IL SACRO BORDELLO - LA COMMISSIONE CARDINALIZIA DI VIGILANZA SULLO IOR SI SPACCA: I PORPORATI TAURAN E NICORA HANNO CONTESTATO LA SFIDUCIA AL PRESIDENTE OPUS DEI GOTTI TEDESCHI - TAURAN FA PARTE DELL'ALA DIPLOMATICA NEMICA DI BERTONE CHE RIDIMENSIONO’ L'AUTHORITY ANTIRICICLAGGIO DI NICORA. UNO DEI MOTIVI CHE HA PORTATO GOTTI TEDESCHI A SCONTRARSI CON BERTONE, FINO ALLA SUA CACCIATA…

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Gian Guido Vecchi per il Corriere della Sera

Di per sé, almeno in teoria, non sarebbe una cosa complicata: il board dello Ior caccia il presidente e la superiore «commissione cardinalizia di vigilanza» ratifica la decisione. Se è d'accordo, ovvio. Solo che l'accordo non c'è, i cardinali sono divisi: due di essi, si dice, hanno rifiutato ieri mattina di votare il provvedimento sostenuto dal segretario di Stato Tarcisio Bertone per chiudere la partita. Nulla di fatto.

GOTTI TEDESCHIGOTTI TEDESCHI BENEDETTO XVI E GOTTI TEDESCHIBENEDETTO XVI E GOTTI TEDESCHI

lo scontro sulla destituzione del presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi - «sfiduciato» otto giorni fa, con una nota di durezza inaudita, dal Consiglio di sovrintendenza dell'istituto - è tutto in una frase che mormorava ieri un alto prelato: «Vede, ci sono ancora persone che non vanno contro la propria coscienza e morale, perché credono alla vita eterna».

La notizia è filtrata dalle Mura leonine prima che il segretario di Stato Tarcisio Bertone apparisse sorridente alle spalle di Benedetto XVI a Milano, ieri pomeriggio. Un'immagine rassicurante, come una conferma della «fiducia ai miei più stretti collaboratori» che il Papa ha assicurato mercoledì.

Non avviene quasi mai che il segretario di Stato accompagni il Pontefice nei suoi viaggi in Italia. Già si diceva si fosse aggiunto all'ultimo momento. Ma è stato lo stesso padre Federico Lombardi a precisare: «La presenza del cardinale nel seguito era prevista da tempo: questo viaggio ha un carattere internazionale, è l'incontro mondiale delle famiglie».

TREMONTI E BERTONETREMONTI E BERTONEAttilio NicoraAttilio Nicora

In ogni caso, il sorriso di Bertone velava la sua preoccupazione. La Santa Sede nega ci sia stata una «riunione» della commissione cardinalizia e ammette soltanto una «consultazione» tra i cardinali. Comunque la si voglia definire, resta il fatto che è la seconda in una settimana.

Venerdì scorso, all'indomani della destituzione di Gotti Tedeschi, la commissione si era riunita per «trarre le conseguenze» della sfiducia, come diceva il board. Lungi dal trarre conseguenze, si era atteso invano tutto il giorno un comunicato: non avevano trovato neppure l'accordo sul testo, cosa senza precedenti.

La commissione di vigilanza è composta di cinque cardinali: oltre a Bertone, che la presiede, ne fanno parte Attilio Nicora, presidente dell'Autorità di informazione finanziaria; Jean-Louis Tauran, presidente del pontificio consiglio per il dialogo interreligioso; più l'indiano Telesphore Placidus Toppo e il brasiliano Odilo Pedro Scherer. Gli ultimi due sono nei loro Paesi.

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Quanto a Tauran e Nicora, si racconta, hanno contestato il comportamento del board. E ieri hanno mantenuto il punto: nessuna ratifica della sfiducia a Gotti Tedeschi. Del resto Tauran fa parte dell'ala diplomatica che guarda con diffidenza al segretario di Stato. E Nicora ha sostenuto fino all'ultimo la prima versione della legge antiriciclaggio, poi modificata con un decreto che il 25 gennaio ha ridimensionato l'Authority che presiede. Uno dei motivi che ha portato Gotti Tedeschi a scontrarsi con Bertone, fino alla sua cacciata.

 

 

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