UNA FREGATURA CHIAMATA BREXIT – AD UN ANNO DALL’INIZIO DEL NEGOZIATO, LONDRA SI TROVA PIU’ POVERA PER 550 MILIARDI DI EURO. L’ECONOMIA RALLENTA. FINITE LE RISERVE ESTERE: DA UN SURPLUS DI 469 MILIARDI DI STERLINE AD UN DEFICIT DI 22 MILIARDI

-

Condividi questo articolo


 

Filippo Mastroianni per il Sole 24 Ore

 

BREXIT PASSAPORTO BREXIT PASSAPORTO

L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, è sicuramente stato uno degli argomenti più discussi dell’ultimo anno. In attesa di capire come si concluderà il processo che darà attuazione politica alle scelte degli elettori, secondo le modalità previste dall’articolo 50 del trattato sull’Unione Europea, i primi dati sull’economia britannica a un anno dalla consultazione mostrano un percorso a due velocità.

 

COSA DICONO I GIORNALI IN UK

theresa may firma la richiesta secondo l articolo 50 theresa may firma la richiesta secondo l articolo 50

La Gran Bretagna si è ritrovata da un giorno all’altro più povera per 490 miliardi di sterline, circa 550 miliardi di euro. Una cifra spaventosa emersa dopo che l’Ufficio nazionale di statistica (Ons) ha ricalcolato la ricchezza del Paese scoprendo che erano stati sovrastimati gli asset internazionali. E’ quanto si legge sul Daily Telegraph, fra l’altro quotidiano molto vicino al governo conservatore di Theresa May, che sottolinea come non sia rimasta una riserva di asset stranieri da utilizzare per proteggere l’economia nazionale contro i rischi della Brexit.

 

BREXIT BREXIT

In dettaglio, secondo i calcoli rivisti da parte dell’Ons, la posizione patrimoniale netta sull’estero del Regno Unito è passata da un surplus di 469 miliardi di sterline a un deficit di 22 miliardi: una differenza che corrisponde a un quarto del Pil britannico.

 

LE PREVISIONI DELL’FMI

L’economia mondiale si rafforza, grazie anche a un primo semestre che è andato meglio del previsto nei Paesi industriali e, per la prima volta dalla crisi globale scoppiata nel decennio scorso, cresce in modo sincronizzato, tanto da indurre il Fondo monetario internazionale a un’ampia revisione al rialzo delle sue previsioni.  L’espansione globale sarà, secondo l’Fmi, del 3,6% nel 2017 e del 3,7% nel 2018, in entrambi i casi ritoccata dello 0,1% rispetto alle stime di luglio. L’Eurozona crescerà del 2,1 e dell’1,9%, con una revisione al rialzo dello 0,2 per ciascun anno.

brexit boris johnson brexit boris johnson

 

«Il buon momento dell’economia rappresenta un’opportunità – ha detto il capo economista dell’Fmi, Maurice Obstfeld – per fare le riforme. È una finestra che non resterà aperta per sempre». La congiuntura favorevole dovrebbe inoltre indurre i Governi dei Paesi ad alto debito pubblico a moltiplicare gli sforzi per ridurlo. Fra i Paesi a cui l’Fmi ha tagliato le stime rispetto ad aprile ci sono gli Stati Uniti, dove prevale l’incertezza sulla politica economica, e il Regno Unito, dove l’impatto del referendum per l’uscita dalla Ue comincia a farsi sentire sull’economia

 

COSA DICONO I DATI OCSE

Una crescita della spesa dei consumatori si è registrata prima di Natale dello scorso anno. I prezzi di beni e servizi sono però aumentati molto più rapidamente dei salari, portando difficoltà nel 2017. La crescita della spesa è quindi rallentata molto.

