SULL’EXPO SVENTOLA BANDIERA VERDE! MARONI NON ARRETRA E DIFENDE LA NOMINA DELL’AVVOCATO DELLA LEGA (E SUO PERSONALE): “NON VEDO CONFLITTI DI INTERESSI”. IL PD ALL’ATTACCO: “SCELTA SUGGERITA DA SALVINI?”

1 - IL GOVERNO CHIEDE SPIEGAZIONI SULLA NOMINA DI AIELLO

Alessia Gallione per “La Repubblica – Milano”

 

DOMENICO AIELLO DOMENICO AIELLO

Era stato anche il sindaco Giuliano Pisapia a esprimere perplessità sull’incompatibilità di Domenico Aiello, l’avvocato di Roberto Maroni che il governatore ha nominato nel Consiglio di amministrazione di Expo. Perché il fedelissimo del presidente della Regione è anche il suo legale nell’inchiesta sulle presunte assunzioni irregolari in Expo e Eupolis. Una vicenda in cui la stessa spa è risultata indagata. E ieri la questione è finita anche sul tavolo della prima riunione ufficiale del nuovo Cda.

 

A porla, con una comunicazione ufficiale spedita in precedenza, sarebbe stata la rappresentante del governo nel board. Che avrebbe chiesto spiegazioni. Anche se il caso, per ora, sarebbe stato archiviato: via libera, nessun conflitto. È stato lo stesso Aiello a liquidarla così: «La questione del presunto conflitto di interesse non era all’ordine del giorno, in ogni caso se ne è discusso brevemente e altri tra i presenti l’hanno liquidata come inesistente. Dunque pensiamo a fare bene il Primo Maggio con il contributo di tutti».

 

Roberto Maroni Giancarlo GiorgettiRoberto Maroni Giancarlo Giorgetti

È una tregua (armata) quella che sembra essere stata firmata ieri. Troppo importante pensare all’ultima settimana che separa via Rovello dall’inaugurazione del Primo Maggio a Rho-Pero. Impossibile aggiungere in questo momento altre polemiche a un percorso già carico di tensione. Ma il Pd, che in parlamento ha presentato anche un’interrogazione, anche in Lombardia continua a ritenere inopportuna quell’investitura.

 

E invoca un passo indietro. Ecco il segretario regionale dei Democratici Alessandro Alfieri che attacca: «La pervicacia di Maroni nel voler confermare la nomina di Domenico Aiello è ingiustificabile. La presenza del suo avvocato personale in Expo sarà fonte di evidenti conflitti di interesse e di continui imbarazzi nei confronti delle istituzioni italiane e internazionali. Maroni eviti ulteriori figuracce alla Lombardia e revochi subito Aiello».

GIULIANO PISAPIA E MARCO DORIAGIULIANO PISAPIA E MARCO DORIA

 

Quello di oggi è stato il primo Cda a cui ha partecipato l’avvocato: è lui l’unica new entry. Una riunione che è servita soprattutto per rinnovare l’incarico e i poteri di amministratore delegato a Giuseppe Sala. Dopo la legge sui compensi pubblici, però, è stato deciso anche di applicare il taglio allo stipendio del manager: era di 270mila euro a cui si aggiungeva in passato un bonus variabile a seconda dei risultati.

 

Quello sarebbe già scomparso dal maggio del 2014. Adesso il totale non potrà superare il tetto massimo di 240mila euro. Da quando? Su questo punto ci sarebbe un problema di interpretazione che dovrà essere chiarito con il ministero del Tesoro. Con la possibilità, se passerà la versione più restrittiva, che Sala debba anche restituire parte del compenso.

giuseppe sala giuseppe sala

 

 

 

2 - EXPO: MARONI, CASO AIELLO NON ESISTE, RESTERA' IN CDA

 (ANSA) - "Per me la questione non solo e' chiusa ma non si e' mai aperta. La nomina e' stata fatta e Aiello resta nel Cda". Cosi' il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, ha risposto sulla nomina del suo avvocato personale nella societa' Expo 2015. "Non rispondo alle polemiche, io faccio le cose - ha aggiunto in una conferenza stampa -. Abbiamo fatto preventivamente tutte le verifiche su eventuali ipotesi di conflitto d'interessi, che non esiste".

 

3 - EXPO 2015, GADDA (PD): NOMINA AVVOCATO LEGA SUGGERITA DA SALVINI?

(askanews) - "Roberto Maroni ha nominato l`avvocato della Lega e suo personale in Expo. Matteo Salvini, saltando come sempre da una trasmissione tv all`altra, a discapito del suo lavoro al Parlamento europeo, stavolta non ha nulla da dire? Ha suggerito lui la nomina al suo governatore?".

 

SALVINI E MARONI SALVINI E MARONI

Lo dichiara in una nota la deputata del Partito democratico, Maria Chiara Gadda. "Domenico Aiello - aggiunge - ha difeso la Lega nel caso Belsito e ha depositato, su indicazione del segretario Salvini, la rinuncia da parte della Lega a costituirsi parte civile contro l`ex tesoriere. Lo stesso Aiello è coinvolto nel caso che ha portato all`allontanamento da Milano del pm Robledo e difende Maroni nel procedimento su presunte pressioni per assunzioni in società proprio di Expo. Come si fa a non vedere l`evidente inopportunità di questa nomina?".

 

4 - EXPO. CARBONE: CON AIELLO UN CONFLITTO D' INTERESSI NEL CDA

lavori expo a 2 settimane dall inizio  9lavori expo a 2 settimane dall inizio 9

(DIRE) - "Sono gravi le dichiarazioni di Roberto Maroni. Il conflitto di interessi e la questione di opportunita' sulla nomina dell'avvocato Domenico Aiello in Expo sono evidenti a tutti, a una settimana dall'inizio dell'evento non si capisce perche' il governatore abbia voluto creare questa situazione inaccettabile. Aiello, oltre ad essere il legale della Lega e dello stesso Maroni, difende il presidente della Regione proprio in un procedimento riguardante l'Expo. Aiello, inoltre, si e' occupato del caso Belsito ed e' lui che ha depositato la decisione del segretario del Carroccio Matteo Salvini di non costituirsi parte civile nei confronti dell'ex tesoriere. Ora Domenico Aiello e' stato nominato dal governatore della Lombardia nel cda di Expo. Se non e' conflitto d'interessi questoà". Lo dice Ernesto Carbone, della segreteria del Partito Democratico.

expo armiexpo armi

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?