patuelli padoan guzzetti visco

GRANDI APPLAUSI PER IL RITORNO IN SCENA DI VISCO. SÌ, DAI BANCHIERI! - OGGI ALLA GIORNATA DEL CREDITO IL GOVERNATORE PROMETTE: ‘DAREMO CONTO DEL NOSTRO OPERATO’ E SPECIFICA CHE LA ‘VIGILANZA RIDUCE LE CRISI MA NON LE ANNULLA’ - BANKITALIA PRECISA: NESSUNA PORTA GIREVOLE. I TRE ASSUNTI DA POPOLARE VICENZA NON AVEVANO VIGILATO SULLA BANCA

1. VISCO: DAREMO CONTO DEL NOSTRO OPERATO, VIGILANZA BANCHE RIDUCE MA NON ANNULLA RISCHI DI CRISI

Andrea Gagliardi per www.ilsole24ore.com

 

IGNAZIO VISCO

«La tutela del risparmio richiede stabilità monetaria e stabilità finanziaria; le decisioni e gli interventi della banca centrale e della vigilanza le perseguono con determinazione; sui comportamenti delle singole banche la supervisione è ferma e intensa. Del nostro operato non esitiamo a dare conto alle Istituzioni e al Paese». Lo ha dettto Ignazio Visco, in occasione della 93esima giornata del Risparmio dell’Acri (Associazione di fondazioni e casse di risparmio), in quella che è la sua prima uscita dal rinnovo del mandato.

 

Visco ha incassato l’applauso della platea, composta da banchieri ed esponenti delle fondazioni bancarie, quando il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti ha aperto i lavori dell’evento facendo a Visco le «sue congratulazioni» per la conferma al vertice di Bankitalia, ricordando come la nomina «sia avvenuta con polemiche di cui non avevamo certamente necessità». Ieri Visco si è recato al Quirinale per incontrare il presidente Mattarella, che ne ha sponsorizzato la riconferma come governatore di Bankitalia.

 

Visco: vigilanza banche riduce ma non annulla crisi

«La supervisione sulle banche riduce significativamente le probabilità che si verifichino crisi bancarie ma non può annullarla» ha affermato ancora il governatore della Banca d’Italia, spiegando che «gli accertamenti di vigilanza richiedono analisi accurate complesse» e «non possono far ricorso ai poteri che la legge riserva all'autorità giudiziaria e alle forze di polizia». Le banche, ha aggiunto Visco «sono imprese» e «anche in presenza di difficoltà la vigilanza non può sostituirsi agli amministratori».

PATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCO

 

Certo, ci sono stati «ritardi» e «tempi non brevi» nella soluzione delle crisi bancarie negli ultimi anni - ha ammesso Visco - e per questo «è necessario approfondire le cause che hanno determinato i ritardi e operare per rendere più rapide e procedura di gestione». Ma i ritardi, riflettono «i cambiamenti intercorsi sul piano regolamentare e la molteplicità di autorità e istituzioni».

 

«Su Npl bene approccio Bce graduale e calibrato»

Riferendosi all'addendum della Bce sui crediti deteriorati, che potrebbero sfociare in una calendarizzazione delle svalutazioni dello stock di Npl da parte delle banche, Visco ha evidenziato che «le iniziative volte a favorire la riduzione del peso delle attività deteriorate annunciate in occasione del Consiglio europeo dello scorso luglio vanno nella giusta direzione. Questo è anche l'obiettivo - ha spiegato il numero uno di via Nazionale - dell’introduzione, se graduale e ben calibrata, di un approccio temporale alle svalutazioni dei crediti deteriorati».

 

Il governatore ha poi assicurato che «nei prossimi mesi le operazioni di cessione e di cartolarizzazione già in corso e quelle annunciate di recente da più banche forniranno un ulteriore impulso alla riduzione dello stock di crediti deteriorati», che al netto delle svalutazioni già in essere «scenderebbero al di sotto dell'8% del totale dei prestiti nei primi mesi del 2018». Visco ha perciò invitato le banche, che «stanno rispondendo» alle richieste della Bce, a «proseguire il rafforzamento dei bilanci».

