ZINGARETTI, ABBIAMO UN PROBLEMA - MAFIA CAPITALE IN REGIONE LAZIO: DOPO L’EX CAPO DI GABINETTO DEL GOVERNATORE, SI DIMETTE UN ALTRO ZINGARETTIANO: IL CAPOGRUPPO PD ALLA PISANA, MARCO VINCENZI (NON INDAGATO)

Valeria Pacelli per il “Fatto Quotidiano”

 

VENAFRO ZINGARETTIVENAFRO ZINGARETTI

Mafia Capitale di nuovo in Regione Lazio. Dopo l’ex capo di gabinetto di Nicola Zingaretti, Maurizio Venafro (indagato) ieri ha rassegnato le dimissioni Marco Vincenzi, capogruppo del Pd alla Pisana. Vincenzi non è iscritto nel registro degli indagati nell’indagine della procura capitolina.

 

A creargli problemi sono le frasi intercettate di Salvatore Buzzi: “Il milione e due di Gramazio (Luca, ndr), che deve andare sui municipi, sta diventando... è diventato un milione e otto perché seicento ce li ha messi pure Vincenzi”, dice il ras delle coop rosse svegliando l’ inte resse dei carabinieri del Ros che sospettano che il riferimento sia agli emendamenti regionali stanziati nella logica della spartizione dei municipi romani nel sodalizio.

 

MARCO VINCENZIMARCO VINCENZI

Illuminante in questo senso un’intercettazione tra Carminati e Buzzi. Quest’ultimo dice: “Noi abbiamo questa situazione qua: primo municipio 240, secondo municipio 340. Terzo qui è zero, serve la ricevuta di presentazione. Ce l’hai tu... Questo che c’hai gli originali”. Carminati si preoccupa: “E sono tutte, no mi hai dato pure a me gli originali. Pure a me copie”. Buzzi ribatte: “Beh gliele devi dare a Luca. Lui le presenta, a chi le do?”. Il Luca a cui si riferiscono, chiarisce poi il Ros, è il figlio, da venerdì agli arresti, del senatore Gramazio.

 

I conti fatti da Buzzi poi riprendono e tra una lamentela e l’altra di Carminati (“Io non faccio niente per anni e devo stare sempre in televisione, sui giornali”). Buzzi afferma: “Un milione e due meno 940 (...) 1200 meno 940 fanno 360, questo è Ostia più la parte di Vincenzi sempre per Ostia”. Nelle informative dei Ros la vicenda viene ricostruita ma i pm non avrebbero al momento trovato riscontri all’interessamento di Vincenzi.

VINCENZI BUZZIVINCENZI BUZZI

 

IL ROS è impegnato a districare una rete decisamente complessa. Tra gennaio e luglio 2014 “l’organizzazione criminale indagata, anche grazie ai rapporti con il presidente del X Municipio, Andrea Tassone, e con Paolo Solvi (definiti da Buzzi come “un mero esecutore” delle volontà di Tassone”), era riuscita ad aggiudicarsi, attraverso la Coop 29 Giugno, i lavori delle potature (per euro 400 mila) e della pulizia delle ‘spiagge’(un lotto da 350 mila)”.

 

L’11 luglio 2014, “mentre era in corso la definizione della gara relativa alla pulizia delle spiagge in parola, le attività tecniche facevano emergere la possibilità che il sodalizio potesse gestire un ulteriore finanziamento della Regione Lazio, pari a circa 1,2 milioni di euro, anche questi ottenuti grazie all’intervento del consigliere reginale Luca Gramazio: ‘Abbiamo preso un finanziamento da un milione e 2 fino a 2 milioni dalla Regione Lazio tramite Gramazio”. Tale somma sale poi a 1,8 milioni, annotano i Ros, “grazie a un ulteriore finanziamento di 600.000,00 euro, ottenuto attraverso l’intervento di Vincenzi”.

 

BUZZI VINCENZI 1BUZZI VINCENZI 1

Negli atti finiscono anche gli incontri tra Vincenzi e Buzzi. Uno il 12 settembre 2014 a Villa Adriana (Tivoli) “dove Buzzi consegnava a Vincenzi un foglietto”. E una cena annunciata da Buzzi: “ ‘Stasera vado da Vincenzi.. che è il padrone de Tivoli.. a cena e gli faccio un pompino.. poi vedemo se me riesce”. Ieri Vincenzi si è detto “assolutamente estraneo da qualsiasi responsabilità. Sono destituite di fondamento, quindi, le affermazioni di Buzzi.

 

VINCENZI 3VINCENZI 3

L’ho visto Buzzi due volte e nel corso degli incontri mi aveva chiesto di intercedere per far ottenere fondi a Ostia. Una richiesta alla quale non ho dato alcun seguito. Anche il Ros non ha trovato alcun riscontro”. E, in linea del Pd nazionale, incassa la solidarietà dei colleghi di partito.

nicola zingaretti foto lapressenicola zingaretti foto lapresseBettini e Zingaretti Bettini e Zingaretti

 

 

casa del cinema zingaretti foto lapressecasa del cinema zingaretti foto lapresseNicola Zingaretti Nicola Zingaretti Zingaretti abbraccia Marino Zingaretti abbraccia Marino Nicola Zingaretti e Ignazio Marino Nicola Zingaretti e Ignazio Marino

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”