Da “il Giornale”
Si riaccende lo scontro nella Lega su Tosi, il sindaco di Verona che ha rotto con la Lega dopo lo scontro sulle liste in Veneto. A scatenare la nuova polemica è Dagospia, che rivela che il sito tosipresidente.it è stato registrato il 17 febbraio, cioè ben un mese prima del faccia a faccia che ha portato all'uscita di Tosi dal Carroccio.
Non solo, «quando le agenzie della Lega sono andate dai concessionari a prenotare gli spazi per le affissioni - scrive Dagospia - hanno scoperto che gli emissari di Tosi avevano già prenotato gli spazi da metà gennaio». Insomma una piano studiato da tempo e fatto scattare da Tosi col pretesto del diktat sul commissariamento della Lega in Veneto, questo il sospetto rilanciato dall'indiscrezione.
Sospetto che in pochi minuti rimbalza tra i vertici della Lega, a cominciare da Matteo Salvini, e diventa la prova del tradimento premeditato dal sindaco di Verona. «Ho letto la notizia che il signor Tosi avrebbe prenotato i suoi spazi elettorali e depositato il suo nome ben prima dell'uscita dalla Lega: per dovere di cronaca e onestà intellettuale, se qualcuno aveva già deciso di rompere e abbracciare Alfano poteva dircelo prima e non farci perdere tempo» dice il segretario federale ai microfoni di Radio Padania.
FLAVIO TOSI MATTEO SALVINI ROBERTO MARONI jpeg
Anche Maroni rilancia su Facebook i rumors sulle manovre di Tosi, finché il sindaco non è costretto a rispondere. «È l'ennesima balla di Salvini. Il contratto per affiggere i miei spazi elettorali è stato siglato questa mattina. Mentre sulla bufala del sito tosipresidente pronto da un mese, quel sito non è nella mia disponibilità, come ha spiegato anche Alessandro Scardino», cioè la persona che ha registrato il dominio a febbraio.
DOMINIO DEL SITO TOSI PRESIDENTE
E che così spiega la vicenda: «Da anni acquisto domini internet a titolo personale o per la mia società: è la cosa più normale, si prova ad anticipare i tempi, a volte va bene altre no. Il comitato elettorale di Tosi ha comunicato che utilizzeranno un'altra agenzia e quindi abbiamo già iniziato la procedura per la cessione del sito. Sono processi normali per chi fa questo lavoro, forse meno per chi non ne conosce le modalità».