA TEMI COME ESCORT E CONSUMI, ALLA DRAMMATURGIA DELL’ANGOSCIA SULLO SPREAD E SUI DILEMMI DELLO SVILUPPO. CAMBIA TUTTO PER LA POLITICA E PER L’INFORMAZIONE ” 2- “LA DRAMMATURGIA DELLO SPREAD HA SOSTITUITO L’INFOTAINMENT. LE FIGURINE DEL CALCIATORE E DELLA ESCORT, DELLA VELINA E DEL CANTANTE SONO SOSTITUITE DAL LAVORATORE E DAL CASSINTEGRATO. LA DIALETTICA PRIMARIA NON È PIÙ DESTRA E SINISTRA, MA POTERE-ANTIPOTERE. PERCHÉ IL LAVORO NON C’È PIÙ E COMINCIAMO A RENDERCI CONTO CHE LO SPETTACOLO NON PUÒ SOSTITUIRE LA PRODUZIONE. E ANZICHÉ OCCUPARSI DEI CASTING, LE FAMIGLIE DEVONO FARE I CONTI CON LA SOPRAVVIVENZA”

Luca Telese per Il Fatto

"È un terremoto: siamo passati da temi come escort e consumi, alla drammaturgia dell'angoscia sullo spread e sui dilemmi dello sviluppo. Cambia tutto per la politica, ma - soprattutto - per l'informazione e per il giornalismo". Carlo Freccero, come tutti sanno, non è solo il direttore di Rai4, ma uno dei massimi esperti italiani di comunicazione mediatica. Freccero ama la provocazione e l'iperbole e quando parla del giornalismo televisivo nell'era del post Berlusconi ipotizza il passaggio a una nuova stagione.

Freccero, proviamo a spiegare cosa sta cambiando nella nostra tv?
La prima cosa che si nota è il cambiamento di agenda. Sembra passato un secolo, anni luce, da quando il Parlamento, in piena crisi economica internazionale, era impegnato a votare sul caso Ruby e sulla sua credibilità come nipote di Mubarak.

E questo perché, secondo te?
Il governo di oggi rientra nei ranghi della modernità e restituisce al potere il suo legame con il sapere.

Basta questo?
Non sto facendo un ragionamento politico, ma una constatazione. Oggi il premier è autorevole e competente, mentre Berlusconi tendeva a mimetizzarsi con l'uomo qualunque.

Cosa intendi?
La filosofia di Berlusconi, parlo delle intenzioni, era inclusiva. Aveva l'aspirazione di comprendere tutti gli italiani nel suo racconto.

E oggi, invece?
Il tempo dei tecnici e dei sacrifici sposta tutto il contendere su chi deve essere escluso o incluso dal benessere.

Anche nel rapporto con i poteri Berlusconi puntava all'inclusione ...
In realtà aveva colonizzato ogni settore del Paese, dall'economia alla cultura e alla comunicazione, e quindi sommato ogni forma di potere nella sua persona.

La tv era metafora di questo?
Per usare termini catodici possiamo dire che Monti ha l'autorevolezza del primo servizio pubblico televisivo: è pedagogico e "sobrio", mentre Berlusconi era l'espressione della sua televisione commerciale, divertente, disimpegnata, costruita direttamente dal pubblico.

Abbiamo parlato per venti anni di veline e di propaganda...
E oggi invece torna al centro del dibattito un tema da tempo rimosso: il lavoro. Le figurine del calciatore, della escort, della velina e del cantante sono sostituite dal lavoratore e dal cassintegrato, proprio perché il lavoro manca.

Se è cosi i talk show sono impreparati...
E infatti tornano in forma drammatica perché il lavoro non c'è più e cominciamo a renderci conto che lo spettacolo non può sostituire la produzione. E anziché occuparsi dei casting, le famiglie devono fare i conti con la sopravvivenza quotidiana.

Però la Lega torna allo spartito dei puri e duri.
Ieri era vitale, oggi anacronistico.

