padoan gentiloni macron rohani

IL PROBLEMA DELL’ITALIA CON LE SANZIONI ALL’IRAN – LA PAURA È CHE MACRON OTTENGA ESENZIONI PRO PARIGI E ANTI ROMA CON UNA MORAL SUASION SU TRUMP – A GENNAIO IL MEF AVEVA INCARICATO INVITALIA DI ATTRARRE FINANZIAMENTI DA TEHERAN, SENZA TENER CONTO DELLE SANZIONI – TUTTO FERMO, SI ASPETTA DI SAPERE CHE NE PENSA BRUXELLES (E IL NUOVO GOVERNO)

Michele Arnese per www.startmag.it

 

GENTILONI PADOAN

Fatti e indiscrezioni su una recente riunione al ministero degli Esteri sul dossier Iran

È fermo il progetto dell’Italia, architettato dal governo Gentiloni, per sostenere imprese e banche italiane in Iran.

 

È quanto la constatazione che hanno avuto manager, capi azienda e banchieri che hanno partecipato nei giorni scorsi a una riunione sul tema al ministero degli Esteri, secondo le indiscrezioni raccolte da Start Magazine.

 

ROHANI BY BENNY

Si deve attendere, in altri termini, una posizione comune dell’Unione europea sull’Iran viste le sanzioni Usa annunciate da Donald Trump contro il regime iraniano e accolte con favore da Israele.

 

Anche se da ambienti diplomatici italiani − è stata l’impressione avuta da alcuni dirigenti di azienda presenti alla riunione − filtra il timore che la Francia possa riuscire ad avere esenzioni ad hoc grazie a un’azione di moral suasion di Macron con la Casa Bianca.

TRUMP IRAN SANZIONI

 

A gennaio, il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan, aveva controfirmato al Tesoro un accordo quadro di finanziamento fra Invitalia Global Investment e due banche iraniane, proprio a sostegno degli investimenti italiani.

 

Una decisione presa vista la riluttanza di Sace e Cassa depositi e prestiti (Cdp) sul dossier iraniano per non irritare gli Stati Uniti, è stata l’interpretazione pressocché unanime di addetti ai lavori e osservatori.

 

paolo gentiloni

C’è stato poi un decreto che ha attuato un articolo della legge di Stabilità 2018 sulla garanzia statale di 5 miliardi per le imprese che investono in Iran.

 

Ecco il progetto architettato dal Tesoro: creare una società per azioni controllata da Invitalia, l’agenzia statale per attirare investimenti stranieri, chiamata Invitalia Global Investment.

 

LOGO INVITALIA.jpeg

“Fin dall’articolo 1 del decreto è chiaro che il governo è consapevole che ci potranno essere problemi con le sanzioni”, ha scritto settimane fa Stefano Feltri, vicedirettore del Fatto Quotidiano.

 

Infatti nel decreto è specificato che “in considerazione dello specifico ambito in cui opera e dei diversi rischi legati all’esercizio delle funzioni a essa assegnate, Invitalia Global Investment opera quale entità indipendente e separata”. “Ma non è certo separata dallo Stato, visto che è autorizzata a rilasciare garanzie che sono il sogno di ogni imprenditore”, ha chiosato il Fatto.

 

Jeroen Dijsselbloem Piercarlo Padoan

La garanzia pubblica, infatti, copre “qualsiasi inadempimento da parte del debitore principale e/o di terzi co-obbligati e/o di terzi garanti, quale ne sia la ragione o la causa”.

 

Ma il progetto di Gentiloni e Padoan di fatto resta al palo. In attesa di una posizione della Commissione europea, più che del nuovo governo in Italia, è stata la conclusione della riunione a porte chiuse nei giorni scorsi alla Farnesina tra diplomatici, dirigenti ministeriali, esponenti istituzionali e capi delle aziende italiane pronte a investire in Iran anche sulla base di un accordo degli ultimi due governi italiani.

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...