PADOAN GUZZETTI VISCO

 

«Giù risparmio famiglie italiane, peggio i giovani»

Il governatore ha anche ricordato che il «tasso di risparmio delle famiglie italiane, in passato elevato, è oggi inferiore a quello medio degli altri principali paesi dell’area euro» e che a essere colpiti di più sono stati i giovani a causa della disoccupazione. E ha spiegato che il risparmio delle famiglie «è diminuito dal 19 per cento degli anni novanta all’8,6% del 2016». Le cause sono i tassi bassi e i prestiti più facili, ma anche la «debolezza del reddito disponibile» e il tentativo delle famiglie di non tagliare i consumi. Il tutto anche se «il rafforzamento della ripresa prosegue anche da noi beneficiando delle riforme, delle condizioni dell'economia internazionale e dell’orientamento fortemente espansivo della politica monetaria» ha sottolineato Visco.

 

Padoan: su Npl confronto aspro

VISCO E MATTARELLA

Sui crediti deteriorati (Npl) il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha parlato nel suo intervento di confronto «anche aspro». Di qui la necessità, per la loro gestione, di «creare le condizioni perché le banche possano liberarsi di queste attività in condizioni e tempi ragionevoli, evitando trasferimenti di ricchezza a pochi soggetti privati». Padoan ha sottolineato anche che il recente miglioramento del rating italiano da parte di standard & Poor's, è «un riconoscimento degli sforzi del governo sul fronte degli Npl, della crescita, dell’occupazione e della stabilità».

 

Non a caso il 2017 è stato definito «un anno record per la quotazione in borsa delle imprese nazionali», che sono state «circa 40 e la nostra aspirazione è che il numero si decuplichi nei prossimi dieci anni». Per il ministro , l’economia italiana dopo «la doppia crisi fra il 2008 e 2013» mostra un «quadro diverso e un clima positivo». Ora «bisogna insistere sulle scelte per consolidate la ripresa” senza «autocompiacimento».

GENTILONI VISCO

 

Mattarella: risparmio sia investito per crescita

In un telegramma indirizzato al presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che «il futuro dei singoli e dell’intera comunità è affidato alla capacità di mobilitare il risparmio verso investimenti appropriati, essenziali per rafforzare la crescita e l’occupazione, in particolare per i nostri giovani». «Il credito - ha aggiunto Mattarella - va orientato al consolidamento della ripresa e deve contribuire a ridurre le polarizzazioni territoriali e sociali».

 

Il Presidente della Repubblica ha ricordato che «il risparmio delle famiglie italiane, oltre a rappresentare un sicuro ancoraggio nella loro esistenza, costituisce un elemento di forza del nostro Paese, particolarmente apprezzabile a fronte di un cospicuo debito pubblico» e che «difendere il valore del risparmio è missione specifica che la Costituzione affida alle Istituzioni, che sono tenute a tutelarlo e incoraggiarlo». «Una gestione responsabile di questa ricchezza è dunque indispensabile, così come una crescita di consapevolezza circa i rischi che ogni scelta di investimento del risparmio comporta», ha proseguito Mattarella.

IGNAZIO VISCO E MARIO DRAGHI

 

Patuelli (Abi): concludere inchieste e voltare pagina, servono regole stabili

«Confidiamo in conclusioni rapide» delle indagini di magistratura e Commissione d’inchiesta sulle crisi bancarie «che attribuiscono le responsabilità a chi le ha avute e voltino pagina» ha detto invece il presidente dell’Abi Antonio Patuelli alla giornata del Risparmio secondo cui «la confusione non favorisce la ripresa e la fiducia». Patuelli ha sottolineato nel suo intervento che «tutto il mondo produttivo italiano chiede alle istituzioni europee di stabilizzare le regole per le banche che influiscono sugli altri settori d'impresa, senza imprevisti, promuovendo regole identiche».

 

Guzzetti (Acri): nuove regole su Npl da riconsiderare

Il presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, nel corso del suo intervento di apertura della 93esima Giornata mondiale del risparmio, ha ribadito le critiche all’addendum alle linee guida sul trattamento degli Npl messo in consultazione dalla Bce.