 

brexit 6 brexit 6

Nonostante una crescita registrata nell’ultimo trimestre rispetto al Q2 (+0.3% rispetto al +0.21% dello scorso trimestre), la Gran Bretagna rimane in fondo al gruppo. Anche l’avvio dei negoziati tra Gran Bretagna e UE non ha modificato in maniera netta il trend. In Gran Bretagna la crescita del PIL dopo la Brexit ha registrato un deciso rallentamento. Quello che appare evidente quando confrontiamo il PIL del Regno Unito con quello degli altri paesi del G7 è che, nell’ultimo trimestre, il PIL del Regno Unito, pur continuando a crescere, è comunque classificato saldamente ultimo tra i paesi del G7. Una posizione mai occupata negli ultimi 3 anni. Il tasso di crescita è dunque cresciuto del +0.3% nel secondo trimestre, rimanendo però notevolmente più lento rispetto alla media dello 0.5% che la Gran Bretagna raggiunse nel 2010.

regina elisabetta brexit regina elisabetta brexit

 

Oggi sembra ancora decisamente presto per tratte conclusioni sulla Brexit ed è prematuro dire che l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea abbia realmente danneggiato le prestazioni dell’economia UK. La certezza è il registrarsi del secondo deludente trimestre, che aumentano le preoccupazioni sulle prospettive future.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

EURO-SCENARI – AVVISATE GIORGIA MELONI DETTA ''GIORGIA'': I VOTI DI FDI NON SARANNO DETERMINANTI PER URSULA - SECONDO TUTTI I SONDAGGI, SENZA SOCIALISTI NON C’È MAGGIORANZA (IL "MAI CON PSE" DELLA DUCETTA AVRA' FATTO FELICI I CONSERVATORI DI ECR MA, PER ORA, L'HA TAGLIATA FUORI DALLA STANZA DEI BOTTONI) – LO STATUS QUO ATTUALE (PPE, PSE, LIBERALI) REGGE MA PERDE PEZZI. CON I VERDI URSULA POTREBBE NAVIGARE TRANQUILLA, MA SCONTENTEREBBE L’ALA DESTRA DEL PPE – LA STRATEGIA DI URSULA: TRASFORMARE IL VOTO DEL 9 GIUGNO IN UNA "CHIAMATA ALLE ARMI" CONTRO LA RUSSIA E CREARE UNA COMMISSIONE DI "UNITÀ CONTINENTALE" CON DENTRO TUTTI I PARTITI FILO- ATLANTISTI, MELONA COMPRESA…

SERVA ITA-LIA! - ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO NON È ANCORA STATO DIGERITO IL FASSINO-GATE CHE ARRIVA ZUCCHERO. QUESTA MATTINA, MENTRE TUTTI ERANO IN FILA PER IL VOLO ROMA-MIAMI DI ITA, IL “DOLCIFICANTANTE" SI È PRESENTATO CON IL SUO STAFF ED È PASSATO DAVANTI A TUTTI, COMPRESE LE PERSONE IN CARROZZINA, TRA I MUGUGNI E LE INCAZZATURE DEGLI ALTRI PASSEGGERI - ADESSO RITROVEREMO ZUCCHERO SU QUALCHE PALCO A CANTARE LE BALLATE POPOLARI E SFIDARE LE ÉLITE DEI RICCONI? - LA PRECISAZIONE DI ZUCCHERO

DAGOREPORT - PERCHE' LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE SARANNO LE PIU' IMPORTANTI DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI? PERCHE' DIVENTERANNO UN REFERENDUM DEI 27 PAESI PRO O CONTRO LA RUSSIA - CON L'INCOGNITA DEL VOTO USA (SE VINCE TRUMP, L'EUROPA RESTA ABBANDONATA A SE STESSA), PER I LEADER DI BRUXELLES LA GEOPOLITICA SCALZERA' IL DUELLO DESTRA-SINISTRA - NON SOLO GRANDEUR FRANCESE, LE PAROLE DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA SONO ANCHE UN TENTATIVO DI RISALIRE NEI SONDAGGI (15%) CONTRO MARINE LE PEN AL 30% 

- L'IMPRUDENZA DELLA MELONA ("MAI CON I SOCIALISTI'') COSTA CARA: SCHOLZ E COMPAGNI FIRMANO UN DOCUMENTO CHE IMPEGNA URSULA A NON ALLEARSI COI CONSERVATORI DI GIORGIA - MA PER LA DUCETTA C’È ANCORA UNA SPERANZA: PUÒ RIENTRARE IN PARTITA SE DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO CI SARÀ LA CHIAMATA “ALLE ARMI” DI TUTTI I PARTITI ATLANTISTI DELL'UNIONE EUROPEA

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"