IL SAPERE È D’ORO CON LE PILLOLE DI ILARIA SBRESSA – LA BELLA MOGLIE DEL DIRETTORE DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI DI MEDIASET ANDREA AMBROGETTI INTASCA 21 MILIONI 310MILA EURO DAL MIUR, IL MINISTERO PER L’UNIVERSITÀ E LA RICERCA, UNA VOLTA FEUDO DI MARIASTELLA GELMINI, PRODUCENDO VIDEO PER BAMBINI SU COME FUNZIONANO I SEMAFORI E QUALI SONO I GESTI DI UN VIGILE URBANO…

Condividi questo articolo


Fabrizio d'Esposito per il "Fatto quotidiano"

ANDREA AMBROGETTIANDREA AMBROGETTI

Ilaria Sbressa è una tosta e avvenente quarantenne che non si arrende mai. Se la sua Interattiva srl fallisce dopo il gigantesco flop di ABC, la tv fantasma della pubblica amministrazione ai tempi di Renato Brunetta, ecco la Interattiva media che punta a cinque milioni di euro del Miur, il Ministero per l'Università e la Ricerca, una volta feudo della lombarda Mariastella Gelmini. Cento pillole di sapere all'interno del progetto "Edoc@work 3.0", dal costo totale di 21 milioni 310mila euro.

ILARIA SBRESSAILARIA SBRESSA

La fetta più grande di questa torta, più grande persino di quelle per Hp e Olivetti, tanto per fare un esempio, è riservata all'azienda della Sbressa: cinque milioni e 100mila euro a fronte dei tre per Hp e i due e 200mila per Olivetti.

Una vera manna per questa rampante milanese che spicca tra i volti della banca degli amici (di centrodestra) alias la Bpm di Massimo Ponzellini, come ha documentato domenica sera Report, la trasmissione di Raitre. Ilaria Sbressa è già stata protagonista di ABC, il canale della pubblica amministrazione mai partito, di cui il Fatto Quotidiano ha scritto il 31 maggio scorso. Una vicenda con varie anomalie e che mette in luce la rete della donna, moglie di Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset e legato a Fedele Confalonieri.

ILARIA SBRESSAILARIA SBRESSA

Ma la specialità della casa di Interattiva sono le pillole audiovisive. Passate e future. In attesa di quelle di "Edoc@work 3.0", Report ha dato conto delle 12 vendute sempre al Miur, grazie ai soldi predisposti all'ultimo momento, prima di lasciare il ministero ai tecnici, dal portavoce della Gelmini, Massimo Zennaro: un milione e 300mila euro. Così alla Interattiva sono andati ben 730mila euro per far vedere agli studenti come funziona un semaforo e quali sono i gesti di un vigile urbano.

Ogni pillola dura tre minuti ed è costata mille euro, secondo quanto rivelato dai dipendenti di Interattiva (peraltro senza stipendio da due mesi mentre altri sono stati già licenziati), con immagini scaricate da Internet. Al Miur però sono state recapitate a 39mila euro l'una e con le spese di trasformazione il totale è di 520mila euro. Il resto per arrivare a 730mila proviene da sette format modello talk-show in cui per venti minuti si fanno domande, per esempio, sulla piramide alimentare.

ANDREA AMBROGETTIANDREA AMBROGETTI

Uno scandalo di banalità, che però ha consentito alla Sbressa di rimanere a galla dopo l'altro caso clamoroso di ABC. La catena che porta al Miur parte dal Consip, che cura per il ministero dell'Economia i servizi per il mercato elettronico. Il Consip ammette le pillole sul mercato e poi il tavolo di Miur e Ansas, Agenzia nazionale per l'autonomia scolastica, decide. A tutt'oggi i filmati prodotti in casa dalla Sbressa, persino nel bagno dove l'acustica è migliore, non sono stati ancora visti dagli studenti.

Mariastella Gelmini dal CorriereMariastella Gelmini dal Corriere

Sprechi che si sommano a sprechi nell'Italia della crisi. A Roma, la nuova sede di Interattiva è ai Parioli, in quella via delle Tre Madonne dove i lussuosi palazzi di Salvatore Ligresti danno ricovero, con affitti modesti, alla casta della politica, compreso il segretario del Pdl Angelino Alfano. La vecchia sede in piazzale delle Belle Arti è come scomparsa nel nulla, forse per spiazzare i creditori. L'Interattiva fallita, quella di ABC, aveva messo su il Consorzio Alphabet dove il 25 per cento era di Elea, emanazione delle Idi cattoliche (oggi in rosso) vicine al cardinale Bertone. I guai finanziari della Sbressa emergono dalle intercettazioni dell'inchiesta Bpm.

MASSIMO PONZELLINI DAL FATTOMASSIMO PONZELLINI DAL FATTO

Nota la telefonata in cui Antonio Cannalire, fedelissimo di Ponzellini, minaccia di morte un funzionario per dare 500mila euro alla Sbressa. A caldeggiare la pratica è il berlusconiano Paolo Romani, ministro delle Comunicazioni quando ABC diventa il canale di Brunetta. Alla fine alla donna vanno 300mila euro. In un'altra conversazione, Cannalire, la Sbressa, il marito Andrea Ambrogetti, Romani, Ponzellini si danno appuntamento per cenare "al solito posto" a Milano. La banca degli amici, appunto.

La Sbressa appare come una tosta. Il marito si interessa con Cannalire per un fondo ma due sms liquidano così il tentativo: "Si è offesa (la Sbressa, ndr) perché non è stata coinvolta. Lascia stare". Risposta: "No problem... siamo mariti". Al febbraio del 2012, la Interattiva aveva un'esposizione con la Bpm di 321mila euro con 20mila di rate in mora, mentre al settembre 2011 era di 261mila (sulla concessione dei 300mila). Per un cliente normale sarebbe già partito il pignoramento.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…