ULTIME DAL BELPAESE DEI “FIGLI DI” – IL PIDDINO LELLO DI GIOIA, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI CONTROLLO SULLA PREVIDENZA, HA UNA FIGLIA MAGICAMENTE ASSUNTA IN “POSTE VITA” -

Il politico pugliese, finito nei guai perché avrebbe fatto da mediatore con dei rapinatori per restituire il maltolto a un amico, è presidente della Commissione dal settembre 2013. La figlia è stata assunta in Poste nel febbraio seguente e da maggio è a tempo indeterminato. Papà intanto vigila anche su Poste Vita…

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Dagonews

 

Cuore di babbo non perde mai un colpo.  Soprattutto se il babbo in questione, come insegna l’ex ministro Lupi, ha qualche incarico pubblico per cui è buona norma stargli almeno un po’ simpatici. Se il figlio di Lupi, Luca, è stato piazzato a dirigere cantieri finanziati dal ministero del padre, indovinate dove lavora la figlia del deputato Lello Di Gioia, presidente della Commissione parlamentare di controllo sulla previdenza?

LELLO DI GIOIA 2 LELLO DI GIOIA 2

 

Socialista, pugliese (però eletto nelle file del Pd in Sardegna), deputato alla terza legislatura, il buon Di Gioia è proprio l’onorevole finito nelle peste dieci giorni fa perché, secondo un’informativa della polizia foggiana, avrebbe fatto da mediatore  con dei rapinatori per far restituire il maltolto a un amico.

 

Beh, babbo Lello è stato bravo a mediare anche con Poste Italiane per trovare un posto al sole per Silvia, la sua figliola. Lui è diventato presidente della Commissione il 26 settembre 2013,  e già nel febbraio 2014 la sua bambina è stata assunta alle Poste. Prima, con un contrattino a tempo determinato. Scaduto quello, a maggio, mentre tutti i colleghi venivano spediti a casa, la ragazza ha avuto un nuovo contratto a tempo indeterminato: infatti oggi è «specialista di sanità integrativa» presso Poste Vita spa». Praticamente un miracolo.

 

LELLO DI GIOIA LELLO DI GIOIA

Ma… Ma… Ma Poste Vita, la società-cassaforte del gruppo guidato da Francesco Caio, quella che ha piazzato centinaia di migliaia di polizze a centinaia di migliaia di ingenui vecchietti sparsi per l’Italia, non è proprio uno degli «enti gestori  di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale» su cui deve severamente vigilare la commissione guidata da Lello Di Gioia?

 

E l’amministratore delegato di Poste Vita, Bianca Maria Farina, non è quell’energica signora che viene spesso audita dalla commissione e che intrattiene rapporti frequentissimi col suddetto presidente Di Gioia?

 

FRANCESCO CAIO ALESSANDRO PROFUMO FRANCESCO CAIO ALESSANDRO PROFUMO

Meno male che il buon papà, sulla sua pagina Wikipedia, garantisce che, «da un punto di vista politico», è impegnato «soprattutto sul fronte della sicurezza dei cittadini e del contrasto alla criminalità e delle connivenze e dei rapporti con il livello politico». Magari qualcuno sulle connivenze potrebbe pensar male. E anche sui rapporti con il livello politico, magari alle Poste.

 

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