 

RENZI VISCO

Per Guzzetti «i recenti indirizzi della Vigilanza unica contenuti nell'addendum alle disposizioni sulla gestione» dei crediti deteriorati «fondano la dismissione su un discutibile automatismo, sottovalutando le diversità delle giurisdizioni, la capacità di gestione degli stessi prestiti a livello aziendale e le conseguenze per il riversamento sul mercato di grandi quantità di tali finanziamenti favorendo nettamente i potenziali acquirenti». Di qui la necessità che le nuove regole sugli Npl «vadano nettamente riconsiderate».

 

Il braccio di ferro con Renzi

La lettera inviata da Paolo Gentiloni al Consiglio superiore della Banca d’Italia lo scorso 26 ottobre, con la conferma di Ignazio Visco come governatore per i prossimi 6 anni, ha chiuso una fase passione nei rapporti tra Palazzo Chigi e il Pd guidato Matteo Renzi, scatenata dal “siluro” lanciato dal Pd con la mozione approvata dalla Camera con cui si chiedeva di fatto discontinuità alla guida di Bankitalia. Il premier ha preferito non aprire scenari nuovi e incerti nonostante l'aperta contrarietà del segretario del suo partito al rinnovo del mandato a Visco. Uno schermo istituzionale alzato da Palazzo Chigi e Quirinale, dunque, a tutela dell'autonomia di Bankitalia dai detriti della polemica politica.

 

 

2. OGGI PRIMA USCITA PUBBLICA PER VISCO ALLA GIORNATA DEL RISPARMIO

Gianluca Paolucci per La Stampa

 

IGNAZIO VISCO MATTEO RENZI

Nessuna «porta girevole», assicura Bankitalia, che ufficializza la sua linea di difesa dopo le polemiche per i tre ex dipendenti assunti poi dalla Popolare di Vicenza.

 

Palazzo Koch puntualizza che non è stata violata nessuna norma con l' assunzione dei tre funzionari e che nessuno dei tre ha mai effettuato ispezioni a Vicenza. Inoltre, precisa l' istituto, i tre funzionari non hanno violato neppure le previsioni del codice etico dell' istituto, in vigore dal 2010, che stabilisce che «il dipendente, nel corso del primo anno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, deve evitare - in relazione al ruolo svolto - situazioni di conflitto di interesse che possano derivare da una nuova attività privata o professionale».

 

In una nota, via Nazionale precisa riassume le attività dei tre funzionari presso la banca centrale e ne riassume i curricula. Nessuno dei tre, precisa la nota di Bankitalia, ha mai svolto attività di vigilanza presso la Popolare di Vicenza.

Luigi Amore ha lavorato per via Nazionale dal 1992 al 1998 e dopo altre esperienze lavorative è stato dal 2006 al 2008 alla Vicenza come responsabile dell' audit interno. Luigi Sommella, l' uomo incaricato da Vicenza di fare da collegamento con i funzionari di via Nazionale durante le ispezioni, ha lavorato per Bankitalia dal 1979 fino al 2008. Dal 1996 ha fatto parte della Vigilanza, senza però, precisa Bankitalia, diventare mai dirigente.

ignazio visco

 

Subito dopo aver lasciato via Nazionale è entrato alla Bpvi. Mentre Giannandrea Falchi, a lungo responsabile delle sedi estere di Parigi e New York, dal 2007 è stato Capo della segreteria particolare del Direttorio. Dopo aver lasciato la banca nel settembre del 2013, «ha avviato un rapporto di consulenza con la Popolare di Vicenza - è scritto nella nota -. «Durante i numerosi anni di permanenza alle dipendenze della Banca d' Italia, Giannandrea Falchi non ha mai ricoperto ruoli che comportassero assunzione di responsabilità in materia di Vigilanza».

 

Giovedì prossimo è prevista l' audizione di Carmelo Barbagallo, capo della Vigilanza di Banca d' Italia. Mentre oggi ignazio Visco farà la sua prima uscita pubblica dopo il rinnovo del suo mandato, partecipando alla Giornata del risparmio dell' Acri dove terrà un discorso anche il ministro dell' economia, Pier Carlo Padoan, davanti a esponenti delle fondazioni e delle banche. Ieri Visco si invece recato al Quirinale per incontrare il presidente Sergio Mattarella. 

 

CARMELO BARBAGALLO jpeg

 

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