Perché?
Come tutti i movimenti dialettici continua ad avanzare ritornando al passato, ma si torna al passato in forme nuove. Questo governo è autorevole come il governo di una Repubblica normale e ha la freschezza che gli è conferita dal tornare alla normalità dopo due decenni di puro spettacolo. Quello che ieri era noioso è oggi credibile perché siamo stanchi di un governo la cui comunicazione era paradossalmente sempre all'opposizione e in cui una vera opposizione era assente.

Pensi che la protesta non paghi?
No. La Lega deve recuperare le proprie radici di contestazione ruspante, replicando in Parlamento le manifestazioni eccessive che, alle proprie origini, esibivano nelle piazze e nei talk show come Profondo Nord di Lerner. Ma se ieri la loro protesta poteva apparire volgare, ma vitale e nuova, oggi appare falsa, semplicemente fuori luogo.

Cosa consiglieresti, allora, ai politici?

Provo a dire per immagini: ritornano la centralità della competenza e dell'intelligenza, a scapito della bellezza, spesso costruita dal bisturi. Sino a ieri improbabili parlamentari ci impartivano dai media la lezione che, per una donna, la bellezza è l'unico valore, citando inconsapevolmente il discorso di Marylin Monroe ne Gli uomini preferiscono le bionde.Oggi tutto questo appartiene a un remoto passato.


Sembra che i tecnici siano tutti rose e fiori, per te.

Sto descrivendo il nuovo campo da gioco. Non lo esalto. Certo è che la Fornero a sinistra, battezzata dalle sue lacrime mediatiche e Passera per il centrodestra, sono due potenziali Papi neri del futuro.

E Monti?
Un potenziale presidente della Repubblica, anche nella cifra con cui comunica.

E la cosiddetta Casta?
Non comunica più. È incapace di capire la complessità. Il talk show che era il luogo della Casta e della semplificazione invecchia di colpo.

La sinistra è compresa in questa tua analisi?
Da un lato emerge il pensiero tecnocratico, dall'altro quello radicale. Ma solo se sorretto da analisi e risposte. Quello che è in mezzo si è obsoletizzato.

Esempio?
La drammaturgia dello spread ha sostituito l'infotainment. La dialettica primaria non è più destra e sinistra, ma potere-antipotere.

Il Potere economico prevale su quello politico, non è detto che sia un bene.
È vero. Ma per questo l'oppositore e l'indignato devono essere competenti, non tifosi. Toni Negri ha da dire più dei Cobas. Sai che la finanziarizzazione è iniziata nel 1979, assieme alla tv commerciale?

E adesso che il processo arriva a compimento?
La democrazia rappresentativa delegata per procura ai poteri politici viene spazzata via. La televisione che è sismografo di tutto ha corroso la Casta e l'oppositore ideale deve essere come il Pci parlamentare di una volta, competente e autorevole.

I tg e Vespa contano come prima?
Se Monti avesse presentato la manovra da Vespa prima di passare dal Parlamento sarebbe stato un errore clamoroso. Dal punto di vista comunicativo la cornice quasi funerea della nuova sala stampa è stata un set perfetto per illustrare la Finanziaria lacrime e sangue. Finito il tempo degli scudieri e delle amazzoni berlusconiane vedo già i nuovi Richelieu, come Giarda.

Tutto bene, allora?
No, affatto. Sta emergendo tutta la crudeltà del pensiero unico, liberista ed escludente. Solo che se lo vuoi raccontare, o abbattere, devi riscrivere tutti i codici e tutte le mappe.

 

vespa berlu contratto con gli italiani GetContent asp jpegfreccero GetContent asp jpegaltan escort MARIO MONTI DA VESPABerlusconi da vespaBERLUSCONI-RUBYCaricatura-Silvio-Berlusconi-e-Nicole-Minetti-berlusconi vespa ing86 scioperocasta GetContent asp jpegDebbie Castaneda BERLUSCONI TARANTINI ESCORT E BISOGNOSI Elsa Fornero e Corrado Passera

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…