calais 000578-453_964x402

GRAN BRETAGNA, GRAN ROGNA - L’OPPOSIZIONE POPOLARE ALL’IMMIGRAZIONE, GIÀ MOLTO ALTA, CONTINUA AD AUMENTARE E CAMERON CERCA DI CAVALCARE L’ONDA POPULISTA - PER RESTARE VUOLE CONCESSIONI “SOSTANZIALI” DAI SUOI PARTNER DELL’UNIONE

27 migranti in un camion italiano a londra  627 migranti in un camion italiano a londra 6

John Lloyd per “la Repubblica”

 

La Gran Bretagna è il ragazzo cattivo dell’Unione europea, e lo è fin da quando entrò a farne parte. Alla sua domanda di adesione, il presidente francese Charles de Gaulle pose il veto due volte, nel 1963 e nel 1967, arrivando a definire la Gran Bretagna «un’isola insignificante sperduta in mezzo al mare », che preferiva interessarsi più agli Stati Uniti che all’Europa. Alla fine, tuttavia, nel 1973 la Gran Bretagna è riuscita a farvi ingresso, e negli ultimi 42 anni ha esasperato i suoi partner dell’Ue chiedendo un trattamento speciale.

 

27 migranti in un camion italiano a londra  427 migranti in un camion italiano a londra 4

Tra gli stati più grandi, è l’unico dell’Ue a non aderire agli Accordi di Schengen, l’unico a non avere l’euro, l’unico a non volere “più Europa”, bensì “meno Europa”. Alla fine del 2017 si esprimerà in un referendum pro o contro il proseguimento della sua adesione all’Ue: il primo ministro David Cameron raccomanderà di votare “Yes” a favore dell’Ue soltanto se riuscirà a negoziare e conquistare alcune concessioni “sostanziali” dai suoi partner dell’Unione. Tali concessioni saranno finalizzate a restituire più poteri a Westminster, e indeboliranno di conseguenza il potere dell’Unione.

27 migranti in un camion italiano a londra  227 migranti in un camion italiano a londra 2

 

Nelle parole di Theresa May, ministro degli Interni, che ha scritto sul Sunday Times di ieri che le migrazioni interne dall’Unione alla Gran Bretagna sono ormai un problema insostenibile e devono essere notevolmente ridotte – si riflettono le opinioni e il comune sentire di quanti vogliono uscire dall’Ue.

 

Theresa May ha 58 anni ed è una donna ambiziosa, dura e intelligente, di gran lunga la politica più illustre del Gabinetto. Potrebbe diventare la candidata di punta della potente ala destra del suo partito, formato in maggior parte da euroscettici. Il suo editoriale di ieri è il tentativo di affrontare e risolvere un grande problema politico per il governo. E al contempo, è anche un segnale lanciato ai suoi colleghi affinché capiscano che lei è più inflessibile al riguardo dell’Unione, sia del primo ministro sia del Cancelliere.

27 migranti in un camion italiano a londra  127 migranti in un camion italiano a londra 1

 

La settimana scorsa la notizia secondo cui l’anno scorso l’immigrazione netta nel Regno Unito è stata di 330mila unità – benché Cameron avesse promesso che non avrebbe superato le 100mila – ha imbarazzato il governo. Come ha fatto notare May, gran parte degli immigrati proviene dagli stati membri dell’Ue e ha dunque il diritto di circolare e lavorare liberamente nell’Unione. Ma, secondo May, l’accordo di libera circolazione prevede solo la libertà di accettare un posto di lavoro che sia stato già offerto (e non la possibilità di andare a cercarlo).

 

La Confindustria britannica ha però confutato le sue argomentazioni, affermando che negare l’ingresso ai migranti dall’Ue sottrarrebbe ai datori di lavoro il personale di cui ha bisogno. E farebbe chiudere varie fabbriche.

 

david cameron e moglie samantadavid cameron e moglie samanta

Le esigenze del partito, tuttavia, scavalcano quelle dell’economia: l’opposizione popolare all’immigrazione, già molto alta, continua ad aumentare. Quando ha sollecitato i leader europei a «prendere in considerazione le conseguenze dell’immigrazione incontrollata sui salari, i posti di lavoro, la coesione sociale dei paesi-destinazioni finali; sulle economie e le società degli altri stati; e sulle vite e il welfare di quanti cercano di venire nel Regno Unito», Theresa May si è fatta portavoce dello zoccolo duro di quell’opposizione.

 

calais clandestini in transito  25calais clandestini in transito 25calais clandestini in transito  22calais clandestini in transito 22

Questa è l’occasione migliore per la leadership britannica di spuntare un accordo e modificare le regole dell’Ue, promuovendo quei cambiamenti che tutti i paesi ora stanno iniziando a prendere in considerazione, per esempio quelli che implicherebbero maggiori controlli alle frontiere e che reagirebbero anche alle preoccupazioni dell’estrema destra, sempre più popolare perché trae vantaggio dall’opposizione ai migranti.

 

La Gran Bretagna è il ragazzo cattivo dell’Ue da oltre quarant’anni, ma ora si presenta quasi come un caposcuola che chiede provvedimenti che gli altri paesi reputano impensabili, ma sui quali di fatto potrebbero essere costretti a pensare.

calais clandestini in transito  23calais clandestini in transito 23

(Traduzione di Anna Bissanti)

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”